10. Il peggior incubo di chiunque.

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Harry

Ritornai correndo nei sotterranei, trovando Zayn che trasportava Autumn sulla spalla, prima di stenderla a terra. I suoi occhi erano chiusi in agonia, mentre borbottava delle bestemmie tra i denti.

"Cosa facciamo ora?" chiese Zayn, notando il mio improvviso ritorno.

"Dobbiamo pulire la ferita, ma farà un male cane." sospirai, inginocchiandomi accanto a loro per osservare attentamente la scarsamente viva Autumn.

"Delizioso." la sentii commentare debolmente, facendo alzare gli occhi al cielo Zayn alle sue costanti obiezioni.

"Non sprecherò antidolorifici per questa stronza." dichiarò Zayn, alzandosi in piedi. Lo guardai infuriato, mentre lei gemeva di nuovo per il dolore, indicandomi che non c'era tempo per battibeccare.

"Bene, portami dell'alcool dal magazzino per pulire la ferita e un sacco di bende." ordinai, il mio sguardo si posò sul sudore formatosi sulla sua fronte, facendole attaccare i capelli alla pelle.

"Non sono la tua puttana, Styles." disse Zayn, incrociando le braccia al petto.

"Sei fottutamente serio?" lo sfidai, ricevendo una scrollata di spalle noncurante.

"Bene, vai fuori di qui. Guardie, qualcuno vada nella stanza di Tomlinson e ditegli di venire urgentemente, senza lasciare l'intruso da solo!" urlai, guardando una delle guardie correre fuori dai sotterranei, mentre Zayn poggiava la schiena al vetro, apparendo indifferente.

"Andrà tutto bene, la guariremo." la rassicurai, passandole involontariamente le mani tra i capelli.

"Non ho dieci anni, so cos'è. Non devi indolare la pillola." alzai gli occhi al cielo, ma le mie mani rimasero tra i suoi capelli per qualche ragione.

"Su una scala da uno a dieci, quanto fa male?" domandai, notando quanto forte si mordesse il labbro, quanto opachi e annebbiati stessero diventanto i suoi occhi.

"Gesù Cristo, chiudi la bocca, stai facendo peggio." si portò le ginocchia al petto, lasciandosi scappare un consistente urlo di dolore, prima di voltarsi su un lato, dandomi le spalle. Sentii un senso di incompletezza, impotenza, perchè sembrava stesse provando così tanto dolore, dolore che non potevo allievare, nè risparmiare.

E perchè avrei voluto farlo?

Non lo sapevo.

Non avevo idea di cosa stesse accadendo.

Non era necessariamente perchè ero preoccupato per lei, ma semplicemente perchè mi preccupavo. Semplicemente ero così.

"Ecco, mordi questo, allieverà un po' il dolore." mi passai una mano tra i capelli, rimuovendo la mia bandana, prima di porgergliela. Lei la prese con aggressività, mettendosela in bocca come se si stesse trattenendo per sfogarsi.

Louis e Niall entrarono correndo subito dopo. Niall spalancò gli occhi quando vide chi era accovacciato sul pavimento.

"Porca puttana." sospirò, rimanendo vicino la porta, mentre Louis si avvicinò a me, inginocchiandosi.

"Cosa diavolo le è successo?"

"Ha una ferita infetta e non ha un bell'aspetto. E quella testa di cazzo lì si rifiuta di prendermi gli strumenti di cui abbiamo bisogno." indicai con un dito accusatorio il noncurante Zayn, mentre Louis spostava lo sguardo tra me e Autumn.

"È svenuta?"

"Sfortunatamente no. Voi siete impossibili." replicò lei, oscillando senza lasciarsi scappare nemmeno un singolo gemito di dolore. Louis spalancò leggermente gli occhi, prima di ridacchiare, scuotendo la testa.

"Louis, concentrati, abbiamo bisogno di alcool e quante più bende puoi portare."

"Aspetta, la stiamo aiutando? La stiamo aiutando! Perchè la stiamo aiutando?" Niall passò da un'espressione sbalordita, a entusiasta, a confusa, mentre ci guardava.

"Voi due, andate a prendere le cose che vi ho chiesto, o che Dio mi aiuti." Louis si alzò velocemente dal pavimento, correndo verso Niall e tirandolo per un braccio fuori dai sotterranei.

"Torneranno presto, non preoccuparti, non farà male a lungo." portai le mie labbra vicino al suo orecchio, che era incorniciato dai capelli in disordine, perforati in diversi punti, senza che nulla riempisse i buchi. Lei mormorò in risposta, gli occhi chiusi, e non potei fare a meno di pensare che fosse per nascondere tutto il dolore che si rifiutava di mostrare. Alzai lo sguardo, vedendo un Zayn dubbioso che mi fissava come se mi fosse cresciuta una seconda testa.

"Cosa c'è?" mi scrollai debolmente, al che mi rispose scuotendo la testa, ma il suo sguardo rimase fermo su me e Autumn. Come avevo detto, Louis e Niall ritornarono subito con tutti gli sturmenti che avevo richiesto.

"Ti metto seduta." informai Autumn, prima di poggiare una mano sul suo braccio, l'altro sotto l'altro suo braccio e sollevando il suo corpo leggero da terra. Le feci poggiare la schiena al muro, le braccia le caddero mollemente lungo i fianchi.

"Ora metterò questo sulla ferita, farà male ma-" prima che potessi finire la frase, mi strappò di mano la bottiglia piena di alcool, aprendo leggermente gli occhi, quasi in atteggiamento di sfida, mentre si portava la bottiglia alla bocca, prendendo tre lunghi sorsi, prima di versarne un po' sulla sua ferita, che le suscitò un forte, doloroso grito. Velocemente riportò la bottiglia alla bocca, come se stesse camuffando qualsiasi espressione di dolore.

"Cosa cazzo stai facendo?" la accusai appena la bottiglia fu allontanata dalle sue labbra.

"L'alcool pulisce le ferite, quindi non hai più bisogno di quella merda. Bendami e staremo apposto." biascicò e mi chiesi se fosse dovuto dall'effetto dell'alcool o dal dolore. Guardai Louis e Niall stupiti, che mi fecero una semplice scrollata di spalle, porgendomi le bende.

"Stenditi, allora." e le porsi la mano per aiutarla, ma lei la schiaffeggiò via, stendendosi da sola piagnucolando, senza permetterci di assisterla, prima di rimettersi la mia bandana tra i denti. Sospirai piano, bendando la sua ferita, ma tutte le altre cicatrici, bruciature che decoravano il suo stomaco catturarono la mia attenzione, insieme alle lettere incise sulla sua pelle, come un eterno ricordo di qualcosa di cui non avevo conoscenza, e mi trovai a voler conoscere la storia dietro ognuno di essi.

Magari non oggi, quando lei era il nemico e io ero quello che la teneva prigioniera.

Magari un'altra volta, quando io non sarei stato il bersaglio e lei non sarebbe stata Autumn Griffin; il peggior incubo di chiunque.

Rupture [h.s. - italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora