La strillettera

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Io ci provo anche ad aggiornare prima, ma non c'è verso... il mio cervello si rifiuta di lavorare prima di una certa ora.
Comunque buon 19 anni dopo!

I quattro ragazzi tornarono a quella che era diventata la loro "base" sul far della sera, sorridenti e pronti all'avventura. Si trattennero nel locale a chiacchierare con Sebastian e Amélie, intenti a lucidare dei bicchieri. A nessuno passò per l'anticamera del cervello di anche solo nominare ciò che sarebbe successo il giorno dopo, anche perché non sapevano precisamente cosa stavano per fare. Quella chiacchierata sfociò in breve in una partita a carte, che si concluse con la vittoria schiacciante di Queenie
-Passo gran parte delle mie giornate a casa...- si giustificò Queenie -dovrò pur fare qualcosa, no?-
-Ehm... ra-ragazzi...?- balbettò Jacob, indicando la finestra. Lì un grosso gufo dall'aria importante picchiettava con discrezione contro il vetro.
Newt lo riconobbe subito: il gufo di suo fratello. E a chi altro poteva appartenere, impettito com'era? Aprì la finestra con la bacchetta e lo lasciò entrare, così quello saltellò fino al tavolo a cui erano seduti. Alla zampa del gufo era legata una busta scarlatta che poteva essere solo una cosa: una strillettera. Oh no, no, non adesso! Cosa poteva mai volere da lui? Non poteva ignorare la lettera, lo sapeva perché non era la prima che riceveva, quindi sospirò e la aprì. Nemmeno il tempo di sciogliere il nastro che la legava, che la lettera iniziò a parlare (o sbraitare, come preferite):
-NEWT, RAZZA DI IDIOTA!
Seguì una lunga serie di parole poco carine che eviterò di riportare per non urtare la vostra sensibilità, per darvi l'idea vi dico che Newt a un certo punto era arrossito fino alla radice dei capelli. Quando il repertorio di insulti fu terminato, la voce si decise a spiegare il motivo di tanta rabbia:
-COME, COME TI È VENUTO IN MENTE DI LASCIARE LIBERO QUEL BILLYWIG A NEW YORK? TI RENDI CONTO CHE QUI AL MINISTERO ARRIVANO SEGNALAZIONI OGNI GIORNO? E SAI CHI È STATO PUNTO PROPRIO IERI? LA PRESIDENTE PICQUERY! TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE HAI FATTO? LA GENTE FLUTTUA PER STRADA! LA COMUNITÀ MAGICA RISCHIA DI ESSERE SMASCHERATA! NON MI IMPORTA DEI TUOI PROGRAMMI, VAI SUBITO A RECUPERARE QUELLA CREATURA!
Ah, e comunque mamma mi ha pregato di ricordarti di mangiare, anche se adesso è più tranquilla perché c'è l'americana a ricordartelo- sulla parola "americana" la voce di Theseus assunse una strana sfumatura che Newt non riuscì ad interpretare, ma Tina si rabbuiò. Poi la busta tacque e cadde sul tavolo, prendendo fuoco. Tina scoccò un occhiataccia a Newt. Tentò di mantenere la calma, ma fallì miserevolmente: -Un Billywig, Newt? UN BILLYWIG?- Newt avrebbe di gran lunga preferito ricevere altre dieci strillettere, piuttosto che sorbire la sfuriata di Tina -Adesso spiegami come, in nome di Deliverance Dane, dovremmo recuperare un Billywig in una città enorme, super affollata e DALL'ALTRA PARTE DELL'OCEANO!- disse, con tono di voce crescente -E PER DI PIÙ ALLA VIGILIA DELLA PARTENZA! Giuro che non troverò pace finché non troverò un modo per sigillare quella valigia una volta per tutte!- Newt si morse il labbro e guardò Tina con aria di sottomissione, quasi intimorito, senza proferir parola.
-Questo non è leale!- esclamò lei incrociando le braccia -non puoi fare gli occhi da cucciolo ogni volta, così è impossibile rimanere arrabbiati con te!-
Newt abbassò lo sguardo, scusandosi.
-Tu sei unico- Tina scosse la testa -gli altri ti urlano contro e tu... ti scusi! È incredibile! Comunque, cerchiamo di risolvere questo problema prima che possa farti a pezzettini con questa bacchetta. Da quanto tempo è in circolazione?-
-Ehm... diciamo che la prima volta potrei aver leggermente sbagliato il conto...-
-Aspetta, aspetta, aspetta: vorresti dirmi che quel Billywig è in circolazione... da allora?-
-Io... no... cioè, sì...-
-Non importa. Dobbiamo recuperarlo prima di domani mattina.-
-Ma è impossibile!- protestò Queenie -non ci sono nemmeno navi, né traghetti, a quest'ora...-
-Ma come, voi non potete sparire e riapparire in un altro posto?- chiese Jacob
-Non è così semplice... materializzarsi è piuttosto pericoloso, si rischia di spezzarsi (sostanzialmente ti lasci indietro una parte del corpo), ma con queste enormi distanze il rischio è anche maggiore...- spiegò Queenie
-Sarebbe utile avere una Giratempo, adesso...- commentò Newt
-Ma sei impazzito, Newt? Ci vuole un permesso speciale per possederne uno! Sai quanto può essere pericoloso viaggiare nel tempo...- disse Tina
-Era solo per dire!- si difese Newt
-Non dovrei dirvelo...- si intromise Sebastian -ma il mese scorso un cliente mi ha detto che un tale a Notturn Alley ogni notte vende alcune cianfrusaglie... e mi ha giurato di aver visto una Giratempo. Mi ha chiesto di mantenere il segreto, ma è la nostra unica speranza...-
-No.- disse Tina -Potrebbe essere difettoso, rischiamo di rimanere bloccati. E per di più è illegale. Non potete chiedermi di fare questo, non potete!-
-È la nostra unica possibilità, Teen. Dobbiamo correre il rischio.- disse Queenie, ma Tina era terrorizzata. Comunque, alla fine si lasciò convincere. Del resto, l'alternativa era finire sicuramente nei guai con il MACUSA. Per l'ennesima volta.
-Vado io. Sono stato io a causare tanti problemi, ed è giusto che sia io a risolverli.- annunciò Newt
-Non esiste.- disse Tina -Non vai da nessuna parte da solo. Vengo con te.-

Ce n'è solo uno come te (completa)Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin