Il professor Scamander

585 41 30
                                    

Scusate per l'immenso ritardo, ma vista la mia ben nota fortuna il mio cellulare ha deciso di scaricarsi quindi non ho potuto pubblicare prima il capitolo. Comunque alla fine ce l'abbiamo fatta, e questo è l'importante!

Sulla scrivania apparvero tre tazze di tè e un vassoio di Zuccotti di Zucca, ma Tina sapeva che non era possibile: insomma, le leggi di Gamp erano alla base della Trasfigurazione! E, come Auror, non le piaceva chi non rispettava le leggi. Alla fine decise che la spiegazione più plausibile era che il professore avesse gli ingredienti o addirittura té e Zuccotti già pronti sotto la scrivania, o in qualsiasi altro posto, e che a loro fossero semplicemente sfuggiti.
Tina raddrizzò la schiena e si diede un tono solenne e professionale, come quando lavorava. Accettò il tè e i dolci e dopo aver bevuto un sorso dalla sua tazza (era il tè più buono che avesse mai bevuto) si schiarì la voce e iniziò a parlare: -professor Silente, Signore, la ringrazio per averci ricevuto nonostante i suoi impegni.- Silente annuì, anche lui si era fatto serio -la situazione è alquanto preoccupante: come saprà, Gellert Grindelwald è riuscito ad evadere. Al MACUSA sono tutti in massima allerta, ogni Auror è impegnato nella sua ricerca- fece una pausa, assalita dal senso del dovere: lei avrebbe dovuto essere tra quegli Auror alla ricerca di Grindelwald. Ma poi pensò che lei effettivamente era un Auror. Ed era alla ricerca di Grindelwald. Anzi, era arrivata più lontano di chiunque altro, quindi al MACUSA avrebbero potuto considerare l'alternativa di non cacciarla di nuovo... fu Newt a riprendere il discorso al posto suo: -...ma ormai non sanno più dove cercare... il fatto è che noi crediamo di saperlo.-
Newt e Tina raccontarono ogni più piccolo dettaglio dei giorni precedenti, con un'intesa tale che completavano le frasi dell'altro come se fossero una persona sola. Tina per tutto il tempo provò a darsi un tono, cercando di apparire oggettiva e utilizzando un registro alto ma comunque poco pomposo, tuttavia potete ben immaginare l'imbarazzo dei due nel raccontare certe parti di quella storia. Il professor Silente ascoltava accigliato, senza dire una parola, non tradiva alcuna emozione. Alla fine del racconto Newt aprì la sua valigia (tranquilli, in modalità Babbanabile) e prese il biglietto di Grindelwald, mostrandolo a Silente, che lo esaminò:

Moriremo, un pochino?

Parigi
G.G.

Albus prese il biglietto, e lo lesse. No, più che leggerlo lo interpretò. Conosceva Gellert molto bene, troppo, a dir la verità. Aveva sbagliato a fidarsi di lui, e stava ancora pagando le conseguenze di quel suo affetto malato, che non veniva ricambiato in alcun modo. Per comunicare tra di loro non servivano molte parole, perché, pensò Albus con orrore, erano più simili di quanto volesse ammettere. Ma quella volta in quell'unica riga Silente individuò solo due messaggi nascosti, cosa alquanto strana per Gellert Grindelwald, che con una parola poteva intendere un intero mondo:
Anzitutto, il foglio era di forma vagamente triangolare, e tutte le "I" avevano la forma di una bacchetta, e lui sapeva bene quale, mentre le "O" erano piene, come a rappresentare delle pietre. Grindelwald stava ancora cercando i Doni, questo era certo.
Il secondo, lo colse nel messaggio in sé: "moriremo, un pochino?" Si riferiva chiaramente ad Ariana. Probabilmente voleva rivelargli la verità su di lei, e questo lo spaventava più di ogni altra cosa al mondo. Tuttavia non poteva continuare a nascondersi, era giunto il momento di farla finita.
Eppure c'era qualcosa che gli sfuggiva... doveva esserci un messaggio per il signor Scamander o uno dei suoi amici, o non l'avrebbe fatto arrivare a lui.
Sollevò lo sguardo, e la signorina Goldstein parlò.
-Noi... crediamo si riferisca a un Obscuriale.-
-Credence, l'Obscuriale di cui le ho parlato- continuò Newt -crediamo che non sia morto, e che Grindelwald lo stia cercando.-
Sì, tutto quadrava. Gellert conosceva il potere degli Obscurus, e Albus capì subito che era quella l'interpretazione che gli era sfuggita. Dunque stava tentando di attirarli a Parigi.
-Potrebbe essere una trappola...- commentò Tina
-Oh, è certamente una trappola!- confermò Silente
-E cosa facciamo? Lasciamo Credence al suo destino? Trappola o non trappola, non lo lascerò morire di nuovo.- Newt si sforzò di rimanere composto.
Il professor Silente portò le mani giunte al mento, pensando alla mossa più saggia. Alla fine prese una decisione: -Deve essere sconfitto, sì, ma non subito. Dobbiamo indebolirlo, scoprire di più sulla sua situazione attuale, interrogare i suoi seguaci. E poi potremo sferrare l'attacco finale. Salveremo il ragazzo, ma eviteremo lo scontro, almeno per ora.- Annunciò con una calma disarmante.
-Mia sorella- disse Tina -è una Legilimens. Potrebbe aiutarci a raccogliere informazioni.-
-È a Diagon Alley- spiegò Newt -con il Babbano che ho conosciuto a New York-
-Allora tornate da loro- ordinò Silente -Dobbiamo raccogliere più informazioni possibili, ci terremo in contatto via gufo. Partiremo tra una settimana per Parigi.-
-Grazie, professore- Newt gli strinse la mano, e Tina fece lo stesso. Si avviarono verso la porta, ma il professore trattenne Newt: -può scusarci un secondo?- chiese rivolto a Tina, che annuì e uscì.
Newt guardò interrogativo il suo insegnante.
-E così, il signor Scamander è un autore famoso...- disse Silente
-Be', famoso è una parola grossa...- rispose Newt con modestia, prendendo la valigia. Ne tirò fuori una copia del suo libro, che regalò al professore: -Per lei- gli disse, allungandogli il libro.
Silente ringraziò Newt con un mezzo sorriso
-È proprio di questo che volevo parlarle. Ho proposto al preside di introdurre lo studio delle Creature Magiche ad Hogwarts, e intendevamo usare Animali Fantastici e dove trovarli come libro di testo. Avremmo bisogno di un insegnante, e chi potrebbe essere se non l'autore del libro di testo?-
Newt si sentì lusingato da quella proposta: non si era mai immaginato come insegnante, e il fatto che il professor Silente riponesse tanta fiducia in lui lo inorgoglì oltre ogni misura, ma aveva paura di deluderlo, di deludere tutti. D'altra parte, desiderava quel posto, eccome se lo desiderava! Istruire la Comunità Magica sull'importanza delle Creature Fantastiche era sempre stato il suo sogno, e Silente gli stava dando l'opportunità di realizzarlo. Non sapeva cosa dire.
-Ne sarei onorato!- rispose alla fine.
Il professore aprì il libro e iniziò a sfogliarne le pagine. Si soffermò a leggere la dedica, e sulle sue labbra si disegnò un sorriso amaro:
-Ah, l'amore... Ottima scelta, signor Scamander!-
-Cosa?- Ed ecco Newt diventare di nuovo rosso fuoco.
-La ragazza. Davvero una strega eccezionale, potrei dirlo anche bendato e appeso a testa in giù.- Newt nemmeno fece caso alla stranezza della condizione che Silente aveva appena esposto, era sempre stato un tipo un po' strambo, ma lo trovava innegabilmente geniale.
-Sono assolutamente d'accordo-, rispose invece. Poi si rese conto di quello che aveva appena detto e si affrettò a spiegarsi, balbettando appena -Voglio dire, sì, è u-una persona fantastica, ma, io... lei... insomma, non c'è niente di... niente fra me e Tina...-
-Sicuro?- chiese scettico Silente, piantando su di lui i suoi occhi chiarissimi.
Newt non seppe cosa rispondere: ne era sicuro?

Certo che non ne è sicuro! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, vi lascio con questa immagine per mettervi un po' d'ansia:

Certo che non ne è sicuro! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, vi lascio con questa immagine per mettervi un po' d'ansia:

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Cosa sarà?

Ce n'è solo uno come te (completa)Where stories live. Discover now