Il desiderio

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Comunque per la cronaca, siamo alla cinquantesima parte! Se siete arrivati fin qui vi ringrazio davvero. Grazie per avermi supportata e soprattutto sopportata!

Tina scese le scale dando la mano alla sorella, e gli occhi di tutti si puntarono su di loro. Queenie notò che Newt, in particolare, non riusciva a staccare gli occhi da Tina, e i suoi pensieri la fecero sorridere. Queenie fece sedere Tina su una sedia coperta di veli e decorata con qualche fiore, a capotavola, e tutti presero posto attorno a lei. Queenie aveva preparato un banchetto infinito, probabilmente era da quando Newt e Tina avevano lasciato Londra che si dava da fare in cucina. Per rendere l'idea potrei chiedervi di pensare a una pietanza qualunque, di qualsiasi tipo. Bene, sappiate che molto probabilmente l'avreste trovata.
Sebastian serviva le portate una dopo l'altra
-No, Sebastian- gli disse Tina -vieni, mangia con noi!- lui esitò, ma alla fine prese posto. Queenie incantò i piatti perché si riempissero automaticamente ogni volta che si svuotavano. Verso la fine della cena, nei piatti iniziarono ad apparire paczki aromatizzati con scorza di arancia e piccole paste a forma di Creature che potevano provenire da un solo pasticciere. Newt prese uno Snaso a grandezza naturale e si mise ad osservarlo: -È perfetto!- commentò, emozionato -Sembra vero, è così carino e...-
-Delizioso- completò Tina, addentando il suo Snaso. Newt spalancò gli occhi
-Come puoi mangiare qualcosa di così perfetto?-
-È un dolce. È stato fatto per essere mangiato.-
Tutti risero a quello scambio di battute
-Non preoccuparti, Newt- disse Jacob -preparerò tutte le paste a forma di Snaso che vorrai!- Newt si decise ad assaggiare il dolce, e lo trovò davvero buono. Queenie propose di conservare qualche pasta da portare alle Creature di Newt, e così fecero. Scesero tutti nella valigia. Amélie e Sebastian, che non ci erano mai stati, rimasero a bocca aperta. Lo Snaso sembrò non gradire molto la sua pasta, perché all'inizio pensò che Newt avesse preso un altro Snaso e che avrebbe dovuto dividere le sue cose luccicanti con lui. Quando però capì che non si muoveva si tranquillizzò. Newt lo spezzettò, permettendo al suo Snaso di mangiare il dolce. E parve apprezzarlo. Dougal fu piuttosto entusiasta di avere un nuovo amico a cui fare da babysitter, ma Newt preferì non farglielo assaggiare perché i dolci non rientravano esattamente nella sua dieta. Fu Tina a portare il dolce all'Occamy, mentre Jacob volle occuparsi dell'Erumpent. Amélie e Sebastian, per quanto fossero nella valigia per la prima volta, avendo letto il libro di Newt riconoscevano gran parte delle Creature, e le indicavano emozionati. Quando il giro fu finito, tornarono su, e Queenie agitando la bacchetta spostò i tavoli e accese una piccola radio.
Vedendo che nessuno si muoveva, diede un colpetto sulla spalla a Tina.
-Coraggio, Teen!- le disse -sta alla festeggiata aprire le danze!-
Tina esitò, poi andò verso Newt. Lo guardò, un po' imbarazzata. Anche Newt sembrava non sapere bene come comportarsi. Si girò verso Jacob che era accanto a lui, e Jacob gli fece segno di andare. Newt si decise a prendere la mano di Tina, e insieme si diressero verso il centro di quella pista improvvisata.
Tina si guardò attorno: -dovremmo ballare... davanti a tutti?- chiese, rossa in volto per l'imbarazzo, nonostante conoscesse già la risposta.
-Se vuoi li distraggo e scappiamo via- scherzò Newt. Tina rise.
-È che... mi vergogno, ecco!- spiegò, avvampando. Le fu difficile, orgogliosa com'era, pronunciare quelle parole, e se davanti a lei non ci fosse stato Newt probabilmente non ci sarebbe mai riuscita.
-per la barba di Merlino, Tina!- esclamò Newt -Tu sei una ballerina provetta e ti vergogni. E io come dovrei sentirmi?- Tina abbassò un po' il capo
-Dopotutto... l'abbiamo già fatto, no?- disse, più a sé stessa che a Newt.
-Sì...- rispose Newt -fingiamo di essere solo noi. Solo tu ed io. Sarà divertente, vedrai!- Tina fu d'accordo, così iniziarono a ballare, proprio come quella sera, ridendo tra una piroetta e l'altra. Newt pestò i piedi a Tina un paio di volte, ma lei notò che era piuttosto migliorato nel ballo.
Presto si aggiunsero anche Queenie e Jacob. Le due coppie ballavano con due stili completamente diversi: Tina e Newt seguivano un ritmo più tranquillo e i loro movimenti erano contenuti, anche un po' impacciati, nel caso di Newt. Gli altri due, invece, Queenie in particolare, erano un uragano di energia: mentre volteggiavano allegramente, i loro piedi sembravano quasi non toccare terra. E Queenie non aveva nemmeno abbandonato le sue scarpe col tacco!
Amélie e Sebastian se ne stavano in un angolo a guardare, poi Sebastian si girò verso Amélie e le allungò la mano: -sa viù va, Madmosel?- lei rise per il suo accento, ma apprezzò lo sforzo, e gli prese la mano. Anche loro si unirono alle danze.

Quando tutti finirono con i piedi doloranti, Queenie tirò fuori da dietro al bancone una torta che aveva la forma di un libro. Sulla copertina c'era scritto "come sopravvivere a Tina Goldstein (per 26 anni interi!)". Tina lesse accigliata -cosa intendi dire?- chiese a Queenie, un tono di accusa scherzosa nella voce
-Devi ammettere che a volte sei irritante!- rispose Queenie ridendo. Tina le rivolse uno sguardo truce, poi rise anche lei -È geniale, Queenie. Grazie!-
Sui bordi della torta c'erano ventisei candeline accese, che emanavano una luce intensa.
-Devi spegnerle tutte in un soffio- disse Queenie -ed esprimere un desiderio. Se ci riesci, il tuo desiderio si avvera!- Tina guardò le candeline con un po' troppa serietà, quasi sfidandole. Per quanto si trattasse di una semplice tradizione, per lei una sfida era una sfida. Prese fiato, esprimendo il suo desiderio, e soffiò sulle candeline. Con un po' di difficoltà, riuscì a spegnerle tutte, fino all'ultima, ma rimase senza fiato. Tutti applaudirono. Un piccolo indizio: il suo desiderio di lì a poco si sarebbe avverato.

Ce n'è solo uno come te (completa)Where stories live. Discover now