The one with the right person

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Fabrizio sbuffò sentendo il telefono squillare.

Allungò la mano sul pavimento per recuperare il cellulare che aveva abbandonato lì poco prima tenendo gli occhi chiusi, infastidito dalla luce che illuminava lo studio.

L'influenza era l'ultima cosa di cui aveva bisogno, ma meglio ammalarsi in quel momento piuttosto che la settimana successiva, quando sarebbe dovuto andare a Sanremo, duettare con Niccolò e soprattutto rivedere Ermal.

Puntò uno sguardo sullo schermo del cellulare nascondendo una smorfia quando vide il nome di Ermal. Sicuramente aveva visto la sua storia su Instagram e lo stava chiamando per rimproverarlo di non avergli detto di essere malato.

Accettò la chiamata mentre si schiariva la voce, cercando di non sembrare in fin di vita come invece si sentiva in quel momento.

"Ehi."

"Perché non mi hai detto che stavi male?"

Fabrizio si strofinò gli occhi. "Perché non sto così tanto male. Ho qualche linea di febbre, ma niente di che."

"Ci siamo sentiti al telefono meno di un'ora fa, potevi dirmelo."

"Hai altro a cui pensare" rispose Fabrizio, coprendosi meglio con la sciarpa.

Sentiva un freddo terribile nonostante il riscaldamento fosse piuttosto alto.

"Bizio, onestamente non me ne frega un cazzo del concerto. Cioè, ovvio che me ne frega ma tu sei più importante" disse Ermal.

Fabrizio sorrise. Non poteva negare che lo facesse stare bene sentirlo così preoccupato per lui.

All'inizio era sempre stato lui quello che si preoccupava per Ermal.

Si era preoccupato per lui quando avevano iniziato a lavorare insieme e Fabrizio temeva che per Ermal fosse un problema andare fino a Roma. Anche quando Ermal gli aveva detto che non c'erano problemi, Fabrizio aveva continuato a preoccuparsi e a chiedergli continuamente se la cosa gli andasse bene.

Si era preoccupato a Sanremo, quando attorno a loro e alla loro canzone si era accesa la polemica. Si era preoccupato talmente tanto da finire nel bagno di una camera d'albergo a tenere i capelli di Ermal mentre vomitava. Si era preoccupato talmente tanto che aveva iniziato a sentire lo stomaco fargli male per la rabbia, ma non era rabbia per ciò che stava accadendo a sé stesso. Era rabbia perché non era disposto a vedere Ermal ridotto in quel modo per qualcosa in cui lo aveva trascinato lui.

Si era preoccupato durante il concerto al Forum di Assago, quando Ermal aveva avuto una piccola crisi prima di salire sul palco e lui l'aveva semplicemente abbracciato cercando di fargli capire che sarebbe andato tutto bene. E poi si era preoccupato pochi giorni dopo, alla finale dell'Eurovision, quando Ermal sembrava particolarmente depresso dai punteggi delle giurie, che sembravano intenzionate a premiare tutti tranne loro.

Si era preoccupato per tutta l'estate, chiamando Ermal almeno un paio di volte a settimana per sapere come stesse.

Si era preoccupato per lui quando l'aveva chiamato dopo l'intervista fatta a Verissimo, in cui aveva dovuto parlare di Silvia.

E ovviamente si era preoccupato quando Ermal, una sera d'agosto, era andato a trovarlo a Roma e poi, dopo aver ascoltato uno dei suoi inediti, l'aveva baciato e gli aveva detto di provare qualcosa per lui. Fabrizio gli aveva detto che sarebbe stato difficile stare insieme, che Ermal meritava una relazione da poter vivere alla luce del sole. Si era preoccupato più dei sentimenti di Ermal che dei suoi.

We're all stories in the end - Metamoro one shotsWhere stories live. Discover now