Terza lista: @Danielsonic87

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Sunbür: Ricerca della Fine

di 

Danielsonic87



Un tempo si credeva che fuoco e sole fossero gemelli diversi.

il sole accarezzò intere piane;

Il fuoco le ridusse in pietra.

Il fuoco scaldò le prime forme di vita;

il sole le assetò.

Il sole erse le civiltà;

il fuoco le dissipò.

Il fuoco arse nell'animo umano come la più grande delle forze motrici;

il sole irradiò interi pianeti come troneggiante su una intera Galassia.

Si credeva che il rivale del sole fosse la luna,

che la nemesi del fuoco fosse l'acqua.

Su questo ebbero ragione;

entrambi lasciarono il posto alle antitesi.

Senza fuoco non c'è vita da sostenere,

senza sole non c'è vita da illuminare.

Il satellite e i liquidi nulla possono, ormai...

Tutto è perduto...

Solide e maestose coltri d'ardesia circondano un vetusto mausoleo, come una balena che sta per inghiottire la sua preda. Iperboliche gambe distribuite ad arco, ormai consunte in differenti altezze, cullano alla stregua di una madre incapace d'allattar il proprio infante.

"Dobbiam vegliare su questo luogo a costo dello spirare, ma per quanti fiochi, ancor?"

L'attempata voce echeggia nella polverosa aria, rivolta ad altri due uomini completamente ricoperti in un pesante abito da druido.

"Illuderti tu non devi! Fino allo spiro e oltre, per il bene della nostra dea, resister tu dovrai!"

L'altro percepisce il severo pronunzio come un'incuria. "Ma abbiamo i Non-Morti e gli scheletri a proteggerci," smuove il cappuccio perlato, rabbioso, "perché ridurci a cani che esiston non più?"

Uno scricchiolio;

un frastuono;

un acciottolio.

Un paio di stivali in cuoio camosciato irrompono tonanti.

"Ormai Morti, vorrai dire, amico..."

Il sinistro rettifico proviene dalla decadente rientranza in lapilli vulcanici, situata alle spalle degli allarmati.

Colui che in precedenza ha redarguito il lamentante lancia un grido, battendo a terra l'estremità di un bastone in salice; dal versante opposto si palesa una flebile fiamma. "Insolente! Come osi profanar codesto sacro terreno?"

Celere, si precipita ignaro della spada sterminadraghi, d'improvviso sguainata da robusti guanti color quercia.

"La smetti di parlare aramaico? Te lo sei goduto il vecchio mondo od eri già isolato come gli streghetti a cui appartieni?"

Il cremisi sgorga dalle budella: il folgorante tondo roverso rasenta quasi indolenza nella vittima.

I due metri di puro e largo metallo insanguinato sono rivolti contro i suoi prossimi nemici. "Non costringetemi a trapassarvi come il vostro capo, consegnatemi il fuoco dei vostri bastoni e andatevene!"

Sfida di scrittura creativa 1.0 (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora