III. - Non posso restare

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Quando tornai a casa la cena era già a tavola, come ogni giorno. Sembrava tutto normale, ad eccezione dello strano silenzio dei miei genitori. Mi chiesi se non fosse successo qualcosa.

- Non vi ho visto oggi in palestra. Dov'eravate finiti? - chiesi a Massimiliano e Luca, i miei fratellini più piccoli, girati verso lo screen con ancora addosso la tuta verde del gruppo C.

- Nido - rispose solo Massi, senza muoversi di un millimetro. I gemelli erano completamente ipnotizzati.

- Ma come fate a riguardare qualcosa che avete visto appena un'ora fa? - chiesi spazientita - Non solo ci dobbiamo sorbire quasi ogni mese questa cosa inutile, ci impediscono anche di allenarci -

- Non vi impediscono di allenarvi - interruppe mio padre.

- Non ci sono allenatori e ti guardano male se non ci vai. È come se ce lo impedissero -

- Posso capire la tua frustrazione - disse mia madre - Ma questo non significa che tu debba fare scelte estreme, senza valutare tutte le opzioni -

- E questa frase da dove esce? -

Davanti ai miei occhi comparve una locandina un po' rovinata. Era stata piegata più volte e i bordi erano un po' consumati. Sulla prima pagina c'era scritto "Roux-Blanchard, Le Havre". La conoscevo bene.

- Qualche giorno fa ho trovato questo sulla tua scrivania. Puoi spiegarci? -

- Perché siete andati a frugare sulla mia scrivania? -

- Non cambiare argomento, Beatrice. Spiegaci cosa c'entra la Roux-Blanchard adesso, e quando avevi intenzione di dircelo -

- Sto solo valutando altre possibilità, invece di rimanere arenata per sempre alla Fenice - risposi.

I miei si guardarono seccati e mio padre aprì la locandina. Sul tavolo scivolò una lettera.

- Oh, avete trovato anche questa... -

L'avevo ricevuta un paio di giorni prima, ma l'aspettavo da settimane. Ogni giorno avevo controllato la cassetta della posta sperando che nessuno ne venisse in possesso prima di me.

- Questa è una lettera di accettazione -

- Tecnicamente non lo è. Dicono solo che stanno valutando la possibilità di una borsa di studio -

Mia madre sospirò: - Beatrice. In questa famiglia non ci sono mai stati segreti e non capisco perché dobbiamo cominciare adesso. Ne avevamo già parlato. Un altro anno e poi, dopo il biennio a scuola, avremmo tentato un'altra strada. Perché cambiare i piani adesso? -

- Non sto cambiando nessun piano - Cominciai a giocherellare con la carne nel piatto - Ho solo fatto un tentativo. Niente è deciso. Non so neanche se prenderei davvero in considerazione l'idea. Non volevo nascondervelo, ve ne avrei parlato. Un giorno -

- Non è la prima volta che parli di trasferimento o di voler abbandonare la Fenice. Quello che voglio dirti è che sei sempre tu a decidere cosa fare della tua vita. Noi possiamo aiutarti a compiere delle scelte, a valutare le possibilità. Se hai intenzione di andare in Francia per me va bene, ma non se diventa una scelta di ripiego solo perché non sei nell'A -

- Non è per quello. E' per tutto! Non voglio fare scelte affrettate, ma neanche rimanere qui ad aspettare che accada qualcosa -

- E allora prima di prendere una decisione datti una vera possibilità con la Fenice. Sfrutta tutte le occasioni che hai qui, cerca di arrivare in cima alla classifica dei B1 quest'anno. Vedrai che fioccheranno possibilità senza che tu debba cercarle - disse ancora mio padre.

La Fenice #1 [La Fenice Series]Where stories live. Discover now