The one with the first time

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Confuso. Ecco come si sentiva Fabrizio.

E la cosa non lo stupiva nemmeno, perché quando si trattava di Ermal era quasi ovvio sentirsi così.

Si era sentito in quel modo fin dalla prima volta in cui aveva parlato con Ermal, fin da quando avevano iniziato a lavorare insieme e lui pian piano si era reso conto di quanto gli piacesse passare del tempo con lui e di quanto forte battesse il suo cuore quando erano insieme.

Si era innamorato. E per mesi non aveva saputo come fosse stato possibile innamorarsi di qualcuno così in fretta. Poi si era semplicemente accorto che Ermal era una persona così speciale che non avrebbe potuto evitare di innamorarsi di lui.

Si era sentito confuso anche la prima volta che aveva l'aveva baciato e, contro ogni previsione, Ermal aveva ricambiato il bacio invece di allontanarlo.

Sapere che Ermal provava la stessa attrazione e lo stesso interesse che provava lui, l'aveva spiazzato ma aveva accolto quella novità a braccia aperte, convinto che da lì le cose sarebbero solo migliorate.

E invece, mesi dopo quel giorno, Fabrizio era più confuso di quanto lo fosse prima.

Era confuso perché il rapporto tra lui ed Ermal non era poi cambiato così tanto da quel bacio. Certo, entrambi si sentivano più liberi di invadere lo spazio dell'altro, di abbracciarsi, di toccarsi. Spesso lo facevano senza nemmeno rendersene conto.

Ma a parte quello - e qualche sporadico bacio scambiato in un camerino o in una camera d'albergo - non era cambiato nulla.

E Fabrizio non capiva perché.

Era ovvio che stessero bene insieme, che entrambi provassero qualcosa per l'altro, ma allora perché Ermal sembrava fuggire ogni volta che le cose diventavano più serie?

Fabrizio se n'era reso conto per la prima volta qualche settimana prima, mentre stavano sdraiati sul suo letto in una camera d'albergo, dopo aver partecipato a un evento.

Avevano passato la serata a chiacchierare di tutto e niente, e a un certo punto si erano ritrovati l'uno sull'altro a baciarsi come due ragazzini impazienti. Ma appena Fabrizio aveva azzardato ad infilare le dita sotto la maglietta di Ermal, il più giovane si era allontanato di scatto borbottando qualcosa sul fatto che fosse molto tardi ed era uscito dalla stanza.

Fabrizio non aveva detto nulla, né in quel momento né il giorno seguente, e aveva cercato di non pensarci. Ma il ricordo di quella sera era tornato a fargli visita qualche settimana dopo, quando si erano ritrovati a baciarsi contro la portiera della sua macchina, troppo impazienti addirittura per entrare in casa.

Non si vedevano da qualche settimana ed entrambi avevano sentito la mancanza dell'altro, così quando Ermal era arrivato davanti a casa di Fabrizio, il più grande non gli aveva dato nemmeno il tempo di entrare. L'aveva baciato premendo il corpo di Ermal contro la macchina e premendosi a sua volta su di lui, facendogli sentire quando fosse felice di vederlo.

Era stato proprio nel momento in cui Fabrizio si era schiacciato di più contro di lui - premendogli inevitabilmente la sua erezione contro la coscia - che Ermal lo aveva allontanato da lui di colpo. Aveva abbassato lo sguardo imbarazzato ed era entrato in casa, e per tutto il resto della serata aveva cercato di mantenersi a debita distanza.

Non avevano mai parlato di tutto quello, entrambi troppo spaventati per affrontare il discorso, ma ormai era passato parecchio tempo e Fabrizio cominciava a farsi delle domande sul loro rapporto. E più lo faceva, meno capiva per quale motivo Ermal scappasse in quel modo ogni volta che sembravano vicini a fare il passo successivo.

We're all stories in the end - Metamoro one shotsWhere stories live. Discover now