6. "Chi è?"

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Harry

"Allora, amico, è attraente come nelle foto?" Louis e il suo nuovo migliore amico, Niall, battibeccavano in sottofondo.

"Più attraente. Lei è un'opera d'arte nella vita reale. E tutta la merda che fa è eccitante, se non lo fa a te stesso, certo."

Stavo provando, disperatamente provando, a dormire e a non ascoltare la loro merda, ma era impossibile. Mi voltai, stendendomi sulla schiena, mentre mi posavo un cuscino sul viso.

"Gesù Cristo, potete chiudere la cazzo di bocca? Sto provando a dormire."

"È importante, Harry. Allora, è vero che dà una botta alle sue vittime prima di ucciderle?"

"Oh amico, abbiamo sentito tutti i pettegolezzi, ma apparentemente ci sono sempre delle labbra piene tinte sulle loro guance per via del rossetto. Ogni. Singola. Volta."

"Cazzo, è eccitante."

"Okay, basta." mi alzai velocemente dal letto, afferrando la pistola sul comodino, prima di dirigermi verso di loro.

"Uscite da qui o che Dio mi aiuti." li minacciai, sparando in aria una volta e facendoli sobbalzare leggermente, prima di indietreggiare verso la porta. Una particolarità di queste camere era che si poteva accedere facilmente, e Louis era un professionista a farlo.

"Okay, okay, ce ne stiamo andando. Zayn ti voleva nel suo ufficio, però." finì appena la sua frase che sparai di nuovo e loro corservo via. Non mi preoccupai della porta, mentre mi gettavo sul letto, cadendo di faccia, assolutamente esausto.

"Non avresti dovuto lasciare la porta aperta."

Non sembrava Louis.

"Raine." riconobbi, inclinando all'indietro la testa leggermente per incrociare i suoi scintillanti occhi blu.

"Sapevo che ti saresti ricordato di me." e salì sul mio letto, i capelli che volavano nell'aria, prima di stendersi sulla schiena. Era una bellissima bambina e il suo spirito buono aggiungeva solo bellezza.

"Come facevi a sapere qual era la mia stanza?"

"Di nuovo, Styles, sei abbastanza conosciuto in giro. In più, non c'è nulla che una piccola, carina bambina non può tirare fuori da qualcuno." sbattè le palpebre velocemente, facendo una smorfia, prima di portarsi i capelli vicino al viso per incorniciarlo. Quello probabilmente era il suo tentativo per rivelare il suo potenziale, cosa che mi fece scoppiare a ridere.

"Non ridermi in faccia, non è carino." si stese accanto a me, le braccia incrociate sotto la testa mentre faceva oscillare le gambe con una melodia che risuonava solo nella sua testa.

"Dove sono i tuoi genitori, Raine?" mi trovai a scorrere le dita tra i suoi capelli, godendomi la loro morbidezza.

"Papà sta lavorando e mamma non c'è più."

"Non c'è più?"

"Sì, nel senso presa e probabilmente morta ormai."

"L'hai visto?"

"Mi aveva messo nel cestello della lavatrice, perchè, sai, sono piccola rispetto alla mia età, quindi sì." il movimento delle sue gambe cessò, mentre un inevitabile cipiglio prendeva forma sui suoi lineamenti.

"Quanto tempo fa è stato?"

"Quattro anni e mezzo fa, avevo cinque anni."

"Cinque anni."

"Non sembrare così sorpreso, tante persone hanno affrontato di peggio a un'eta ancora più giovane."

"Già, non è così?" sorrisi contro la mia volontà, mentre lei annuiva, portando i suoi enormi, blu/grigiastri occhi nei miei. Le colpii il naso con l'indice, prima di baciarle teneramente la fronte.

"Dovrei andare a lavoro ora, Raine."

"Non vedo l'ora di andare a lavoro anch'io."

"Accadrà. Tu sei una forte, intelligente, bellissima giovane donna e saremo orgogliosi di lavorare con te." raddrizzò le spalle, i suoi occhi brillarono leggermente per quello che potevo definire soltanto orgoglio.

"Davvero?"

"Sì." posai goffamente le mani sotto le sue braccia, sollevandola da terra. E lei mi sorprese dandomi un bacio sulla guancia, prima di ridacchiare leggermente. Scossi la testa, incapace di trattenere la mia risata, mentre facevo mulinare il suo corpo tra le mie braccia, tenendola come un'asse, tra le mie braccia e il mio corpo, le mie mani a circondarle la vita.

"Styles, mettimi giù." ordinò, incrociando le braccia al petto mentre io ridevo di nuovo.

"Uno di questi giorni sarò grande abbastanza da darti un calcio in culo."

"Non vedo l'ora che succeda." scossi la testa, camminando lungo i campi vuoti, con le persone che ci superavano, offrivano piccoli sorrisi o cenni di rispetto, cose che mi catturarono completamente di sorpresa.

"Andrò alla torre principale per incontrare Malik, quindi a breve dovrò lasciarti." commentai, e Raine sembrò infastidirsi.

"Già, va bene."

Il resto della strada fu piena di suoi commenti su ogni scenario che superavamo o lei che continuava a imprecare su di me per starla portando in braccio, perchè diceva "Sono una giovane donna e ho una reputazione da salvaguardare, e tu mi stai rovinando la vita, Styles, spero tu ne sia felice."

Ed effettivamente lo ero.

La misi giù quando fummo a un miglio o circa dalla torre. Lei si aggiustò i vestiti e i capelli, prima di gonfiare le guance esasperata.

"Sei un terribile essere umano, spero tu abbia una vita molto solitaria." disse con un cenno, prima di allontanarsi.

"Anche tu, bimba." dissi tra le risate inarrestabili, mentre continuavo a farmi strada verso la torre. Più mi avvicinavo, più i movimenti intorno alla torre sembravano frenetici. Velocizzai il passo, finchè non fui nell'ufficio di Zayn.

"Harry, finalmente, guarda." mi porse un binocolo, facendomi voltare verso la finestra sul lato ovest. Sentii Zayn darmi un pacca sulla spalla, quando vidi una grossa folla dirigersi verso di noi, col fuoco acceso per annunciare la loro vittoria. Gli uomini stavano festeggiando, sparavano nell'aria spessa, torturando la vittima che si trovavano davanti. La folla si racchiuse intorno al prigioniero e non riuscii a dire chi fosse, ma doveva essere qualcuno di importante per essere celebrata in questo modo.

"Chi è?" chiesi ad alta voce, poi la figura snella, familiare e dura si rivelò, ferita, graffiata, ma bellissima allo stesso tempo. I capeli più corti incorniciavano il viso che aveva annebbiato i miei sogni ultimamente, e la maggior parte dei miei incubi.

Era lei, catturata, indifesa e qui.

Lei era qui, ora.

Autumn.

Rupture [h.s. - italian translation]Where stories live. Discover now