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*Nella gif Bruke*

Dopo un sandwich mangiato velocemente in un bar, Liam mi riaccompagna a casa. Stranamente non fa domande riguardo al mio appuntamento e gliene sono grata, poiché non credo saprei fornirgli delle risposte esaustive: non esco con un ragazzo da qualche mese e, nonostante io non abbia problemi a relazionarmi con l'altro sesso, l'appuntamento con Ryan mi mette agitazione.

Non posso negare che ciò derivi anche da quel suo atteggiamento enigmatico, l'aria misteriosa che lo rendono affascinante e pericoloso allo stesso tempo.

Non so ancora come vestirmi, come truccarmi, e mi sento come una stupida adolescente in preda a una crisi ormonale. Le uscite con Liam sono un'altra cosa, con lui posso essere veramente me stessa con tutti i miei pregi ma soprattutto difetti. Non ho vergogna di mostrarmi senza trucco, con una felpa troppo grande e un paio di pantaloni di flanella. Non che io ne abbia con altre persone, ma credo lui mi abbia visto in condizioni veramente pietose.

«A che ora passo a prenderti oggi?» chiede lui interrompendo i miei pensieri. Giusto! Le prove! Quasi me ne stavo dimenticando.
«Uhm, credo arriverò dopo, da sola.» rispondo con noncuranza  «Dillo anche agli altri, per favore» aggiungo.
Liam annuisce con un sorrisetto malizioso ma poi repentinamente si fa cupo in volto.
«Stai attenta, ok? Quel tipo non mi piace per niente.»
«Starò attenta, non ti preoccupare. Ci vediamo stasera!» rispondo con quello che dovrebbe essere uno sbuffo, ma non riesco a nascondere un sorriso.

È così dolce e premuroso a preoccuparsi per me. Mi scompiglia i capelli e una volta giunti davanti al mio portone lo saluto con un bacio sulla guancia.
«Divertiti!» mi grida dal finestrino appena scesa.
«Ci proverò» rispondo con un sorriso.

È strano come anche lui si sia accorto della strana aura di quel tipo. Non so se il motivo sia la sua troppa iperprotettività nei miei confronti o se abbia avuto anche lui la mia stessa impressione. Liam raramente sbaglia su queste cose, e so che non esiterebbe a suonargliele se solo osasse sfiorarmi con un dito contro la mia volontà. Cerco di non pensarci e ignorare la vocina che dentro di me urla e scalpita per farsi sentire e azionare i miei campanelli dall'allarme.

Una bella doccia mi aiuterà a riflettere penso, così una volta in bagno mi spoglio e lascio che l'acqua calda scorra su ogni centimetro del mio corpo. Adoro la sensazione di tepore che giunge fin nelle ossa, mi fa sentire calma e rilassata.

Esco dalla doccia accompagnata da una nuvola di vapore caldo e dopo essermi asciugata velocemente indosso un vestito grigio di lana che arriva appena sopra il ginocchio e un paio di calze pesanti nere.

Quando ho appena finito di arricciare le punte dei capelli, sento il telefono vibrare e leggo sullo schermo il nome di Ryan. Mi informa che sarebbe passato dopo pochi minuti, così rinuncio a trucco complicato e opto per una veloce passata di mascara e un gloss rosa. Infilo gli stivaletti, il giubbino e scendo le scale in fretta.

Mentre chiudo il portone noto un pick-up bordeaux avvicinarsi e intravedo il sorriso di Ryan attraverso il parabrezza. Salgo sulla macchina un po' imbarazzata e insieme ci rechiamo in una pasticceria non lontana.

Mi prendo un secondo per osservarlo con la coda dell'occhio: indossa una t-shirt verde con una strana stampa sul petto muscoloso e un paio di jeans a coprire le lunghe gambe toniche. I capelli sono scompigliati e lo sguardo è fisso sulla strada, enigmatico e misterioso come sempre.

Dopo il breve viaggio, lui sembra più disteso. È gentile, molto educato, con la testa sulle spalle, simpatico e dopo un paio di ore conosco molte cose di lui. Sono piuttosto convinta che le sensazioni negative trasmesse questa mattina fossero solo una mia impressione. Ma non mi fido ancora completamente. Raramente riesco ad affidarmi a qualcuno con tutta me stessa, forse per le troppe porte in faccia e le delusioni che hanno accompagnato la mia breve vita.

