Un losco venditore

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Newt sapeva che quello che stava per fare era molto pericoloso: non era mai stato a Notturn Alley, ma su quel posto giravano le peggiori leggende, alcune anche abbastanza inquietanti. Sin da piccolo gli avevano inculcato un certo terrore per quella strada. Non avrebbe voluto portare Tina con sé perché temeva per la sua incolumità, ma sentiva il bisogno di avere qualcuno accanto, di avere lei accanto. dopotutto, sapeva che Tina non era come tutte le altre ragazze: lei era forte, e di certo più coraggiosa di lui. Non aveva ragione di preoccuparsi. Le permise di accompagnarlo, e lei si accigliò: era stato più semplice del previsto. Salutarono gli altri, e si smaterializzarono.
Si ritrovarono ai piedi dell'alto edificio che era la Gringott, sotto le stelle di quella calda notte d'estate. Newt respirò profondamente e Tina gli appoggiò una mano sulla spalla per confortarlo. Questo semplice gesto gli diede il coraggio di procedere: era il momento di sfatare qualche luogo comune. Non poteva essere così terribile: del resto, era solo una strada di negozi. Camminando oltre la Gringott si ritrovarono in una stradina buia, tanto che per distinguere i contorni delle cose furono costretti ad accendere le punte delle bacchette. Anche le stelle sembravano essere sparite. La strada era identica a Diagon Alley, se non per la merce esposta nelle vetrine dei negozi cadenti: una mano tutta raggrinzita, degli occhi, candele velenose e un vassoio di oggetti non identificati, tanto per fare qualche esempio. Newt cercò di guardare il meno possibile, mentre Tina fissava la merce al tempo stesso disgustata e incuriosita. La Magia Oscura sembrava essere ovunque, la si poteva fiutare nell'aria e leggere tra le crepe dei muri.
-Dunque... sarebbe questa Notturn Alley?- chiese
-Sì...- rispose Newt, senza sollevare lo sguardo. Tutto sommato, però, quel posto non era terribile come gli avevano sempre detto: era raccapricciante, sì, ma si aspettava di peggio.
-Sul serio qui permettono la vendita di questa roba?- Tina era incredula -Se lo vedesse la Picquery le verrebbe un infarto...-
-in realtà no... ormai sono veramente pochi i negozi con un'autorizzazione, qui- spiegò Newt.
Camminarono fino a un negozio che emanava un'aria poco rassicurante, chiamato "Borgin & Burkes". Accanto alla vetrina, la schiena contro il muro, stava un mago brutto e tarchiato. Vedendolo, "affidabile" non sarebbe stato proprio il primo aggettivo che vi sarebbe venuto in mente. appena li vide arrivare, il mago si mise in ginocchio. Sorrise, mostrando un sorriso per niente curato: gli mancavano due denti, mentre tutti gli altri erano cariati.
-Clienti! Cosa posso fare per voi?- disse calmo. Newt e Tina scrutarono attentamente gli oggetti esposti sul lenzuolo bianco, che quasi stonava con il nero della strada. C'era praticamente di tutto, ma anche gli oggetti più comuni sembravano pronti a fulminare chiunque avesse osato avvicinarsi più del dovuto. In un angolo, quasi nascosta dalla valanga di cianfrusaglie, c'era una catenina dorata, dalla quale pendeva una specie di clessidra. Eccola: la Giratempo che cercavano era davanti a loro.
-Ci serve quella Giratempo.- disse Tina. Il mago ghignò di nuovo, e prese con cura la catenella.
- Quanto...?- fece per chiedere Newt
- Non mi interessa il vostro sporco denaro.- tagliò corto il losco venditore
-Che cosa vuoi, allora?- Tina iniziava a preoccuparsi: nessuno regala niente, se quella era una vera Giratempo, allora il mago stava per chiedere loro qualcosa di prezioso. Sperò solo che il prezzo non fosse troppo alto.
-Voi adesso siete in debito con me!- rise -Ci incontreremo di nuovo, potete starne certi, e allora starà a voi fare qualcosa per me!-
-Come puoi essere certo che lo faremo?-
-Semplice: Voto Infrangibile!- quelle ultime due parole gravarono sui due malcapitati come un masso: se avessero stretto il voto infrangibile, quel mago avrebbe potuto chiedere loro qualunque cosa, e loro avrebbero dovuto farla o sarebbero morti. Finché non avessero ripagato il debito, sarebbero stati suoi schiavi. Ma che alternative avevano, del resto?

Ce n'è solo uno come te (completa)Where stories live. Discover now