Il prossimo passo

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-Tina, dove hai preso quella lettera?- Chiese Newt dal divano, con calma.
-Io...- Tina non sapeva cosa rispondere. Come ci era finita?
-Cosa è successo mentre eri via?- Indagò Jacob.
-Be', l'ho lasciato in un vicolo e...-
-Buon Lewis!- Esclamarono le due sorelle all'unisono.
Jacob e Newt si guardarono, la stessa domanda nello sguardo.
-Qualcosa mi ha afferrato il braccio... ma quando mi sono girata il mago era a terra...-
-Comunque sia, Grindelwald sta cercando di dirci qualcosa.- disse Newt. -"moriremo, un pochino?"... non è la prima volta che dice queste parole, e non può essere un semplice caso. Mi ha detto la stessa cosa quando l'anno scorso l'abbiamo smascherato.-
-Dobbiamo scoprire cosa significa.- Lo spirito di Auror di Tina iniziò a venire a galla. Tutti la raggiunsero e si radunarono attorno al tavolo, Newt aiutato da Jacob.
-Potrebbe essere una minaccia?- ipotizzò Tina.
-E se anche fosse, perché dovremmo morire "un pochino"?- domandò Queenie, scettica.
-Forse ha un piano per rendersi immortale, o qualcosa del genere. Per questo se anche noi provassimo ad ucciderlo lui morirebbe solo un pochino...- azzardò Jacob.
-Impossibile. Perché avrebbe avuto interesse a farcelo sapere?- ragionò Tina.
Mentre loro proponevano ipotesi su ipotesi, che puntualmente venivano smentite, Newt non commentava, nemmeno li ascoltava, lo sguardo fisso nel vuoto, perso tra i suoi pensieri. Quando aprì la bocca per parlare, non staccò neanche gli occhi dal punto lontano che sembrava fissare. Sembrò quasi che la voce provenisse da qualcun altro, tanto era distante: -Grindelwald sta cercando un Obscurus. È il motivo per cui ha mandato qui il suo seguace. E l'Obscurus è un parassita magico che finisce per risucchiare tutta la forza vitale del bambino posseduto...-
-Ma c'è un Obscuriale che è riuscito a sopravvivere più a lungo degli altri, quindi è morto solo un pochino!- realizzò Tina. Il suo sesto senso le diceva che erano sulla giusta strada.
-Ma Credence è comunque...- fece notare Queenie, anche se non ebbe il coraggio di completare la frase.
-... o forse no- Tutti si voltarono a guardare Newt. -quel giorno ho notato qualcosa che all'inizio non avevo compreso appieno. Adesso, però tutto acquista un senso.- Gli altri tre si fecero, se possibile, ancora più attenti.
-Cosa?- lo incalzò Tina.
-Un ricciolo di materia nera che saliva verso l'alto. Avevo sospettato che fosse un frammento dell'Obscurus, ma pensavo fosse semplicemente quello che ne restava. Ora ho capito: Credence è riuscito a scappare.-
Silenzio.
Nessuno aveva il coraggio di parlare: Credence era vivo e Grindelwald lo stava cercando. E a giudicare da quel "Parigi" aveva anche scoperto dove si nascondeva.
-Dobbiamo andare a salvarlo. Domani mattina prendiamo la prima nave per Parigi e...-  Tina si alzò dalla sedia, già pronta all'azione.
-Sì, Teen. Siamo tutti d'accordo sul fatto che dobbiamo salvarlo, ma guardaci:- disse Queenie con un gesto della mano. -siamo due streghe, un mago e un No-Mag, che tra l'altro non hanno dormito, e hanno appena rischiato di morire. Ormai mancano poche ore all'alba, e Newt non può usare la gamba. Direi che contro il Mago Oscuro più potente di tutti i tempi non abbiamo un gran numero di possibilità...-
Tina dovette riconoscere che Queenie aveva ragione.
-Avremo bisogno di aiuto, e io so chi può darcelo.- osservò Newt -Grindelwald non teme nessuno, eccetto un mago. E questo mago insegna Trasfigurazione ad Hogwarts.-
-Quindi ecco il piano: adesso ci rimettiamo in sesto. Due giorni, non di più. Poi prendiamo una nave per l'Inghilterra e cerchiamo rifugio ad Hogwarts.- Ricapitolò Tina. Tutti acconsentirono: era deciso.
-Queenie, pensi di poter sistemare la gamba di Newt in tempo?- Chiese Tina, seriamente preoccupata per lui. Queenie si diresse verso una mensola e iniziò a frugare tra le boccette. Tornò indietro con una bottiglietta di Ossofast.
-Datemi una notte- disse, sventolando la boccetta di liquido.

Con l'aiuto di Tina fece stendere Newt sul divano.
-Mi dispiace davvero, Newt, ma temo che non sarà piacevole.- lo avvisò Queenie, poi gli fece bere la pozione. Il liquido gli bruciò la bocca e la gola, e subito Newt sentì un dolore lancinante. Chiuse gli occhi e si morse la lingua per non urlare. Tina si sedette accanto a lui, accarezzandogli i capelli nel tentativo di tranquillizzarlo. Come se sperasse davvero che la sua presenza potesse alleviargli il dolore. Vedendo che Newt soffriva, Queenie corse di nuovo alla mensola, e tornò con un'altra boccetta, alla quale era attaccato un pezzo di pergamena su cui era scritto, in una calligrafia molto fine e delicata, piena di fronzoli, quasi sicuramente di Queenie, "Pozione Soporifera". Quando Queenie la versò nella bocca di Newt lui si calmò all'istante, il suo volto tornò rilassato. In breve riuscì ad addormentarsi. Anche Queenie e Jacob decisero di andare a dormire, ma non ci fu verso di convincere Tina: Newt aveva vegliato su di lei, e lei avrebbe fatto lo stesso. Glielo doveva. E poi sentiva una specie di forza che non le permetteva di muoversi, come se fosse legata a Newt con una corda invisibile. E per di più lei era l'unica a non aver bisogno di dormire, dopo essere stata intrappolata in quell'incubo per tanto tempo. Entrò solo nella camera da letto per prendere il libro, poi uscì e riprese posto sulla sedia che aveva sistemato accanto al divano. Un ultimo sguardo a Newt, che si era definitivamente addormentato, e poi Tina aprì la sua copia di Animali Fantastici e dove trovarli e iniziò a sfogliarla, ammirando i bellissimi disegni. Da quei tratti traspariva tutto l'amore che Newt provava per le sue creature. Alla fine, si ritrovò a rileggerlo. Fu ancora più bello della prima lettura, perché notò dei particolari che prima non aveva colto. C'era scritto, ad esempio, che le uova di Ashwinder congelate erano un ingrediente delle pozioni d'amore e potevano curare la febbre malarica.
Quando Tina lesse l'ultima pagina, stavolta, non chiuse il libro, ma voltò ancora pagina. Lì notò, nascosta, una specie di busta incollata sul retro della copertina. Tina la aprì con cautela, e il suo cuore si sciolse quando lo vide: era un disegno. Un bellissimo disegno. Lei era rappresentata con Dougal in braccio, e a Tina sembrò che Newt l'avesse ritratta molto più bella di come era in realtà, ma, parola mia, Tina, abituata a vivere con Queenie, in realtà sottovalutava la sua bellezza. Newt, però, quella bellezza riusciva a vederla e ad apprezzarla.
Che ci crediate o no, ancora oggi Tina conserva quel disegno, ed è stata tanto gentile da mostrarcelo:

 Che ci crediate o no, ancora oggi Tina conserva quel disegno, ed è stata tanto gentile da mostrarcelo:

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Rimase ad ammirarlo, sbalordita: Newt aveva disegnato proprio lei. Non Leta Lestrange, non la sua famiglia. Aveva disegnato lei, Porpentina Esther Goldstein. Questo poteva voler dire solo una cosa: aveva pensato a lei anche mentre era a Londra. Si accorse che stava iniziando ad emozionarsi eccessivamente, e fece del suo meglio per controllarsi: non voleva che la sua mente facesse troppo rumore e svegliasse Queenie. Ripiegò il disegno e lo ripose con cura nel libro, sorridendo. Newt era stato così carino...
Posò gli occhi su di lui, e lo osservò: anche mentre dormiva, aveva quell'espressione buona e innocente, che l'aveva colpita già dalla prima volta che l'aveva visto. Aveva da subito capito che non poteva che esserci stato un errore, una persona con quegli occhi non avrebbe mai potuto essere un criminale. Eppure si era obbligata a dimostrarsi dura e intransigente, pur di avere indietro il suo lavoro. Pensava spesso a quello che aveva fatto, e si sentiva sempre in colpa. Si era comportata in maniera orribile, e avrebbe voluto rimediare in qualche modo.
I suoi occhi continuarono a spiare il Magizoologo, soffermandosi sulle mani: erano piene di tagli e graffi, che continuavano su tutta la parte del braccio scoperta, in una fitta rete di cicatrici e piccoli segni rossi. Newt si mosse leggermente, e Tina si affrettò a distogliere lo sguardo, imbarazzata. Gli somministrò un'altra dose di pozione soporifera. Gli poggiò delicatamente una mano sulla spalla e rimasero così, per un tempo che parve interminabile.

Eh già, ragazzi miei, avete capito bene: a quanto pare si torna ad Hogwarts! ❤️💙💚💛

Ce n'è solo uno come te (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora