Non di nuovo.

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Harry

Non riuscivo a ricordare cose fosse. Era stato passare troppo tempo divisi? Avevo fatto qualcosa di sbagliato? Avevo stretto troppo la presa su di lei? Avevo detto cose che sarebbe dovute stare seppellite? Era il suo essere irritata o io che ero agitato? Era lei o ero io, o era completamente qualcos'altro? Tutto veniva messo in secondo piano dalle urla, grida e da porte che sbattevano, e volevo solamente che finisse. Volevo solamente che lei non fosse arrabbiata con me. Volevo solamente tornare a casa da lei e stringerla, invece di sentirmi nauseato dal semplice pensiero di dove continuare tutto questo più tardi.

Il caldo era quasi travolgente mentre me ne stavo tra i lavoratori, spostando le provviste della spedizione di questo mese nel magazzino. Dovevo controllare l'inventario oggi; vedere di cosa avevamo bisogno, cosa avevamo ora e cosa dovevamo prenderci prima della prossima spedizione.

"Hey, Harry, Autumn è riuscita a trovarti?" domandò Niall, dandomi una pacca sulla spalla, prima di andare ad aiutare i lavoratori.

"Perchè mi stava cercando?"

"Sì, stava chiedendo in giro. Diceva che non sapeva che turno avessi oggi. Probabilmente dovresti andare a cercarla." Niall trasportò due scatole di bende nella stanza del magazzino apposito per le provviste mediche, dandomi il tempo di pensare alle sue parole prima di ricomparire. La verità era che io non ero arrabbiato. Non mi sentivo davvero dell'umore per litigare di nuovo con lei. Ed ero anche fin troppo testardo per lasciar perdere.

"Probabilmente vuole solo continuare a litigare. La cercherò più tardi."

"Sei sicuro? Posso vedermela io se vuoi." la tensione stava affondando nelle mie ossa. Mi sentivo pesante. Era ridicolo, era uno stupido litigio, ma odiavo bisticciare con lei. Lei insisteva e io facevo pressione su di lei e, a volte, scoppiavamo senza una ragione.

"No, no. Va tutto bene. Voglio lavorare." controllai le provviste mediche sulla lista, spostandomi dal cibo e dalle bevande. Niall rimase in silenzio mentre enrambi lavoravamo, spostando scatole, sistemandole così che niente cadesse o si rompesse.

"Sai che puoi andarla a cercare. Ti risparmierei un sacco di preoccupazione e stress."

"Litigare con lei non è meno stressante, fidati. Almeno ora non so se mi vuole per qualcosa di buono o di cattivo. Le ipotesi sono meglio del sapere perchè mi cerca."

"Tu... te ne penti mai?" mi fermai all'improvviso, sollevando lo sguardo per incrociare quello di Niall, che sembrava star impegnando se stesso.

"Cosa? Tipo, pentirmi di lei?"

"Sì, immagino. Voglio dire, sei sempre così triste, non importa quale sia il litigio, e mi fa chiedere se a volte pensi non ne valga la pena. Se non desideri di non esserne rimasto coinvolto."

"No, cazzo no." non ebbi neppure il bisogno di pensarci. Era la cosa più facile al mondo; amarla. E non importava quando difficile il restante fosse, sarebbe sempre stato facile, semplice e naturale. Lei sarebbe sempre stata la miglior cosa che mi sia mai successa.

"Certo che lei ne vale la pena. Varrà sempre la pena. Non sono mai stato così... felice, Niall. E sì, abbiamo i nostri momenti brutti e lei mi rende frustrato a non finire, ma è Autumn comunque è così, non la cambierei per niente al mondo. Preferirei passare il resto della mia vita a discutere con lei, che vivere le mie cazzo di giornate senza di lei. Lei è questo per me. Lo è sempre stato e lo sarà sempre." un sorriso prese forma sui lineamenti di Niall, prima di annuire entusiasta. Non potei fare a meno di ridere.

"Per cos'è tutto questo?"

"È solamente bello sentirlo dire. Bello sapere che pensi questo." trasportò altri scatoloni, entrando nel magazzino. Lo seguii, sentendomi un po' più leggero di prima.

Rupture [h.s. - italian translation]Where stories live. Discover now