LXXXVII. - Ventiquattro ore

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- La migliore a sgomitare, vorrai dire - borbottai.

- Ma per favore... mi hai tagliato la strada due volte.

- Ma mi spieghi cosa ti prende? - mi sorprese il tono isterico della mia voce.

- Me lo chiedi davvero? - rispose con una finta risata.

- Basta, ragazze! - ci rimproverò John.

- E il meglio deve ancora venire... - sussurrò lei, allontanandosi.

Erano giorni che cercavo il coraggio di parlare con Giulia, non solo delle mie scoperte, ma anche per la questione scottante del doppio del Master Finale. Le iscrizioni erano partite e a parte le coppie già decise, Noemi con Hugo e Riccardo con Claudia, il resto del gruppo era nel caos.

Da quando era tornata Giulia evitava non solo me, ma tutto il gruppo. Non parlava quasi mai, e ogni volta che qualcuno provava a farle una domanda scattava d'ira. Io però non avevo fatto niente per impedirlo: i giorni passavano, il tempo diminuiva, e io non facevo nulla.

Entrai in campo sbattendo il cancelletto. Orlando fece un verso stupido. Claudia mi venne incontro, toccava a lei.

- Mi ha davvero scocciato. Perché cavolo si comporta così, me lo spieghi? - le sussurrai. 

Lei fece spallucce e prese posizione con Noemi. Mi fermai sulla panchina, ancora con il fiatone e nervosa. Riccardo stava facendo stretching, Alessandro guardava lo smart. Giulia si sedette accanto a me, portando un'ondata di gelo.

Orlando si avvicinò, facendo volteggiare la sua nuova Head. Hugo saltò come una piuma sulla panchina e si sedette sul bordo dello schienale, con la racchetta capovolta, salda tra le ginocchia. 

Iniziai a guardarlo avvolgere il grip intorno al manico, senza riuscire a trovare qualcosa da dire. 

- Sì!

L'urlo felice di Alessandro interruppe, fortunatamente, quel momento.

- Cosa brò?

- A Vienna, sono nel main draw!

Orlando fece un urlo e abbracciò l'amico. Alessandro non entrava nel tabellone principale di un Challenger da un anno. Tutto merito del torneo vinto in Kazakistan.

- Finalmente, cazzo! – iniziò a gasarsi. Mi fece venire la nausea.

- È questa la faccia che voglio stasera. Da tutti voi.

- Orlando, l'abbiamo capito, sarà la festa del secolo. Adesso basta – rispose acidamente Giulia.

- Proprio oggi mi tratti così, dopo la notizia che ti ho dato?

- Quale notizia? – chiesero gli altri.

- Siamo ufficialmente iscritti al doppio misto del Master Finale! – Giulia esplose di entusiasmo. Mi girai di scatto. Fui colta da un groppo in gola.

Com'era possibile? Dopo tutto quello che era successo, dopo sensi di colpa e discussioni, com'era possibile che Orlando e Giulia giocassero insieme? Alzai il capo: Giulia mi trafisse con lo sguardo,  Orlando parlava con gli altri, evitandomi. Non ci potevo credere.

Ero contenta che si fossero tutti avvicinati a loro, perché così nessuno si sarebbe accorto della mia espressione inebetita. Tutti tranne uno: Riccardo cercava una conferma nel mio sguardo. Quando Claudia tornò da noi, guardò scombussolata la scena. 

- Lo sapevi? - chiesi con insofferenza.

- Te lo giuro, Beatrice, non sapevo nulla.

- È la tua compagna di stanza, come facevi a non saperlo? - mi girai verso di lei, era mortificata.

La Fenice #1 [La Fenice Series]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora