The one where Ermal talks to Rinald

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(Questa OS è collegata alla precedente, anche se non è necessario averla letta per capire questa. Diciamo che è consigliato.)






Più tardi puoi passare da me? Ti devo parlare.




Rinald lesse per l'ennesima volta il messaggio che suo fratello gli aveva inviato quella mattina.

Aveva capito che qualunque cosa Ermal avesse intenzione di dirgli, aveva a che fare con ciò che era successo la sera precedente e onestamente non sapeva come avrebbe dovuto reagire.

Ormai aveva capito da tempo che Ermal aveva una relazione e non era stato difficile capire anche con chi ce l'avesse.

Ogni volta che parlavano, in un modo o nell'altro, veniva fuori il nome di Fabrizio. Anche quando non c'entrava assolutamente nulla.

Semplicemente, Ermal sentiva il bisogno di nominarlo. E quando Rinald glielo faceva notare, borbottava qualche scusa e arrossiva.

Quindi, ormai era ovvio che Ermal fosse innamorato di Fabrizio. E Rinald non aveva idea di come comportarsi quando Ermal gliene avrebbe parlato.

Doveva fingersi stupito? Fare finta di non essersi accorto di nulla? Magari mentire dicendo qualcosa di stupido tipo: "Ah, io credevo che ti vedessi di nuovo con Silvia"?

Oppure doveva dirgli la verità? Ammettere che in realtà l'aveva capito fin da subito?

Senza avere la minima idea di come comportarsi, Rinald suonò il campanello e attese che suo fratello aprisse la porta.

Ermal lo salutò abbozzando un sorriso e si spostò di lato per farlo passare, chiudendo poi la porta dietro di lui.

Era visibilmente nervoso, cosa che fece sorridere Rinald.

Sembrava che non vedesse l'ora di parlare e che, allo stesso tempo, ci fosse qualcosa che lo tratteneva.

"Vuoi bere qualcosa?" chiese Ermal entrando in cucina.

Rinald lo seguì e si sedette su una delle quattro sedie attorno al tavolo. "No, grazie. Va tutto bene?"

"Sì, perché?"

"Non so, dal tuo messaggio sembrava che dovessi parlarmi di qualcosa di importante."

Ermal sospirò e si sedette di fronte a lui. "Si tratta di ieri sera."

Rinald gli fece cenno di continuare. Ermal, troppo imbarazzato - e forse un po' spaventato - per sostenere lo sguardo di suo fratello, iniziò a prestare particolare attenzione a una pellicina accanto all'unghia del pollice e disse: "Da un po' di tempo mi vedo con una persona. Non ti ho detto niente perché non sapevo se fosse una cosa seria o no, e poi mi sentivo un po' confuso da tutto perché è una situazione nuova... Però, insomma, ora pare che stia diventato una cosa seria, o comunque io vorrei che lo fosse, quindi è il caso di parlartene."

"Ok, ti ascolto" disse Rinald sorridendo.

Voleva che Ermal si sentisse a suo agio, che non avesse paura di parlargli della sua vita.

Ermal sospirò. "Sto con Fabrizio."

Il sorriso di Rinald si allargò mostrando i denti ed Ermal lo guardò perplesso per un attimo, notando che sul suo viso non c'erano segni di stupore.

We're all stories in the end - Metamoro one shotsWhere stories live. Discover now