"Quella è mia moglie."

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"Avete i giuramenti pronti?" a quel punto Louis mi diede una pacca sulla spalla, porgendomi una lettera. Non potevo tenerla senza dover lasciare una delle sue mani, e non volevo farlo. Non volevo lasciar andare neppure un pezzo di lei che avevo. Quindi scossi la testa, sorridendo in modo rassicurante.

"Non l'ho mai veramente detto a nessuno, ma sei mesi fa circa ero in sala operatoria per Dio sa cosa. E ho fatto un sogno mentre ero sotto anestesia. Il sogno più vivido che io abbia mai avuto, pensavo di essere morto e passato a miglior vita, qualsiasi cosa venga dopo." lei mi strinse la mano, le tremava leggermente il labbro inferiore. Era sul punto di piangere.

"Non ricordo mai i miei sogni, ma quella volta mi sono svegliato ed Autumn stava stringendo la nostra bambina al petto, Wendy le stava insegnando come allattarla al seno. Mi sentivo una merda e le cose nel mio corpo erano lontane dall'essere aggiustate, ma stavano ridendo e la nostra bambina stava piagnucolando perchè aveva fame e io- io non riuscivo a fare a meno di pensare che qualsiasi fosse quel sogno, doveva essere quello. Un sogno. Non era il apradiso, la vità nell'aldilà o altro. Perchè questo era dannatamente migliore. Questo era meglio di qualsiasi cosa potessi avere o sognare di avere. Quindi penso che magari sono morto, in una vita precedente, e questo è quel che viene dopo. Autumn, Marianne e tutto questo. Tutto quello che abbiamo insieme. Tra di noi. Mi hai dato tanto e ti promesso, come ho fatto in tutti gli anni precedenti, che mi vedrai sempre tornare a casa. Ritornare. Perchè io tornerò sempre da te e per te, Autumn. Va bene?" lei sbattè le palpebre per fermare le lacrime, stringendomi tra le braccia mentre le sue labbra si posavano sulle mie. Rise sulla mia bocca e riuscii ad assaporare le lacrime che ancora aveva problemi a trattenere. E potevo giurare di esseremi innamorato ancora di più di lei in quel momento.

"Sì. Okay, Harry. Okay." annuì, sussurrando quelle conferme sulle mie labbra, che scomparvero nel suo tocco che sembrava tenermi intero, il più intero possibile.

Rick poi la fece allontanare, assicurandomi che riuscissi ancora a mantenere l'equilibrio, mentre le chiedeva il suo giuramento.

"Beh, Io sono- tutti qui sanno che non sono brava con le parole. Non sono mai stata davvero capace di sincronizzare la mia bocca e il mio cervello e quando lo faccio, non mi viene nulla da dire per qualche ragione, ma Harry, giuro potrei parlare di te e di quello che hai fatto per me per il resto della mia vita. C'è stato questo... vuoto logorante dentro di me per così tanto tempo. Era così travolgente che a volte pensavo io stessa lo fossi diventata. Che non c'era nient'altro in me se non quello. Ma poi c'è stata quella notte, quando io ero in prigione e tu sei venuto nel bel mezzo della notte, richiedendo delle risposte. Mi hai baciata e qualcosa dentro di me si- si è rimesso al suo posto. È semplicemente scattato al suo posto. E gli organi hanno ricominciato a lavorare, i muscoli hanno iniziato a far male dopo essere rimasti inutilizzati per così tanto e ho- ho provato tutto. Mi toglieva il respiro a volte, perchè avevamo turni insieme oppure qualcuno raccontava la storia più strana su di te, e mi colpiva. Ancora e ancora. Oh mio Dio, questo dev'essere l'amore. Quel piccolo scatto nel cuore. O quando si prova come se si stesse spezzando ogni volta che mi baci e mi fai provare qualcosa che avevo così paura di provare. Ma non ho più paura, Harry. Voglio essere la moglie che meriti. Qualcuno di cui tu puoi essere orgoglioso. Voglio essere la miglior mamma per nostra figlia e voglio semplicemente redervi felici. Non voglio fare altro, Harry. Solo questo."  il suo sorriso era rassicurante, confortante, come una promessa materna che sarebbe andato tutto bene. E io mi aggrappai ad essa.

"Oh Dio." mi asciugai le lacrime con la manica della giacca, mentre la folla scoppiava a ridere e a piangere. Sentii le sue braccia intorno alla vita, le sue labbra sulla mia spalla e rimanemmo così.

Rick iniziò a chiedere i nostri 'lo voglio'. Ci annuniò marito e moglie e la baciai. La baciai per quella volta che la tenni lontana per paura che mio cuore cedesse. Per quella volta in cui non credetti alla vericità delle sue intenzioni, quando era sempre stata sincera con me. Per qalche stupido litigio che avevamo avuto e quel litigio che probabilmente potremmo avere quando la scintilla starà morendo e l'amore non sarà stato travolgente. Perchè non ero perfetto, e nemmeno lei lo era. A malapena avevo ragione, ma per qualche motivo sembrava bastarle. Aveva ceduto a tutto quello che aveva sempre voluto per lei, per avere me. E io avrei passato quel che rimaneva della mia vita grato, in debito, quasi, per questo. Per lei.

Rupture [h.s. - italian translation]Where stories live. Discover now