Ad ogni costo

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... E torniamo alla scelta di Newt! Sacrificherà il suo Graphorn per l'amata Tina?

-Newt...- Queenie non sapeva cosa dire, e non capitava molto spesso. Jacob fece la prima cosa che gli venne in mente: si avvicinò all'amico e lo strinse forte, come per condividere il suo dolore.
-Jacob, amico mio...- disse Newt tra le lacrime, ricambiando l'abbraccio. Si sentì un po' meglio, ora poteva ragionare. Guardò Tina, e questo gli diede il coraggio di  recuperare il foglietto che aveva lasciato cadere. Rilesse, stavolta con più attenzione, quelle parole, scritte con inchiostro verde, che erano ormai la sua ultima speranza:
-2 misurini di ingrediente base. Facile. Lo aveva usato anche per la Speranza Liquida, ma doveva essergliene rimasto ancora un po'
-2 Bezoar. Già più complicato, ma fortunatamente ne portava sempre un paio con sé per le emergenze. Considerato il lavoro che faceva, un Bezoar poteva sempre tornargli utile.
Sospirò per farsi coraggio prima di leggere il terzo ingrediente, ma si rilassò un po' quando si accorse che a una prima lettura non aveva notato un particolare:
-3 tentacoli di Graphorn. Tentacoli. Tentacoli! I Graphorn li usano per catturare le prede, ma possono sopravvivere senza! Quando comunicò la felice notizia i suoi amici si illuminarono: ce l'avevano quasi fatta. Newt, però, era ancora preoccupato: il suo Graphorn sarebbe sopravvissuto, sì, ma per quanto? Non gli era mai venuto in mente di portar via una parte del corpo dei suoi animali, non era a conoscenza degli effetti collaterali. E se avesse sofferto?
Mentre questi pensieri oscuravano la sua mente, l'occhio gli cadde di nuovo su Tina. La trovò bellissima. Le sue mani erano adagiate con delicatezza sul ventre, una sull'altra, segnate dal duro lavoro e di certo non curate come quelle di Queenie, ma comunque graziose. Non portava anelli o bracciali, a parte una specie di manetta di metallo che le stringeva il polso. Newt sapeva che Tina stava indossando un Admonitor. Ne aveva sentito parlare, si usava soprattutto sui criminali ed era una specie di Traccia per adulti. Qualcuno controllava le azioni di Tina, e Newt, ancora oggi non lo ammetterebbe, ma nel profondo del suo cuore sapeva che al MACUSA ancora non si fidavano del tutto di lei. Newt provò l'impulso di stringere ancora quelle mani, farle sapere che non l'aveva abbandonata, che era con lei e che presto l'avrebbe salvata. I capelli scuri le incorniciavano il viso sudato, onde leggere sparse qua e là che si adagiavano delicatamente sul cuscino. Queenie doveva averle chiuso gli occhi, e ora si sarebbe detta addormentata, se non fosse per il volto innaturalmente contratto, la fronte aggrottata con forza nel tentativo di combattere quella terribile maledizione. Vedendola soffrire così Newt prese la sua decisione: l'avrebbe salvata ad ogni costo. Non si era nemmeno curato di chiudere la mente, e Queenie non era riuscita a trattenersi. Ora era lì, a piangere lacrime di commozione sulla spalla di Jacob, che la stringeva a sé con fare protettivo.
Newt si alzò, annunciando:
-C'è un incantesimo. Serve per amputare parti del corpo di persone o animali senza causare il minimo dolore. Lo usiamo per recidere la coda biforcuta dei Crup per evitare che i Babbani li notino.-
Detto questo si diresse con decisione verso i Graphorn, prima che potesse cambiare idea. Accarezzò l'esemplare maschio. Avrebbe sacrificato lui, generalmente i maschi sono più resistenti delle femmine.
-Mamma è qui- disse, con voce tremante. Si sentì terribilmente in colpa. Chiuse gli occhi e tirò lentamente fuori la bacchetta. Quando la Creatura realizzò quello che stava succedendo era già tardi: Newt aveva già lanciato l'incantesimo.
-Recido-
Come previsto, il Graphorn non provò dolore, e i tre tentacoli, recisi con precisione chirurgica, caddero tra le braccia di Newt, che dovette sforzarsi non poco per portarli nel capanno senza piangere. Queenie e Jacob lo seguirono, come in una bizzarra marcia funebre, e anche la Creatura offesa, che aveva capito il senso del suo sacrificio, si fece attenta.
Newt iniziò ad armeggiare con boccette dai colori più vivaci, finché non recuperò tutto il necessario. Mise nel calderone l'ingrediente base, mescolò due volte in senso orario, poi aggiunse i due Bezoar frantumati, e mentre l'intruglio si riscaldava sul fuoco tritò rispettosamente i tentacoli. Li versò nel calderone e mescolò ancora, due volte in senso orario e due in senso antiorario. Poi avvertì uno spostamento d'aria alle sue spalle, e fu pronto a recuperare l'uovo di drago che cadeva dietro di lui. Era riuscito a recuperarlo da un mercante a Diagon Alley mentre era a Londra. Lo ripose con cura sul bancone, poi tornò alla pozione. Era pronta. La mise in una fiala e la portò a Tina. Ne versò tutto il contenuto nella sua bocca, molto delicatamente, ma non successe niente. Si sedette a terra, disperato, e si prese la testa tra le mani. Queenie non voleva crederci. Era davvero successo: la pozione non aveva funzionato.
Erano tutti così impegnati a disperarsi, che quando Tina aprì gli occhi nemmeno se ne accorsero.

La prima cosa che Tina vide quando aprì gli occhi fu un uovo. Non era esperta di Creature Magiche, ma un uovo di quelle dimensioni poteva essere solo di drago.
-Signor Scamander, è un uovo di drago quello?- tutti sobbalzarono e sollevarono il capo, guardando Tina con gli occhi spalancati, come se avessero appena visto un fantasma. -Come ha fatto ad averlo? È un bene non Commerciabile di classe A! Dovrei arrestarla per questo.-
Chi altro poteva parlare così? Seguì un silenzio carico di incredulità, e Newt trovò il coraggio di infrangerlo solo dopo qualche minuto.
-Tina, sei proprio tu...-

Ce n'è solo uno come te (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora