PARTECIPANTI:
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RISULTATI:
Carissimi autori, intanto grazie per aver partecipato.
Nel caso della scrittura creativa, il premio più grande è la one-shot stessa, che vale molto più di qualsiasi bollino o pubblicità. Quindi non possiamo fare altro che congratularci con voi per il lavoro svolto e per averci concesso di leggere il frutto delle vostre menti.
Prima di incoronare il vincitore, vi presentiamo le loro opinioni sui vostri lavori, in ordine di iscrizione.
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QUALCOSA DI CELATO È STATO ESTERNATO di Kirakiki07
La storia parte come un libero flusso di pensieri della protagonista, che spazia tra diversi argomenti che si susseguono così come le vengono in mente, e che creano un po' di confusione nel lettore, soprattutto per la mancanza di punti che creino delle pause, inoltre non è chiaro chi sia colei che mette musica pietosa.
Hai messo troppi avvenimenti comprimendoli nelle poche parole che avevi a disposizione, il che ha reso il tutto confusionario, disordinato. Pare quasi il riassunto della trama di un romanzo. Ci si perde tra la nonna, il matrimonio, bar e campeggio; con il risultato che appare tutto troppo rapido, quasi superficiale, togliendo empatia con la storia e allontanandosi dal fulcro centrale di essa, ovvero il mistero delle urla che la protagonista sente nel sonno.
Hai scelto davvero un modo interessante per utilizzare l'immagine fornita, per questo avresti potuto soffermartici di più e svilupparlo con più dettagli e preoccupazioni di lei in merito, per mettere ancora più mistero alla storia. Forse è stato un po' forzato nel finale far andare in campeggio i personaggi, che erano lì per visitare la città di Londra (località tutt'altro che famosa per i campeggi), per utilizzarlo come situazione in cui viene svelato il mistero.
Ci hai lasciati con il desiderio di scoprire qualcosa di più riguardo a ciò che perseguita Riven e il legame che lo lega a Anika. Magari avresti potuto risparmiare qualche parola nella parte iniziale per fornirci qualche dettaglio in più in merito.
Il problema maggiore del racconto è purtroppo la grammatica, che inficia molto sulla lettura, specialmente la mancanza di punti e pause tra le frasi (in particolare nella parte iniziale). Molti sono errori di distrazione che potresti correggere con un'accurata rilettura. Attenzione in particolare al tempo della narrazione, che inizia al presente, poi dopo le battute del tassista diventa al passato. Durante il matrimonio è al passato con qualche sprazzo al presente, per poi stabilizzarsi alla fine di nuovo al presente. Dovresti scegliere un tempo verbale e mantenerlo durante tutto il testo. In questo caso, data la narrazione in prima persona e l'abbondanza di flussi di pensieri, il tempo presente è quello che renderebbe di più.
Di seguito ti segnaliamo alcuni degli errori che andrebbero corretti, sperando di essere di aiuto:
- mancano accenti su: è, sì;
- mancano le H nei verbi (ha, ho...)
- I numeri è preferibile scriverli in lettere e non in cifre;
- rifilare alla(LA) scusa;
- mancano virgole nei vocativi (per esempio: "signorina, sta bene?");
- nella parte dei dialoghi delle amiche mancano i punti a fine paragrafi;
- scapPato;
- era una(togliere) la brutta strega;
- i punti esclamativi e interrogativi vanno messi sempre singoli (non !!! ??) se si vuole dare più enfasi a un dialogo basta specificare come questo viene pronunciato;
- batti-baleno (va scritto unito);
- "se non sono troppo intrusiva" semmai invasiva/invadente;
- avvolte (terza persona plurale di avvolgere) - a volte (certe volte);
- im-percettibile (attaccato);
- jEt privato;
- sacco appello (a pelo).
Detto questo non ci resta che farti i complimenti e augurarti buona scrittura!
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IL DOLORE E L'AMORE di sorbetto_a_limone
Bella la trama che hai scelto come filo conduttore della one. Una metafora della forza dell'amore che riesce a far cambiare in maniera radicale il carattere delle persone. Il racconto del padre al figlio lo rende più empatico verso il lettore, buona scelta anche questa. Sei riuscita a rendere la storia credibile attraverso le emozioni del protagonista. Anche la metafora delle mani, che si collega all'immagine fornita, si è rivelata una buona scelta, un modo molto originale per rappresentare le sofferenze e i traumi che ci perseguitano e che solo l'amore riesce a scacciare.
Il protagonista così come l'hai descritto assomiglia molto ai classici (perdonaci il termine) "badboy", ed è stata interessante la tua scelta di far narrare la storia dal punto di vista della versione adulta di esso, davvero molto carina e originale.
Il racconto, sia a causa degli errori sia in alcuni punti per il modo di scrivere, appare un po' acerbo, ma ci sentiamo di farti i complimenti per come è stato strutturato.
Ci sono infatti diversi errori, per la maggior parte paiono di distrazione, tra cui alcune ripetizioni ravvicinate, correggibili con un'attenta rilettura.
Di seguito ti segnaliamo alcune delle imprecisioni che andrebbero corrette, sperando di essere di aiuto:
- I numeri è preferibile scriverli in lettere e non in cifre;
- ci sono alcune maiuscole dove non dovrebbero esserci;
- a volte ci sono spazi mancanti o in eccesso prima e dopo la punteggiatura;
- ne(né) tantomeno;
- dieDe;
- mancano gli accenti in alcuni verbi (per esempio: buttò, spezzò, sentì, cambiò);
- sc(i)ogliere;
- gli(LE) dissi e lei si sedette;
Detto questo non ci resta che farti i nostri più sentiti complimenti e augurarti buona scrittura!
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NELLA CARNE di ilTronoDelMuori
Ottimo utilizzo dell'immagine fornita su cui hai saputo costruire l'intera one-shot. Apprezzabile il fatto che l'hai utilizzata come punto focale della trama.
Avendo ancora molte parole a disposizione avresti potuto approfondire qualche punto della storia, com'è morto Belzac o qualche dettaglio in più sulle motivazioni che lo portano a torturare così Vincent. Anche riguardo l'identità stessa di Vincent ci sarebbe piaciuto sapere qualcosa di più, soprattutto il significato di quel "unione proibita" che fa quasi pensare che si tratti di esseri paranormali (così come i tanti riferimenti al volo), o che comunque la storia sia più fantasy di ciò che sembra. In ogni caso l'abbiamo trovato un buon lavoro e proprio per le tante domande che lascia, riteniamo possa essere un'interessante punto di partenza (perché no, proprio un prologo) per una long in cui sia narrata la storia di Vincent, di come si sia trovato in quella situazione, ma soprattutto come ne è uscito.
La scrittura è fluida anche se a volte non è chiaro chi stia parlando, e lo si capisce solo dopo alcune battute. Allo stesso modo anche alcune azioni non si capisce chi le compia, salvo scoprirlo dopo, e comunque troppo tardi per potersi immaginare chiaramente le scene.
Di seguito ti segnaliamo alcune delle imprecisioni che andrebbero corrette, sperando di essere di aiuto:
- Ci sono alcune ripetizioni (esempio: mano al viso - pelle del viso);
- spero(ò);
- ci sono molte D eufoniche superflue (esempio: ed umide);
- coNstatare;
- le(LA) guancia;
- mancano le virgole nei vocativi (esempio: lo sai, Vinny.);
- squassandolo -> sconquassandolo;
- strapparglieli e(togliere) distruggendo;
- un(apostrofo) unione;
- nella frase "volava anche se Belzac gliele strappava ogni volta" non è specificato ciò che gli veniva strappato;
Detto questo non ci resta che farti i nostri complimenti e augurarti buona scrittura!
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Eccoci finalmente al tanto atteso momento del verdetto.
Quindi il vincitore è...
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con la sua
NELLA CARNE
👏👏👏👏👏
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Complimenti vivissimi anche a
e
👏👏👏👏👏
Grazie ancora per aver partecipato, speriamo di rivedervi presto!