Fa il meccanico, ma momentaneamente, per scarsità di incarichi, lavora presso un pub nei week end come barista. Ha un paio di anni più di me e vive con la sua famiglia in una casa a nord della città. Io resto vaga sul mio passato ma soprattutto mento sulla mia professione. A parte Liam, nessuno qui conosce la mia storia e solo i ragazzi dell'Energy sanno chi ci sia dietro le maschere che portiamo sul palco scenico.

Il tempo passa velocemente e devo ammettere che sono stata davvero bene con lui. Per il breve tempo in cui siamo rimasti insieme sono riuscita a non pensare a quel sogno, e al profumo di Gordon che ancora mi sembra di sentire sui capelli.

Chiedo a Ryan di accompagnarmi nei pressi dell'Energy con la scusa di dover sbrigare qualche commissione nei negozi che si trovano da quelle parti. Lo saluto e gli prometto che ci rivedremo, anche se al momento non so quando ne avremo la possibilità.

Percorro rapidamente la via principale e mi reco in una delle vie laterali. Vedo la scritta al neon del mio locale e spingo la pesante porta per entrare. Saluto tutti con entusiasmo e loro restano a fissarmi in attesa di spiegazioni. Lancio un'occhiataccia a Liam: so che è stato lui a dire a tutti del mio appuntamento e ora loro mi guardano, cercando di estorcermi qualche informazione.

È sempre così, tenere un segreto con loro risulta impossibile, come in una grande famiglia. Impicciona, ma pur sempre una famiglia. Sono veramente grata di questo, perché non ci sono solo momenti di gioia da condividere e loro, anche nei periodi più bui, sono sempre presenti per tenderti una mano ed aiutarti.

Liam attacca per primo: «Ehi cos'è quell'espressione così soddisfatta che hai stampata in faccia?»
«No comment! Sono affari miei!» replico con finta impertinenza. Sento sollevarsi un coro di proteste che tento di sedare con un gesto della mano.
«D'accordo d'accordo. Siamo andati in pasticceria a fare merenda dopodiché mi sono fatta dare un passaggio fino a qui. Non ho altro da aggiungere» racconto in fretta con tono monocorde.

«Non te la caverai così facilmente, signorina!» sento gridare Bruke dal palco. Lei è una ragazza dolcissima nonché la mia compagna di scena. È, dopo Liam, la persona a cui sono più legata qui. Abbiamo un passato molto simile ed é anche questo che ci ha fatto legare così tanto.

Ha i capelli rossi, due occhi verdi e il viso cosparso di lentiggini. È bellissima ed é un peccato che debba coprirsi con molto trucco, ma le lentiggini e i suoi lineamenti particolari rendono il suo viso facilmente riconoscibile. D'altronde qui tutti utilizziamo trucco e maschere in ogni spettacolo e lei non fa ad eccezione.

Li ignoro, ma prometto loro di raccontare tutti i dettagli del mio appuntamento il prima possibile. Non potrò sottrarmi dalla loro scarica di domande e dall'interrogatorio di Liam.

Mi dirigo verso il mio camerino e indosso qualcosa di comodo per le prove. Comincio con lo stretching per preparare i miei muscoli alle prossime ore. Una volta sul palco un brivido mi percorre la schiena scendendo dalle spalle fino all'elastico dei pantaloni: la platea ancora vuota, le luci, la musica, riescono a trasmettermi emozioni ineguagliabili. Non mi abituerò mai alla scarica di adrenalina che tutto questo mi regala. Presto questo posto sarà gremito di gente e non vedo l'ora di esibirmi su questo palco per il mio pubblico.

🍉SPAZIO AUTRICE 🍉

Eccoci giunti alla fine del quarto capitolo di Energy.
Apparentemente l'appuntamento di Hanna con Ryan è andato bene, ma lei ancora non riesce a fidarsi completamente. Saranno fondate le sue preoccupazioni?
Abbiamo conosciuto Bruke, una ragazza che come Hanna lavora all'Energy e che con lei si esibirà sul palco. Come andrà lo spettacolo?

Non vi resta che scoprire le risposte nei prossimi capitoli! Un bacione!
ArielaNodds 💕

ENERGY: Ritrovare l'amore (#Wattys2019)Where stories live. Discover now