- SERVIZIO AL COMPLETO, CONTINUA NEL VOLUME 2.0 -
Ogni lista avrà tre partecipanti, che avranno due settimane (ampliabili in caso di necessità) per scrivere una one-shot di massimo 2000 parole basandosi su di un'immagine. I racconti saranno poi lett...
Carissimi partecipanti, intanto grazie per aver partecipato. Nel caso della scrittura creativa, il premio più grande è la one-shot stessa, che vale molto più di qualsiasi bollino o pubblicità. Quindi non possiamo fare altro che congratularci con entrambi per il lavoro svolto e per averci concesso di leggere il frutto delle vostre menti. Purtroppo questa è comunque una sfida, e, a scanso di equivoci, erano stato promessi dei bollini. Ma prima di incoronare il vincitore, vi presentiamo le reazioni dei giudici ai vostri lavori, in ordine di iscrizione.
In poche righe hai creato una storia ricca di emozioni. Le reali difficoltà di una neo mamma nel saper gestire il figlio di pochi mesi, quando la vita viene stravolta e le abitudini devono per forza cambiare per dedicarsi totalmente a lui.
Depressione, rabbia, follia, rimorso, amore, hai messo tutto e ci hai trascinato nei pensieri disperati della protagonista, lasciando aleggiare il dubbio, sin quasi l'ultimo rigo, se il bimbo fosse morto o meno. Avevi due opzioni per il finale, anche l'altra non avrebbe tolto nulla alla bontà della one shot, ma hai scelto l'amore.
Hai affrontato il tema del rapporto di una giovane madre nel periodo più complicato, molto comune, quasi sempre ignorato e mai compreso completamente anche dalle persone più vicine. Hai lasciato anche un messaggio - non so se intenzionale o meno, o se esattamente questo che sto scrivendo come mia impressione - un messaggio di vita e un grido di aiuto.
Hai saputo rendere benissimo i sbalzi d'umore di Eva attraverso i suoi gesti, soprattutto nell'interazione con la coperta. Molto fine anche il piccolo particolare del fatto che prima di addormentarsi non chiama mai per nome il bambino, o usa nomignoli dispregiativi, a sottolineare quel distacco da lui come se fosse solo un fardello. Poi invece dopo che si è svegliata e "l'attimo di follia" è scomparso, lo chiama subito per nome anche nei pensieri.
La narrazione è molto piacevole e ogni scena ha il giusto ritmo narrativo. A livello grammaticale si segnala solo qualche lieve imprecisione, in particolare per quanto riguarda l'uso della virgola che manca in alcuni vocativi (es: "mamma, ti prego") e spesso è erroneamente usata per dividere soggetto dal predicato (es: "la tua povera nonna se n'era già andata"). Dopo i tre puntini ci va lo spazio e si segnala una piccolissima imprecisione in: "i denti iniziarono a batterLE" e la D da togliere in "ad occhi chiusi".
Una canzone recitava: "è già così tardi sai, pioverà vedrai. Su presto dobbiamo cercar, un riparo per noi."
Ci è piaciuto molto il fatto che hai colto nell'immagine data l'occasione di affrontare questa tematica ambientale, una pioggia che è veleno e che uccide lentamente, pioggia senza arcobaleno.
Alcuni dettagli, nonostante sia una one-shot, potevano essere affrontati meglio, in maniera più chiara (primo fra tutti quando citi "l'ombra umana sul vetro" che detta così parrebbe proprio che Brandon veda una sorta di fantasma del fratello, ma poi descrivi solo l'impronta della mano e non si fa più riferimento a questa "ombra umana"), in ogni caso hai reso piuttosto bene l'idea dell'angoscia del protagonista nell'affrontare il pericolo della pioggia acida durante il viaggio verso la casa dove ha passato l'infanzia.
Finale triste dove hai saputo inserire l'immagine fornita in un contesto meno fantasioso di quanto si possa credere.
A livello narrativo abbiamo apprezzato come hai saputo introdurre gradualmente i dettagli di quel mondo distopico (ma, ahimè, non troppo) senza fare lunghi spiegoni, ma inserendoli nel flusso di pensieri del protagonista. Come già detto, alcuni passaggi risultano un po' meno chiari e non avremmo disdegnato qualche dettaglio in più, ma in ogni scena è comunque ben chiaro ciò che accade. I periodi sono molto lunghi, spesso si hanno interi paragrafi con solo virgole o al massimo punto e virgola, si consiglia anche l'utilizzo del punto per scandire meglio le pause. A volte certi pronomi possessivi sono omettibili, tipo quelli che hai usato in "si grattò la sua fronte" "si sistemava il suo ciuffo". In una frase verso la fine sarebbe meglio cambiare i tempi verbali in "Scusami. Se avesse potuto tornare indietro, Brandon avrebbe detto questo [...] suo fratello avrebbe capito". Al di là di ciò (e della D che sarebbe meglio togliere in "ad un filo") grammatica corretta e lessico adeguato, per una piacevole lettura.
Come già detto, apprezzatissimo il fatto che l'immagine fornita costituisca una scena cardine del racconto, avresti potuto banalmente inserirla durante la pioggia, invece sei riuscito a dargli molta importanza, rendendola la scena del culmine dell'emozione per il protagonista.
Complimenti!
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I giudici ci tengono a ribadire che non è stato facile scegliere un vincitore, perché entrambi i racconti sono molto validi e coinvolgenti, ma purtropoo sono stati costretti a scegliere.
