The one with the anniversary of the victory

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"Sono cambiate tante cose dall'ultima volta che sono stato qui."

Simone Cristicchi si voltò verso Ermal e poi seguì la traiettoria del suo sguardo.

Stava fissando Fabrizio che, a pochi metri da loro, stava parlando con Niccolò. Gesticolava animatamente, probabilmente cercando di dare qualche consiglio al più piccolo su come cantare la canzone.

Simone guardò Ermal e rispose: "Ad esempio che quest'anno non sei in gara?"

In realtà, sapeva benissimo che Ermal non si riferiva a quello.

L'anno precedente aveva notato le continue occhiate tra Ermal e Fabrizio, e nel corso dell'anno non gli erano sfuggiti i continui gossip su di loro e le reazioni per niente pacate di Ermal, tipiche di chi ha qualcosa da nascondere.

Ma lui non era il tipo di persona che si faceva gli affari degli altri, quindi l'unica reazione possibile era una risposta disinteressata come quella che aveva appena dato.

Ermal sorrise. "Sì, tra le altre cose."

Simone nascose un sorriso notando lo sguardo di Ermal.

Era lo sguardo di una persona felice, lo sguardo di qualcuno che ha tutto ciò che desidera e che non potrebbe avere una vita migliore di quella che ha.

Ermal si voltò di nuovo verso Fabrizio nell'esatto momento in cui anche lui si voltava nella sua direzione. Sorrise e, inclinando leggermente la testa di lato, gli fece cenno di allontanarsi per un attimo dalla folla che popolava il backstage.

Fabrizio annuì e, dopo aver rassicurato Niccolò dicendogli che sarebbe tornato subito, seguì Ermal.

"Che succede?" chiese appena furono abbastanza lontani dagli altri.

"Niente, avevo solo voglia di stare un po' con te."

Fabrizio sorrise prendendo una mano di Ermal tra le sue. "Più tardi stiamo un po' insieme, solo io e te. Promesso."

Ermal sbuffò come un bambino capriccioso provocando la curiosità di Fabrizio, che si rese conto che c'era sicuramente qualcosa che il suo fidanzato gli stava nascondendo.

"Mi dici che hai?" disse Fabrizio stringendogli la mano.

Ermal scosse la testa. "Lascia stare, Bizio."

"Non lascio stare. Dimmi che ti prende."

"Mi sento un egoista del cazzo anche solo a pensarlo" mormorò Ermal a voce così bassa che Fabrizio faticò a sentirlo.

"A pensare cosa? Lo sai che a me puoi dire tutto. Non penserò mai che tu sia un egoista" disse Fabrizio con un sorriso.

"Non partire" rispose Ermal di getto.

"Cosa?"

"So che hai promesso ai bambini che domani saresti stato con loro, so che poter stare con te questa notte è già tanto perché la tua idea iniziale era di partire appena finita la serata. Lo so questo. Ma ti sto chiedendo di restare. E credimi, mi sento una merda a chiederti una cosa del genere, ma domani c'è la finale e passata la mezzanotte sarà il 10 febbraio e io voglio essere con te in quel momento. Voglio essere con te qui, dove è iniziato tutto."

Fabrizio lo fissò per un attimo senza sapere come rispondere.

Anche lui avrebbe voluto stare con Ermal, rivivere i ricordi del Festival dell'anno precedente, ricordare insieme tutto ciò che era successo in quell'anno. Ma non poteva.

We're all stories in the end - Metamoro one shotsWhere stories live. Discover now