Lo scherzo

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Newt e Tina si materializzarono in un angolo meno affollato della strada nella quale si trovava la panetteria di Jacob. Nonostante fossero arrivati a destinazione, le loro mani si rifiutavano di lasciarsi. Newt era curioso di sapere dove Tina lo stesse portando, non ne aveva la più pallida idea e non sapeva proprio cosa pensare.
Lei continuava a trascinarlo come un criminale, come la prima volta, tanto che Newt pensò che volesse arrestarlo sul serio.
Tina fece segno ad una macchina di fermarsi e attraversarono la strada. Mentre camminavano un odore buonissimo e invitante si faceva sempre più forte, riscaldando gli animi dei passanti, rendendoli felici, finché davanti agli occhi di Newt si materializzò qualcosa che non si aspettava di vedere: era un negozietto davvero carino,il suo aspetto pittoresco quasi stonava con il grigiore di New York. La prima cosa che Newt notò fu il nome "Kowalski" dipinto sull'insegna. Dunque Jacob era riuscito ad aprire la sua pasticceria (che pareva riscuotere anche un certo successo), e Newt era davvero felice per lui.
Quando arrivarono, Newt si soffermò ad osservare le paste. Quelle erano inequivocabilmente le sue Creature, e Newt rimase senza parole nel vederle: per un qualche misterioso motivo, il suo amico ricordava. Almeno qualcosa. -Per la barba di Merlino...- esclamò, a bocca aperta.

Queenie stava aiutando Jacob a servire i clienti quando percepì uno stupore talmente grande da poter provenire solo da un certo mago britannico. -Stanno per entrare!- Avvisò Queenie -Ti andrebbe di organizzare uno scherzetto?- Lanciò un'occhiata complice a Jacob, che lui ricambiò, poi gli spiegò il piano.
Ed eccoli entrare, ancora mano nella mano. Non ci avevano fatto neanche caso, come se fosse la cosa più naturale del Pianeta, e Queenie lo trovò semplicemente adorabile. Dovette fare uno sforzo immane per non leggere i loro pensieri, soprattutto quelli di Tina, ma ci teneva che fosse lei a raccontarle tutto.
Sorrise, dicendo a voce un po' troppo alta: -Ma ciao, piccioncini!
Mezza pasticceria si girò a guardare Newt e Tina, persino le Creature-paste sembravano fissarli. I due si scambiarono un'occhiata disperata, arrossendo contemporaneamente. A nessuno dei due piaceva essere al centro dell'attenzione, e ora tutti li guardavano. No, li fissavano!
"Queenie, questa me la paghi!" Continuava a pensare Tina, ma non sapeva che il bello doveva ancora arrivare.
Jacob si avvicinò a Newt, squadrandolo da capo a piedi pensieroso, poi spalancò gli occhi fingendo di aver improvvisamente ricordato qualcosa, e disse: -Io so chi sei tu! Ma certo, mi ricordo di te: sei il fidanzato di Tina!
Avreste dovuto vedere le espressioni sulle loro facce, erano qualcosa di indescrivibile! L'imbarazzo era alle stelle, e leggendo i loro pensieri Queenie ebbe l'impressione di rompersi un paio di costole nel tentativo di trattenere le risate. Avrebbe preso in giro Tina a vita per questa cosa. Queenie e Jacob si concessero qualche istante per godersi la loro reazione, poi iniziarono a sbellicarsi dalle risate nello stesso momento.
Lo scherzo era riuscito. Eccome se era riuscito! Quando rivelarono che non era che uno scherzo Tina saltò su: -Queenie, io prima o poi ti ammazzo! Anzi, ti arresto! Una volta avevo una reputazione, te ne rendi conto?
-Andiamo, è stato divertente! Avreste dovuto vedere le vostre facce!- ribatté Queenie, un ghigno divertito ancora impresso sulle sue labbra.
-Diabolica...- disse semplicemente Tina, scuotendo la testa.
Newt pensò che sarebbe stato meglio cambiare argomento, così si rivolse a Jacob: -Complimenti per la tua pasticceria, Jacob!-
-È tutto merito tuo, Newt! È grazie a te che sono riuscito a realizzare il mio sogno! Grazie davvero, amico. Sono contento che tu sia tornato.- Queenie annuì, come per dire che anche lei era felice che Newt fosse tornato.
A Newt venne improvvisamente in mente qualcosa:
-Jacob, ma tu... Come fai a ricordarti di me, come fai a ricordarti di tutti noi, di preciso? Pensavo fossi stato... be', insomma...
-Ti dirò la verità, probabilmente un'ora fa non ti avrei riconosciuto: è stata Queenie ad aiutarmi a recuperare la memoria- spiegò, girandosi verso di lei e sorridendole dolcemente.
-E poi saremmo noi i "piccioncini"...- si intromise Tina, incrociando le braccia e alzando gli occhi al cielo.
Queenie le lanciò un'occhiata, e bastò perché Tina capisse che sua sorella stava continuando a prenderla in giro. Lei di tutta risposta le fece una bella linguaccia, poi entrambe iniziarono a ridere. Non ce la facevano proprio a litigare, arrabbiarsi con l'altra era qualcosa di inconcepibile per le sorelle Goldstein.
Attesero l'orario di chiusura aiutando Jacob, poi l'allegro quartetto ora riunito si materializzò davanti all'appartamento Goldstein.

Non fidatevi di quel facciano carino e innocente, Queenie ha una mente diabolica! E la povera Tina ne sa qualcosa...

Ce n'è solo uno come te (completa)Where stories live. Discover now