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Lo costringo a togliere almeno la maglietta sporca di sangue prima di coricarsi sul divano. Sono una maniaca della pulizia e ho imparato a mie spese quanto mi dia fastidio la confusione. Da ragazzina viziata quale ero, sono sempre stata abituata a un domestico che sistemasse tutto ciò che mettevo in disordine, ma vivendo da sola in un appartamento piccolo ho capito quanto fosse importante sapersi organizzare.

Gordon ha un'aria stanca e abbattuta: ha probabilmente passato una notte d'inferno alla ricerca di una soluzione per le medicine della nonna e ora è esausto. Toglie i jeans e, rimasto in boxer si lascia cadere distrutto sul vecchio divano del soggiorno. Mi prendo un attimo per ammirare il suo fisico scolpito: gli addominali segnati, i pettorali definiti e la piccola cicatrice sul sinistro. Adoro accarezzarla quando dorme. Prima di preparare la cena, scendo per prendere alcuni vestiti puliti dalla sua auto. Lo obbligherò anche a farsi una doccia.

Preparo del riso freddo e mentre aspetto che Gordon si svegli decido di sciacquare via gli avvenimenti di oggi. Ormai troppo spesso sto usando la doccia come sfogo per le mie giornate, ma è un modo efficace per pensare ai miei problemi. Mentre aspetto che l'acqua si scaldi, la porta si apre e io trasalisco calmandomi solo alla vista del mio ragazzo. Non sono ancora abituata a vivere con un'altra persona.

«Posso fare la doccia con te?» mi chiede con gli occhi socchiusi per l'intensità della luce chiara del bagno. Rimango spiazzata da quella richiesta ma acconsento con un cenno del capo. Non abbiamo mai fatto la doccia insieme. Mi sposto sotto il soffione mentre finisce di spogliarsi.

L'acqua calda è un sollievo in questi mesi così freddi. Il gelo che sento nelle ossa si dissolve immediatamente con il tepore. Gordon mi fissa, dopodiché prende una spugna e dopo averla cosparsa di docciaschiuma me la passa sulla schiena lentamente. Lo lascio fare, è davvero troppo piacevole. È delicato ma deciso, un connubio che mi ha sempre fatto impazzire.

Si avvicina e posa un piccolo bacio sul mio collo, e poi un altro, e un altro ancora scendendo piano piano fino alla spalla.
Mi giro verso di lui e mi perdo nei suoi occhi profondi, grigioazzurri con qualche striatura verde. Pianta il suo sguardo dentro al mio e posso leggervi mille emozioni.

Avvicina le sue labbra alle mie e sento la dolcezza di quel bacio espandersi verso di me, posa le mani sui miei fianchi e mi avvicina ancora di più a sé mentre io mi abbandono nella delicatezza di quel momento. Schiudo le labbra e la sua lingua si fa strada nella mia bocca, sento il sapore di menta che ha la sua, un sapore familiare di cui non mi stancherò mai. 

Sposta le mani sulle mie natiche, stringendole, e i nostri respiri si fanno più affannosi, il nostro bacio sempre più passionale e selvaggio. Sento la sua erezione spingere contro la mia gamba e un improvviso calore si spande dentro di me partendo dal basso ventre. Le sue dita mi accarezzano facendomi avvampare e riconosco il desiderio nei suoi occhi, impazzisco al contatto della nostra carne, i nostri corpi si fondono insieme.

Mi prende in braccio, avvolgo le mie gambe intorno al suo bacino e lui con un rapido gesto affonda dentro di me. Ad ogni spinta il mio corpo prende vita, una scarica di adrenalina si diffonde nelle mie vene. Sospiriamo, ansimiamo e ci baciamo con passione, consapevoli della necessità che abbiamo l'uno dell'altro. Arrivo all'orgasmo e grido il suo nome mentre lui si sfila da me per poi seguirmi a ruota e liberare il suo liquido sul piatto della doccia sotto il getto caldo dell'acqua.

Mi perdo in quel momento e continuo a baciarlo ovunque, so quanto lo faccia impazzire. Finiamo di lavarci, azione non semplice, dato il suo buon umore: mi schizza con l'acqua, scambia il getto caldo con quello freddo e ogni tanto mi bacia con passione. Dopo un'ora passata sotto la doccia siamo finalmente asciutti e profumati, tornati bambini in quei giochi infantili.

Ceniamo come una normale coppia e gli avvenimenti di questo pomeriggio sembrano lontani anni luce. Lui ha di nuovo gli occhi che brillano, una caratteristica che ho notato dal primo momento in cui l'ho conosciuto. Ha sempre avuto quella scintilla capace trasformare l'umore di un'altra persona.

So però che il suo cervello si arrovella intorno alla mancanza di denaro per pagare le cure della nonna, e credo abbia accantonato l'idea di incidere un proprio disco. Troppe spese che al momento non sono necessarie.

Nella mia testa si fa strada di nuovo quell'idea: è un ragazzo bellissimo, i lineamenti puliti e il fisico scolpito lo renderebbero perfetto per lavorare all'Energy. Non come ballerino, sia chiaro: non sopporterei mai l'idea di vederlo ballare mezzo nudo per decine di donne arrapate, sono troppo gelosa e non transigo. Però forse, visto il suo spiccato senso del ritmo e la sua grande conoscenza in ambito musicale, potrebbe esserci molto d'aiuto.

Gordon è crollato di nuovo, stavolta sul letto, così mi allontano per chiamare Nate e comunicargli la mia idea. Spero mi dica di sì e non vedo lora di riportare a Gordon la fantastica notizia.

«Pronto, Nate! Ti disturbo?»
«Ciao, Lola! Nessun disturbo, sistemavo le ultime cose qui all'Energy. Dimmi.»
«Ho bisogno di chiederti una cosa... hai presente il ragazzo che ultimamente è sempre con me?»
«Gordon? Sì, certo, è un bravo ragazzo mi sta molto simpatico.»
«Ecco, a questo proposito... ha bisogno di un lavoro, non se la passa molto bene e mi chiedevo se ci fosse posto anche per lui all'Energy.»
«Cosa sa fare?»
«È un musicista, un cantautore e suona la chitarra, credo se la cavi bene con impianti audio...»

«Oh wow... penso che potremo sfruttare anche il suo potenziale da cantante e fargli suonare qualcosa come apertura delle serate nei fine settimana e chissà magari in futuro potremmo dedicare una serata solo alla sua musica!» questa notizia mi lascia interdetta. Speravo dicesse di sì, ma non immaginavo che avrebbe rilanciato con una proposta così allettante. Sono al settimo cielo.
«Oddio, che bello, Nate! Sono così contenta, grazie!»
«Grazie a te Lola! Non dirgli nulla, portalo domani alle prove, voglio comunicarglielo di persona!»

Dopo averlo salutato attacco e il mio cuore credo abbia perso un battito. Butto fuori l'aria che inconsapevolmente avevo trattenuto e non riesco a smettere di saltare come una idiota sul tappeto del mio salotto. Quello che Nate ha proposto è molto più di quello che mi aspettavo e sono sicura che Gordon accetterà: è una grandissima opportunità per guadagnare soldi, fare ciò che gli piace e farsi conoscere dalla gente. Chissà cosa avrà in serbo il futuro per lui.

Mi stravacco sul divano e fisso un punto indefinito sul soffitto: la giornata, cominciata così male, non poteva concludersi meglio. Ancora mi sembra un sogno. Mi dirigo in camera dove Gordon dorme profondamente e mi accoccolo sul suo petto: muoio dalla voglia di scuoterlo, svegliarlo e dirgli che ho appena trovato una soluzione a ciò che gli sta dando così tanti problemi, ma non posso, devo trattenermi.

Lo osservo dormire con quell'aria angelica e un sorriso si dipinge sul mio viso, se possibile, quando dorme è ancora più bello. Chiudo gli occhi ma nella mia testa riesco solo ad immaginare Gordon sul palco dell'Energy che imbraccia la sua chitarra.

🍓SPAZIO AUTRICE 🍓

Eccoci giunti alla fine del ventottesimo capitolo di Energy.
Dopo una doccia insieme, Hanna ha un'idea: dare a Gordon la possibilità di lavorare all'Energy, così da poter unire la sua passione e un guadagno sicuro. Quando Nate accetta la proposta, il suo cuore scoppia di gioia.
Gordon sarà contento della proposta?
La accetterà?

Non vi resta che scoprire le risposte nei prossimi capitoli! Un bacione!
ArielaNodds 💕

ENERGY: Ritrovare l'amore (#Wattys2019)Where stories live. Discover now