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Rimango esterrefatta a fissare il diamante lucente di quel gioiello meraviglioso. Sono così stordita e confusa. Mi ha chiesto di sposarlo? O è solo un sogno e ancora non mi sono svegliata? Le sue parole dolci risuonano ancora nella mia mente.

Gordon mi ha appena fatto una dichiarazione d'amore stupenda, chiedendomi di diventare sua moglie per sempre. E io sono qui da troppi secondi, in silenzio, spaventata all'idea di questa promessa infinita, ma con la consapevolezza che in ogni caso non vorrei nessun altro all'infuori di lui.

Sto cercando di capire cosa mi dica il cuore e cosa la testa. Il mio cervello suggerisce che siamo troppo giovani, troppo pazzi e troppo incasinati, che non siamo nelle condizioni adatte per un passo del genere.

Il mio cuore, invece, ha già risposto affermativamente dal momento in cui lui ha pronunciato quelle parole. Sto seriamente pensando a che risposta dargli? Ma chi voglio prendere in giro?

I suoi occhi colmi di emozioni, mi fissano in attesa di una reazione, posso leggere la preoccupazione nelle sue iridi chiare mentre io resto immobile a guardare la serenità svanire dal suo bellissimo volto. Non gli ho ancora dato una risposta.

Inutile dire che non me lo aspettavo, non da lui, non da noi; è stato un fulmine a ciel sereno che ha squarciato il mio piccolo universo di cartapesta. Se rifiutassi probabilmente se ne andrebbe, significherebbe che non lo voglio abbastanza, che non sono pronta a vivere la mia vita con lui. Ma stiamo già vivendo insieme e questo è stato di certo il periodo più bello della mia vita.

E il pensiero che lui mi abbandoni, che mi lasci di nuovo fa riaffiorare la mia più grande paura: quella di perderlo, di vederlo andar via e non tornare mai più. La tristezza e l'angoscia attanaglia il mio stomaco, creando un buco nel petto al posto del cuore.

E questa sensazione è esattamente la risposta che stavo cercando: non posso stare senza di lui, siamo come una cosa sola, viviamo praticamente insieme, in simbiosi. Sposarlo sarebbe come coronare un sogno, ufficializzare la nostra unione già così forte e renderla ancora più solida. E non importa se sia un passo affrettato, siamo pazzi e innamorati e prima o poi sarebbe successo comunque, perché non ora?

«Sì» dico semplicemente dopo quei secondi infiniti, quegli attimi di ansia che hanno dipinto sul suo volto un'espressione terrorizzata. E nei suoi occhi posso vedere le stesse paure che hanno attraversato anche me, gli stessi dubbi e le stesse consapevolezze.

Ma non appena pronuncio quella fatidica risposta, sul suo viso spento si fa strada un sorriso smagliante da orecchio a orecchio, radioso, che gli fa spuntare quelle adorabili fossette che amo e delle piccole lacrime fanno capolino agli angoli degli occhi.

Gli salto addosso, gettandogli le braccia al collo e facendolo cadere sul tappeto con i piedi all'aria.
«Ti amo, ti amo così tanto piccola» mi sussura all'orecchio.
«Ti amo anche io, amore» rispondo tra un singhiozzo e l'altro con la voce rotta dall'emozione. Lo stiamo facendo davvero.

Mi stringe forte a sé, cingendomi la vita con le braccia, mentre io gli sfioro tutto il viso con le labbra, lasciandogli dei piccoli, caldi baci su ogni centimetro di quella perfezione. Ogni volta muoio e rinasco nelle sue braccia, il posto più bello in cui perdersi e che potrò sempre chiamare "casa".

Il suo profumo mi avvolge e si fonde con il mio per diventare una cosa sola, esattamente come noi, uniti più che mai nel bene e nel male. Potrei rimanere così per mesi, forse anni, ma poi lui allenta la presa tirandosi a sedere e trascinando me con lui. Ci sposiamo per davvero? Chi se lo sarebbe immaginato? Ancora stento a crederci.

«Signora Moore, mi permetta di infilare questo anello al suo dito!» dice mimando le mosse di un cavaliere con la sua dama e baciandomi il dorso della mano. L'anello entra, fasciando il dito alla perfezione, e indossato è ancora più bello di quanto non fosse nel cofanetto.

Brilla di una lucentezza unica e rende la mia mano elegante e raffinata; solo Gordon poteva scegliere un gioiello così bello e adatto alla mia persona, semplice ma allo stesso tempo non banale, prezioso e ricercato ma non esagerato. È perfetto. Esattamente come lui è perfetto per me.

Mi perdo a fissarne i riflessi, le sfumature brillanti che mi ricordano quelle dei suoi occhi acquamarina e non mi pento nemmeno per un istante di aver accettato la proposta. È quanto di più bello mi sia mai capitato in tutta la mia vita e capisco solo ora il perché di tutta quell'eccitazione stamattina.

Non vedo l'ora di dirlo a tutti i ragazzi dell'Energy, di gridare al mondo quanto sono felice, di organizzare la festa, la cena, gli inviti, sono febbricitante; sua nonna sarà così contenta di saperlo, so quanto ci teneva che il nipote trovasse una donna affidabile, che potesse salvarlo dai suoi demoni e tenerlo lontano dalla tristezza e dell'angoscia.

E questo è esattamente quello ho fatto e che ho intenzione di fare per il resto dei miei giorni. Non voglio più che si senta messo da parte, abbandonato, emarginato: lui è tutta la mia famiglia e lo sarà per sempre.

Restiamo abbracciati sul tappeto per un'ora buona, non abbiamo fretta e nessuno dei due vuole separarsi da quel contatto. Ci coccoliamo, fissando il soffitto, liberi e leggeri come forse non siamo mai stati, senza pensare a niente. Come sarà la mia vita con lui? Non lo so, ma non vedo l'ora di scoprirlo.

«Forza, pigrona, è ora di andare» mi punzecchia il mio ragazzo, liberandomi dalla sua presa. Controvoglia mi alzo e stiracchio le membra indolenzite: vorrei fare l'amore con lui tutto il giorno e poi tornare a dormire. Ma suppongo non sia un programma accettabile per la mattina di Natale, i ragazzi non me lo permetterebbero mai.

Mi preparo velocemente indossando un semplice paio di leggins neri e un maglioncino rosso, molto natalizio. Applico un filo di trucco e arriccio le punte dei capelli. Una volta messi ai piedi i miei immancabili anfibi neri, osservo il mio riflesso nello specchio e devo ammettere che ne sono abbastanza soddisfatta: avrei potuto impegnarmi di più, ma il tempo a disposizione era ormai esaurito.

«Sei pronta?» chiede Gordon, il quale sembra indossare la versione la maschile del mio abbigliamento. Ci guardiamo e scoppiamo a ridere per la coincidenza ma nessuno dei due decide di cambiarsi: qualche tempo fa probabilmente mi avrebbe dato il voltastomaco questa situazione, troppa dolcezza, ora invece la trovo una cosa carina. E poi è Natale, saremo tutti vestiti di rosso.

Annuisco alla sua domanda e cominciamo ad avviarci verso l'Energy: non vedo l'ora di vedere che facce faranno quando glielo diremo! Saranno indubbiamente felici per noi e sicuramente pronti ad aiutarmi nell'organizzazione del matrimonio. Già lo vedo Liam, vestito di tutto punto a farmi da testimone e Bruke con un lungo abito da damigella che coordina tutte le altre ragazze dell'Energy. Forse sto correndo un po' troppo ma non riesco a farne a meno

💏SPAZIO AUTRICE 💏

Eccoci giunti alla fine del cinquantatreesimo capitolo di Energy.
Hanna dopo averci pensato intensamente, accetta la proposta di Gordon. Entrambi felici non vedono l'ora di dare la notizia ai ragazzi dell'Energy.
Come la prenderanno?
Come sarà il matrimonio?
Metti una stellina se anche tu vorresti essere un'invitata al loro matrimonio!

Non vi resta che scoprire le risposte nei prossimi capitoli! Un bacione!
ArielaNodds 💕

ENERGY: Ritrovare l'amore (#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora