The one where Ermal fall in love

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Ermal non aveva mai avuto problemi ad ammettere apertamente che Fabrizio fosse attraente.

Lo aveva detto fin dai tempi di Sanremo, quando si scherzava sul fatto che Metamoro suonasse vagamente come il nome di un essere mitologico. Più volte Ermal aveva detto che, in un ipotetico mix tra loro due, la faccia sarebbe stata senza dubbio quella di Fabrizio perché lui era più bello.

Insomma, era una cosa oggettiva che Fabrizio fosse un bell'uomo.

Poi però era cambiato qualcosa e Fabrizio era diventato improvvisamente più bello.

Inizialmente, Ermal non ci aveva nemmeno fatto caso. Si giustificava con sé stesso dicendosi che forse lo trovava più attraente perché era semplicemente vestito meglio, o perché per una volta i suoi capelli non sembravano quelli di uno che si è appena svegliato.

Era stato dopo il concerto al Forum che aveva iniziato a porsi delle domande, perché proprio non capiva come fosse possibile vedere Fabrizio più bello del solito anche quando era sudato marcio e con i capelli che non volevano saperne di stare al loro posto.

Poi c'era stato l'Eurovision e passare più di una settimana con Fabrizio non aveva fatto altro che alimentare i suoi dubbi.

Era stato soltanto dopo la finale, quando ormai lo stress per la gara era scemato, che Ermal si era reso conto della verità.

Provava qualcosa di profondo per lui, qualcosa che fino a quel momento aveva sempre definito amicizia ma che non era più certo di potere ancora definire in quel modo.

Lui non era mai stato geloso di un amico come lo era stato di Fabrizio ogni volta che era vicino a Elisa o che faceva apprezzamenti su qualche ragazza. Lui non si era mai perso nell'abbraccio di un amico come si perdeva in quelli di Fabrizio. Non aveva mai sentito la necessità di stare accanto ad Andrea o a Marco quanto sentiva la necessità di stare vicino a Fabrizio.

L'improvvisata di Fabrizio a bordo campo, il giorno della partita del cuore, non aveva fatto altro che rendere più chiaro ciò che provava per lui.

Nel momento in cui aveva sentito le braccia di Fabrizio stringersi attorno a lui, si era sentito improvvisamente felice.

Nonostante ormai fosse chiaro che ciò che sentiva per Fabrizio non era solo affetto, ammetterlo anche solo a sé stesso era molto più dura.

In trentasette anni aveva solo e sempre provato attrazione verso le donne. Trovarsi improvvisamente a provare qualcosa per un uomo lo confondeva. Il fatto che quest'uomo fosse un suo collega e un suo amico ovviamente non aiutava.

A peggiorare le cose, c'era il fatto che Fabrizio le mani a posto proprio non sapeva tenerle. Partecipare a un evento insieme a lui voleva dire ritrovarsi come minimo stretto in un abbraccio o con le mani intrecciate tra le sue e, se per Fabrizio questo era un atteggiamento normale, per Ermal era difficile dimostrarsi impassibile in situazioni del genere.

Come si fa a rimanere impassibili quando una persona per cui provi qualcosa ti abbraccia o ti prende la mano? Ermal non ne aveva idea, ma a quanto pare ci riusciva bene visto che Fabrizio non sembrava essersi accorto di nulla.

Ma non si può fingere per sempre, questo Ermal lo sapeva bene, e una sera d'estate a casa di Fabrizio semplicemente decise di smettere di essere impassibile.

Fabrizio gli aveva fatto sentire una nuova canzone e Ermal non era riuscito a smettere di fissarlo.

Gli era mancato in quei mesi. Tanto, forse troppo per due persone che si ostinano a dire a tutti di essere semplicemente amici. E l'unica cosa che era riuscito a fare era guardarlo, sperando di imprimere nella sua mente ogni più piccolo dettaglio, sperando che quell'unica serata insieme bastasse a farlo stare meglio dopo tutte quelle settimane trascorse lontani l'uno dall'altro.

"L'altro giorno ho letto una cosa su internet" disse a un certo punto, mentre entrambi erano accasciati sul divano con una bottiglia di birra tra le mani.

"Cosa?" chiese Fabrizio voltandosi leggermente verso di lui.

"Era una citazione presa da un film o qualcosa del genere. Parlava di come, a volte, innamorarsi della personalità di qualcuno lo faccia diventare più bello anche esteriormente. Un po' come se l'aspetto fisico di una persona diventasse improvvisamente il riflesso di ciò che ha dentro."

Fabrizio rimase in silenzio, aspettando che Ermal proseguisse e curioso di sapere dove volesse andare a parare.

"A te è mai capitato, Bizio? Di innamorarti di qualcuno per com'è dentro e poi, solo dopo, innamorarti del suo aspetto?"

Fabrizio scosse la testa. "No. E a te? Con Silvia?"

"No, non era a Silvia che mi riferivo."

"Però t'è successo?"

Ermal abbassò lo sguardo. "Credo di sì."

"Gliel'hai detto?"

"No."

"Perché?"

"Perché è la prima volta che ammetto ad alta voce di provare qualcosa per questa persona. Credo di avere bisogno di più tempo per convincermi a parlargliene" spiegò Ermal.

Fabrizio si portò la bottiglia di birra alle labbra, svuotandola.

Quando posò la bottiglia vuota sul tavolino di fronte al divano, si voltò verso Ermal e disse: "Hai intenzione di dirmi chi è, prima o poi?"

"Forse" rispose Ermal.

Quel forse sarebbe diventato un un giorno, di questo Ermal ne era certo. Prima o poi.








Spazio autrice:

Devo essere sincera, questa one shot non mi convince come le altre e non ero così sicura di pubblicarla. Ma le mie amiche l'hanno letta (come sempre, perché ogni cosa prima di essere pubblicata passa sotto i loro occhi) e a loro è piaciuta quindi...

La citazione di cui parla Ermal è questa: "A volte incontri qualcuno che ti sembra così bello, poi ci parli e cinque minuti dopo è pesante come un mattone. Ma ci sono persone che vedi e pensi: non male, ok. Poi le conosci meglio e il loro viso diventa la loro anima, come se esprimesse la loro personalità, e diventano all'improvviso così belle." (presa da un episodio della sesta stagione di Doctor Who, ma non chiedetemi quale di preciso perché proprio non me lo ricordo)

We're all stories in the end - Metamoro one shotsWhere stories live. Discover now