30. "Stiamo per entrare in guerra."

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Harry

Aprii la porta della mia camera trovando Autumn a camminare avanti e indietro, liberatasi dei vestiti -miei- e nascondendosi dietro la sua peccaminosa biancheria coordinata blu. I suoi capelli erano scompigliati, dovuto al continuo passare delle mani in essi, presumevo. Spalancò leggermente gli occhi al mio improvviso, inaspettato arrivo, fermandosi. Chiusi la porta dietro di me, schiarendomi la gola mentre liberavo i capelli dai fastidiosi chignon.

"Mi faccio una doccia e dopo parliamo."dichiarai, prendendo dei panni puliti, prima di entrare in bagno evitando con successo di guardare Autumn. Mi presi il mio tempo nella doccia, tentando di tenere a freno i miei pensieri, processando le emozioni schiaccianti, prima di affrontare colei che aveva creato questo casino dentro di me. Indossai la mia maglia grigia, per ora, non era mia, ma sua. Mi sentii quasi in torto a indossare qualcosa che avesse il suo profumo, ma una volta sperimentato il suo calore e la sua morbidezza, non riuscii a liberarmene. Poi indossai i pantaloncini larghi neri e legai i capelli in una crocchia prima di uscire dal bagno. Ora era seduta sul mio letto, lo sguardo fisso per terra, le mani poggiate sulle sue cosce nude.

"Stai bene? Vuoi bere qualcosa? O mangiare? Stai-"

"Harry." il mio nome fu come una supplica per liberarla dalla sua ovvia agonia.

"Okay, bene. Parliamo."

"Non c'è niente di cui parlare, Harry."

"Sì, c'è."

"No, sai cosa? Siamo così fottutamente stupidi. Io sono Autumn Griffin, futuro leader dei Burocratici, e tu sei Harry Styles, leader dei Caotici. Siamo fatti per incontrarci solo in guerra, per uccidere o essere uccisi. Ho perso laprospettiva, mi sono lasciata trasportare da qualcosa piuttosto che seguire ciò che avrei dovuto fare. E mi dispiace. Tu sei il mio primo vero fallimento, Styles, e stai sicuro che sarai l'unico. Ti darò due possibilità ora, o mi uccidi o mi lasci andare. Non mi piace questa merda grigia e sono stanca di ciò. Quindi prendi la tua decisione, perchè al mattino, in un modo o nell'altro, non sarò qui."

Solo allora alzò lo sguardo carico di lacrime da terra, trattenendo la loro inconfondibile fermezza. Ma ora c'era un accenno di qualcos'altro, di qualcosa di più. Era più triste, più angosciato per qualcosa che non avrei potuto offrirle.

"Non ti ucciderò, Autumn."

"Cazzo, Harry, non puoi più fare a modo tuo. Non ci sto. Questoè sbagliato, ingiusto e non so come cazzo gestirlo. Per qualche ragione riesco a controllare un esercito, ma non riesco a controllare me stessa quando ci sei tu vicino. Tu rendi tutto così fottutamente impossibile." si alzò dal letto, rimanendo a una distanza opportuna.

"Di cosa hai così paura, Autumn?"

"Sparami, Styles! Smettila di usare la tua fottuta merda psicologica su di me."

"Sto solo provando a capire."

"Sei sempre così calmo e contenuto e lo odio cazzo! Mi hai fotutto il cervello, mi fai provare...qualsiasi cazzo sia e comunque non ti scomponi. Perchè non ho il minimo effetto su di te, Harry? Questa non sono io, questa non è ciò che dovrei essere." un fiume di lacrime colò lungo il suo volto e dovetti bloccare le mani lungo i fianchi per evitare di asciugargliele.

"Non piangere, per favore. Farò ciò che vuoi, ma non piangere."

"Vedi?! Io non piango, Harry. Non so cosa diavolo mi stia succedendo." si asciugò con furia le guance, odiando la sua improvvisa debolezza. Aprii la bocca nel tentativo di calmarla, ma venimmo interrotti da qualcuno che bussò alla porta. Sospirando, andai ad aprirla, mentre lei indossava la sua canotta bianca, passandosela per la testa, prima di mettersi anche i pantaloncini di jeans. Dovetti domare l'ondata di dolore di fronte alla sua riluttanza a indossare i miei vestiti, mentre aprivo la porta, rivelando uno Zayn pienamente cambiato e in panico, che manteneva in alto la sua pistola, che si guardava intorno con sguardo frenetico prima di fermarsi su di me.

"Prendi le tue armi e vieni. Devi vedere questo. Anche tu." guardò oltre di me, verso Autumn, che si era avvicinata senza dire nulla. Afferrai la mia pistola e uscii dalla stanza, guardando in lontananza una grande folla con spade, pistole, di tutti i tipi e forme, che gettava granate nelle case e le guardava con piacere bruciare, uccidere e ferire.

La gente correva via nel panico, nel tentativo di salvare gli ultimi istanti della propria vita. Bambini, dell'età di Raine, si nascondevano dietro i genitori morti, che singhiozzavano sui loro corpi morti e li pregavano di svegliarsi. Conoscevo questo tipo di perdita nella mia vita; una perdita che mi aveva spezzato, invecchiato e ucciso per infiniti anni, ogni giorno.

"Burocratici." sentii Zayn dichiarare debolmente accanto a me.

"Raduna Louis, Niall e più uomini possibili. Non tirocinanti o soldati giovani. Li voglio con esperienza e saggi. Tutti i bambini e le madri, compresa la mia, devono essere nascosti nei rifugi. Dì a Rick di prepararsi, stiamo per entrare in guerra." blaterai, lanciando la mia pistola ad Autumn, prima di prendere quella di Zayn.

"Tu sei con me?" domandai con fermezza, lo sguardo fisso in quello di Autumn. Lei guardò la pistola, poi tornò a guardare me.

"Sì." sussurrò, stringendo la pistola e alzandola. Zayn mi fece un cenno col capo, prima di ritornare in città per avvertire la gente. Mi nascosi dietro le case, Autumn copiò le mie mosse. Tentò di guardare oltre la mia spalla, ma la differenza di altezza lo rese un po' difficile.

"Conosco alcuni di loro." disse, mettendosi davanti a me, la sua schiena poggiata contro il mio petto.

"Muoviamoci." sussurrai, correndo dall'altra parte e nascondendomi tra i cespugli accanto alla strada.

"Quale pensi sia il modo migliore per difenderci?"

"Questi soldati sono allenati per usare le tecniche dei Caotici contro di loro.Intendo dire, uccideranno e semineranno paura e caos, senza un piano in particolare. Spazzeranno via qualsiasi cosa lungo la loro strada e non si fermeranno davanti a niente." spiegò Autumn, il suo sguardo che scannerizzava tutti i volti delle persone che doveva aver personalmente allenato.

"Aspetta." spalancò gli occhi spaventata, il suo bellissimo viso perse tutto il suo colorito.

"Cosa c'è?" domandai frenetico, nel tentativo di scoprire la ragione dietro il suo improvviso panico.

"Mio padre e Liam sono qui."

Rupture [h.s. - italian translation]Where stories live. Discover now