Prova di lealtà

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Non sapevo che immagine mettere quindi ho messo Newt che ci sta sempre.
Spero davvero che questa storia vi stia prendendo! 😃

Rimasero così, abbracciati, senza riuscire a proferir parola, semplicemente godendo della presenza dell'altro. Entrambi sollevarono la testa, e si sorrisero.
I loro volti erano vicinissimi, quasi si sfioravano, e continuavano ad avvicinarsi, come al rallentatore.
Poi accadde: la testa di Tina si ripiegò all'indietro mentre i suoi occhi diventavano bianchi. La sua bocca era spalancata in un urlo muto, raccapricciante.
Il terrore che Newt provò in quel momento... nelle sua vita non avrebbe mai provato niente di simile.

Il sole era sorto da poco, Queenie e Jacob aprirono gli occhi. Come per un tacito accordo, si avviarono verso la valigia e scesero, uno dopo l'altra.
Queenie urlò alla visione di Tina. Era peggiorata. Il sangue le si gelò nelle vene. -TINA!- corse verso di lei chiamando il suo nome.
Newt soffriva così tanto che furono i suoi pensieri ad entrare nella mente di Queenie, e con una potenza inaudita, tanto che lei non riuscì a fermarli.
A Ilvermorny era una Magicospino, e questo faceva di lei una buona guaritrice, ma in quel momento non sapeva proprio come comportarsi.
Newt, però, aveva già capito.
Queenie colse il pensiero nel momento stesso in cui attraversò la mente di Newt.
-Stai scherzando...- il suo tono era immensamente serio, per niente da Queenie. -No, Newt. Non puoi farlo. Questo è esattamente quello che vogliono. Deve esserci un altro modo...-
Anche Jacob, che non aveva il potere della Legilimanzia, capì che Newt stava per fare qualcosa di pericoloso. -Amico, non so cosa tu abbia intenzione di fare, di preciso- disse -ma non fare il cavaliere-senza-macchia-e-senza-paura, ora non serve a niente.-
Newt, però, aveva già preso la sua decisione: -non la lascerò andare- tagliò corto.
-Buon Lewis, Newt! Ma sei un Tassorosso o un Grifondoro?-Jacob e Newt la guardarono con aria interrogativa.
-Newt, ho letto un libro su Hogwarts, e so riconoscere una sciarpa di Tassorosso, quando la vedo. Jacob, mi sa che questa te la spiego un'altra volta.-
-Se non dovessi tornare, badate alle mie Creature.- disse Newt, prima di andarsene.
-NEWTON ARTEMIS FIDO SCAMANDER, TORNA SUBITO QUI!- urlò Queenie, ma Newt non la ascoltò, e uscì dalla valigia.
-Dovremmo seguirlo?- chiese Jacob, preparandosi all'azione. Da quando era inciampato nella valigia di Newt, si era abituato a non stare fermo un attimo.
-No, caro. Non possiamo lasciare Teen qui da sola. Possiamo solo fidarci di lui.- nella sua voce c'era una punta di amarezza. Guardò Tina apprensiva. Cosa avrebbe fatto se non ce l'avesse fatta? La sua vita non avrebbe più avuto alcun senso. Dipendeva tutto da Newt. Jacob cercò di consolare Queenie, abbracciandola. La strinse forte a sé, con fare protettivo. Queenie si sentì un po' meglio.
-Almeno potrei sapere dov'è andato?-

Newt si diresse con decisione verso la banca. Il sole splendeva, imperturbabile, indifferente. Nonostante il suo dolore, il tempo era bello, come a ricordargli che lui era solo uno fra tanti, e il mondo andava avanti incurante, indisturbato.
Un po' andando a caso, un po' a memoria, -ormai iniziava ad orientarsi in quella città- Newt arrivò alla banca. Esattamente come aveva previsto, Langdon Shaw stava urlando al suo gruppetto di fanatici, ancora poco convinti. Si chiedeva se avrebbe davvero trovato i seguaci di Grindelwald.
Stavolta invece di scivolare via non visto attraversò la folla. La sua bacchetta iniziò a vibrare, e Newt si ritrovò in uno stretto vicolo. Un uomo lo aspettava, e lo spinse verso il muro appena lo vide, mettendolo fuori gioco, la bacchetta puntata verso di lui per essere sicuro che non fuggisse. Iniziò a parlare, e sembrava recitare una cantilena ripetuta mille volte.
Un lungo discorso su quanto Grindelwald fosse grande, un invito a seguirlo, che suonava più come una minaccia.
-Lo faccia o, glielo assicuro, distruggeremo tutto ciò a cui tiene, uccideremo chi ama. E se proverà a raccontare a qualcuno quello che ha visto uccideremo anche lei. Ovviamente non prima di averle tagliato la lingu...- si bloccò di colpo, gli occhi spalancati -Aspetti, ma lei è il signor Scamander!- lo riconobbe, e mostrò i denti in un ghigno folle. -Bene. Bene. Bene!- disse, marcando l'ultimo "bene". -Ma guarda un po' chi abbiamo qui! Mi dica, la sua amica come sta?- Newt avrebbe solo voluto scappare via e dimenticare tutto, svegliarsi realizzando che quello era solo un brutto sogno, ma si fece coraggio e nascose la fifa con tutte le sue forze.
-Dimmi quello che sai!-
-Ah, va di fretta, eh? D'accordo, allora andremo direttamente al punto: il mio Signore ha bisogno di alcune... informazioni che solo lei può fornirgli, e vuole concederLe l'onore di aiutarlo.-
-MAI!-
-Allora può anche dire addio alla sua amichetta.-
La sicurezza di Newt vacillò. Abbassò lo sguardo, in un momento di debolezza. Doveva salvare Tina a ogni costo, e se questo significava allearsi con Grindelwald... be', l'avrebbe fatto. Il mago, compiaciuto, continuò il suo discorso.-
-La signorina Goldstein è stata colpita da una potente Maledizione. La più terribile, molti dicono- scoppiò a ridere, come se avesse appena fatto la più divertente delle battute. -È costretta a rivivere le sue paure più grandi in eterno, e questo piano piano le prosciugherà ogni energia vitale, tutto tutto!- Accompagnò le sue parole con un gesto della mano. Newt pensò alla sofferenza che Tina stava provando proprio in quel momento, e riusciva quasi a sentirla sulla sua stessa pelle.
-Non c'è modo di salvarla.- riprese -Solo lui conosce la ricetta di una pozione che potrebbe funzionare.-
-Quindi se non faccio quello che mi dite... Tina morirà.-

Ormai scrivo ad orari indecenti, non fateci caso... 😶

Ce n'è solo uno come te (completa)Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon