40. "Tuo padre."

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Harry

Ci riunimmo tutti in camera di mia madre, perchè Autumn non stava ancora abbastanza bene da riuscire ad arrivare alla torre, dove solitamente avevamo i nostri incontri, così ci trasferimmo, perchè questo incontro riguardava lei. Louis, Niall, Rick, Liam e anche Zayn erano radunati intorno al letto dove sedeva Autumn, chiacchierando tra di loro finchè non sentii il bisogno di attirare la loro attenzione.

"Cosa c'è, Harry?" chiese Rick, che era il più anziano e il più responsabile tra di noi. Tutti gli sguardi si posarono su di me mentre ero in piedi accanto Autumn, nel tentativo di domare i miei pensieri sparpagliati.

"Va bene, come ormai tutti sappiamo Autumn è stata portata qui da Liam, contro l'approvazione del loro padre. Sono venuti una volta per lei e, ora che abbiamo anche Liam, non credo che ci lasceranno in pace a lungo. Probabilmente stanno lavorando su un piano per attaccarci proprio ora, cosa che ci dà un po' di tempo per prepararci." il mio sguardo si spostò su di loro, ignorando Autumn per non distrarmi, perchè sapevo che sarebbe apparsa angosciata e sentivo il bisogno di migliorare le cose. Per ora, dovevo focalizzarmi sul tenerla al sicuro, senza nuocere il nostro campo.

"Quindi cosa suggerisci di fare?" domandò Louis, appoggiandosi al tavolino di caffè, ancora incapace di sostenere tutto il peso del suo corpo. Gli fece cenno verso la sedia, offrendogli di sedersi, ma scosse la testa, raddrizzandosi leggermente.

"Non lo so ancora, ed è per questo che vi ho riuniti tutti qui. Prima di tutti dobbiamo essere sulla stessa lunghezza d'onda, quindi se qualcuno ha qualcosa da dire contro, lo dica ora, così che possiamo risolvere ed andare avanti. Perchè una volta che inizieremo a discutere di un piano per tenere sia Autumn che il nostro campo al sicuro, non ci saranno discussioni o divergenze, o dubbi su chi è dove, capito?" Ebbi dei cenni in risposta, dopo un momento di silenzio esitante.

"Ha salvato il culo a molti qui, quindi." disse Zayn, con una leggera scrollata di spalle, mentre si sedeva sulla sedia vuota, sapendo che non avrebbe dovuto fare troppa pressione sulla gambia in via di guarigione. Riuscii a vederla sorridere leggermente, annuendo riconoscente nei confronti di Zayn, al che lui ricambiò a discapito del suo solito agitato, incurante carattere.

"Io appoggio quanto detto." intervenne Louisi, sollevando la mano, mentre Liam annuiva silenziosamente.

"Niall?" chiesi, sollevando un sopracciglio scettico e aspettando una sua conferma verbale, quindi sfidandolo ad obiettare.

"Non sapevo di avere parola in questo, ma se siete tutti d'accordo, allora immagino-"

"Immagini? Che ne dici di tirare fuori quel palo dal culo e mostrarle della gratitudine per una volta? Da quando sei arrivato qui, hai diffuso solo cazzate su di lei, alimentandoci con esse, ma non ci credermo più, Niall. Quindi sei con noi o no. Una decisione. Ora. Non ho bisogno di persone senza palle."

"Harry." tirò la mia mano, facendomi spostare lo sguardo arrabbiato su di lei. Scosse la testa, come a dirmi che non ne valeva la pena, che lei non ne valeva la pena. E io non avrei mai capito perchè riusciva a combattere per qualcuno, contro qualcuno, ma quando si trattava di se stessa era convinta che non ne valesse la pena. Socchiusi le labbra, pronto a farle un discorsetto per mettere i suoi dubbi a tacere, ma Niall parlò.

"Hai ragione. Sì. Sono stato un cazzone e mi dispiace. Ma, quello che ho visto di lei, è- Ad ogni modo, hai ragione. Ci sono."

"No, Harry, Niall ha ragione-" iniziò a dire lei, per essere fermata da Rick che dichiarava di posticipare quella discussione. Volevo guardare altrove, confuso dai suoi consistenti dubbi su di sè. Non era da lei. E i suoi occhi, c'era qualcosa di oscuro in essi, qualcosa nè riguardante la rabbia nè il rancore come era sempre stato lo sguardo di Autumn, ma qualcosa di...triste, quasi di paura. Mi annotai di chiederglielo dopo.

Rupture [h.s. - italian translation]Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt