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«Avanti svegliati, dormigliona, è Natale, dobbiamo alzarci» sento Gordon urlare e subito dopo un cuscino impatta sul mio viso facendomi ridestare in un attimo. Se c'è una cosa che non sopporto è svegliarmi di soprassalto, e il mio ragazzo è un campione in questo.

«Ma sei impazzito, che modi sono?» gli grido senza riuscire a nascondere una risata. Il suo viso sorridente è stupendo anche di prima mattina, gli occhi ancora assonnati ma vispi ed eccitati per questa giornata così speciale. È bello da morire con quella sua espressione spavalda e il sorriso furbo stampato sul viso.

Il tempo è trascorso velocemente da quando il mio ragazzo è stato scarcerato e siamo tornati a vivere insieme. È proprio vero che quando sei felice non ti accorgi nemmeno dei giorni che passano, e io lo sono veramente. Ho ritrovato la pace che cercavo e l'armonia è tornata a regnare sovrana nella mia vita.

«Muoviti, veloce, dai!» mi sollecita concitato.
«Ma cosa è tutta questa fretta, non rompere» mi lamento nascondendo il viso sotto le coperte.
«Devo darti il mio regalo, forza, non sto più nella pelle!» replica impaziente. E nella mia testa la curiosità comincia ad avere la meglio sulla stanchezza e la pigrizia. Perché è così agitato? Cosa mi ha regalato di così unico da meritare tanta pressione?

Qualsiasi regalo lui mi faccia, so di per certo che mi piacerà. È sempre stato così, ogni suo pensiero aveva un significato o era qualcosa che mi serviva e di cui lui aveva colto la necessità.

Non voglio dargliela completamente vinta così mi scopro con una calma disarmante.
«Prima però facciamo colazione» esclamo alzandomi flemmatica e dirigendomi verso il salotto della nostra casa. Mi osserva con astio e i suoi occhi si stringono in due fessure, ha intuito che lo sto facendo di proposito e se vuole che collabori dovrà stare alle mie regole.
«E va bene» acconsente senza avere altra scelta. Sa che quando mi metto in testa qualcosa non c'è verso di farmi cambiare idea.

Afferro la scatola di Fruit Loops, li adoro, e ne verso una quantità abbondante nella mia ciotola, dopodiché li inondo con altrettanto latte.
«Buon Natale comunque» dico rivolgendomi al mio ragazzo il quale si avvicina e mi sfiora le labbra con un bacio.
«Buon Natale anche a te amore mio» replica. Non è il primo che passiamo insieme, ma credo sia decisamente il più bello.

Fingo di non essere divorata dalla curiosità e procedo con la colazione tranquillamente, senza dare a vedere quanto io ci stia pensando. Cosa mi avrà regalato? Sono sicura di non aver visto nessuna scatola di fianco alla mia, ieri sera, quando l'ho posizionata sotto l'albero.

Finito di lavare i piatti e sistemare la cucina, ci spostiamo sul tappeto del salotto, vicino all'albero di Natale. Le lucine si accendono e si spengono ad intermittenza, riflettendo il loro bagliore sulle palline rosse e oro che lo decorano.

Questo albero lo abbiamo comprato e addobbato qualche giorno fa perché non ne avevamo uno: è stato così bello e divertente fare una cosa semplice e normale come attaccare delle palline ad un abete di plastica. L'ordinarietà di molte azioni che spesso si danno per scontate diventa unicità quando non si è abituati a farle. E da banali diventano speciali soprattutto se fatte con le persone giuste.

Oggi il pranzo lo passeremo con la nostra famiglia dell'Energy, con i ragazzi, Nate, sua moglie e i bambini che conosciamo tutti piuttosto bene. Ho preparato una torta di mele per il dolce e ognuno di noi porterà qualcosa da mangiare, così che nessuno resti con le mani in mano. La festa si trascinerà fino a sera e saremo abbastanza sazi da non desiderare la cena.

È giunto il momento di scartare i regali; porgo il mio regalo a Gordon e aspetto con ansia che lo apra: so che lui mi ha detto di non volere nulla dopo tutto quello che ho fatto per lui, ma non potevo non fargli trovare un piccolo pensiero la mattina di Natale.

Lo osservo scartare la scatolina che ha preso da sotto l'albero e estrarre un piccolo cofanetto rivestito di tessuto verde. Non vedo l'ora di vedere l'espressione sul suo viso quando vedrà il braccialetto con le nostre iniziali incise dentro. L'ho fatto fare anche per me uguale, così che ci unisse e ci ricordasse sempre l'uno dell'altro anche se ovviamente non è necessario qualcosa di materiale a legarci. Lo sta scartando troppo lentamente per i miei gusti, e continuo a sbirciare per vedere quando lo avrà aperto.

«Oddio ma è stupendo» esclama non appena vede la catenella con la targhetta e le nostre iniziali. Gli brillano gli occhi e capisco quanto lo adori, ma glielo chiedo comunque.
«Ti piace?»
«È bellissimo amore mio, grazie mille, non avresti dovuto!» esclama allungando il braccio nella mia direzione per permettermi di allacciare il braccialetto più facilmente.
«Volevo io, e ora guarda, saremo uniti per sempre con questo» gli dico mostrandogli lo stesso gioiello al mio polso.

Lo nota solo ora e allarga il sorriso che quasi giunge fino alle orecchie. Mi abbraccia e mi stringe forte a sé accarezzandomi la testa e baciandomi subito dopo con trasporto.

Poi si alza e si dirige in camera, mentre io mi chiedo perché non abbia messo il suo regalo sotto l'albero ieri sera come ho fatto io. Ecco perché non l'avevo notato. Non c'era. E questo non fa altro che rendermi ancora più curiosa. Lo vedo tornare con qualcosa nascosto dietro la schiena.

È arrivato il suo turno e non sta davvero più nella pelle, ho l'impressione che possa sentirsi male da un momento all'altro. Mi porge una piccola borsina dentro la quale trovo una scatolina di velluto blu. Me la strappa di mano e io rimango attonita a fissarlo interrogativa.

«Ora faccio io» esclama non lasciandomi nemmeno il tempo di riflettere su quel gesto.
«D'accordo» acconsento ancora stupita senza essere ancora riuscita a capire.
Lo vedo inginocchiarsi e aprire la piccola scatolina con cura, quasi temesse di romperla. Dentro vi è un anello stupendo, il diamante incastonato sopra brilla, riflettendo la luce proveniente dalle finestre. È meraviglioso e mi ricorda i suoi occhi luccicanti in cui vedo riflesso il mio stesso amore per lui.

«Lo so che questo non è l'anello più bello del mondo. E nemmeno quello più prezioso, però vedi, nessun anello sarebbe mai stato grosso abbastanza, nessuna pietra sarebbe stata abbastanza preziosa per esprimere tutto l'amore che provo per te. Quella è la cosa più bella che ho insieme a te. Sei la mia felicità, l'aria che respiro, tutto il mio mondo, sei la mia vita e nulla avrebbe senso se non ci fossi tu. E so che sembra tutto così dolce, per niente nel nostro stile ma in questa occasione dovevo. Ti ringrazio per aver fatto di me un uomo migliore. E questo uomo migliore ha intenzione di essere per sempre tuo, nella speranza che anche tu voglia essere mia per sempre. So che è assurdo, che siamo incredibilmente giovani e folli ma voglio diventare grande e invecchiare con te. E perché no, magari fare un paio di figli. Non sentirti costretta ad accettare, ma ti prego dì di sì. Mi vuoi sposare?»

💍SPAZIO AUTRICE 💍

Eccoci giunti alla fine del cinquantaduesimo capitolo di Energy.
È la mattina si Natale e Hanna e Gordon sono pronti a festeggiare con la loro famiglia all'Energy. Dopo aver consegnato il proprio regalo a Gordon, Hanna riceve una proposta inaspettata proprio da lui: diventare sua moglie.
Ve lo aspettavate? Cosa ne pensate?
Hanna accetterà la dolcissima proposta di Gordon o la paura avrà il sopravvento?

Siamo quasi arrivati in fondo a questa bellissima avventura, rimanete aggiornati per i prossimi colpi di scena! Non vi resta che scoprire le risposte nei prossimi capitoli! Un bacione!
ArielaNodds 💕

ENERGY: Ritrovare l'amore (#Wattys2019)Where stories live. Discover now