Venti

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È quasi San Valentino e Jasper non potrebbe trattarmi meglio. Mi sento a mio agio con lui e trascorriamo molto tempo assieme, soprattutto il weekend. Anche mamma e papà sembrano volergli bene, anche se non potrei dire lo stesso di loro due. Da qualche settimana hanno smesso di parlarsi di fronte a me. A volte li sento litigare, mentre sono in camera, magari anche con Jasper. Non vanno più d'accordo riguardo a nulla ed io non so proprio come comportarmi. Loro si sono sempre amati, ma ora l'amore sembra svanire piano piano. Non vorrei vedere nessuno dei due piangere, eppure è capitato. È per questo che ho avuto il bisogno di scrivere al mio migliore amico.

Boston, 7 febbraio

Caro Shawn,
mi dispiace tanto di non averti scritto prima e, come già saprai, mi manchi.
Mi manca anche il Canada, la mia casa di fronte alla tua, le solite cene della domenica e tutto il resto. Forse non tornerò a Toronto, anche se lo vorrei tanto, ma ti assicuro che un giorno ci rivedremo.
C'è un motivo preciso per cui ti sto scrivendo questa lettera - a mano, tra l'altro - e dovevo parlarne con te. I miei genitori sono cambiati. Dopo la tua partenza, hanno iniziato a parlare sempre meno. Ora non si rivolgono la parola di fronte a me ed io non so proprio che cosa fare. Sono in panico, perché mamma e papà sono sempre stati così affiatati e innamorati. Io lo vedevo nei loro occhi, l'amore, ma ora sembra che ogni cosa sia perfetta per litigare. Li sento sai, gridano anche la notte e a volte non riesco a dormire.
Proprio ieri sono entrata in bagno e indovina chi c'era lì, seduta tra il mobile e la vasca da bagno? Mamma.
Stava piangendo ed io l'ho fissata per qualche secondo; poi, mi sono seduta a gambe incrociate accanto a lei. Mi ha stretto la mano e ha continuato a piangere.
Mi sento male per loro e non vorrei mai vederli distruggersi a vicenda. Loro sono i miei genitori, anche se magari non trascorro molto tempo con loro, perché non sono quasi mai a casa.
Sai sempre la cosa giusta da dire, aiutami per favore. Solo tu puoi capire, perché li conosci e mi conosci.
Ti voglio tanto, tanto bene Shawn. Mi manchi ogni giorno xx
La tua migliore migliore amica, KimKim.


Ovviamente, Shawn non poteva aspettare che mi arrivasse la sua risposta. Infatti è così impaziente che, pochi giorni dopo aver inviato la lettera, il mio cellulare squilla. La bellissima canzone dei Maroon 5, Sugar, esplode nella mia camera e, prima di rispondere, aspetto che arrivi il ritornello.

«Quanto tempo ci vuole per scorrere un dito sullo schermo, KimKim?» borbotta Shawn dall'altro capo del telefono. Sono sicura che, nonostante il tono di voce arrabbiato, ci sia un sorriso sul suo viso. Lo ha sempre quando parla con me.
Lo immagino sdraiato sul suo letto a pancia in su, con il telefono tra le dita e le coperte in fondo al letto, nonostante la sua camera sia sempre fredda, o così me la ricordo.

«Se la tua suoneria è Sugar, ci vuole un po' di tempo.» ribatto, ridacchiando.

«La mia è la stessa, eppure riesco a rispondere in meno di dieci secondi.» dice, ridendo a sua volta. Sorrido, ascoltando la sua risata e immaginandolo accanto a me, sotto le coperte.

«Certo, e per quale motivo ti chiamo e non rispondi mai?» scherzo, facendo la linguaccia, anche se lui non può vederla. Mi diverto a parlare con Shawn, lui ha sempre la battuta pronta.

«Oh, ovviamente perché sono un ragazzo impegnato. Non come il tuo fidanzato.»

«L'hai saputo, uh?» sussurro, abbassando lo sguardo. Deve averlo detto mia madre alla sua durante qualche loro chiamata pomeridiana. Ho saputo che chiacchierano quasi ogni giorno; una volta ho pure origliato una loro chiamata, parlavano di papà e del Canada. Non so di preciso come ci siano arrivate a quel punto, ma non ne potevo più. Mamma diceva che si trovano quasi sempre a disagio, lei e papà, che non parlano dei loro problemi, che trascorrono più tempo al lavoro per non tornare a casa nella stessa macchina e ritrovarsi da soli in uno spazio ristretto. Mi dispiace tanto per loro, davvero, ma spero in qualche modo di riuscire a tornare da Shawn.

«Sì, l'ho saputo e penso tu abbia fatto una cazzata.» sbotta, sbuffando.

«Si dà il caso che la vita è la mia e Jasper è davvero un bravo ragazzo. Lui è cambiato per me, nessuno l'aveva mai fatto fin'ora.» Sento Shawn sbuffare al microfono del telefono e immagino stia alzando gli occhi al cielo. Dice tanto di volermi vedere felice e quando lo sono, o credo di esserlo, non gli va bene.

«Si dà il caso che io sia il tuo migliore amico e ti voglio un bene dell'anima, di conseguenza non voglio che incasini la tua vita per uno stronzo come Jasper.» Non replico, perché so quanto Shawn tiene a me e al mio benessere, nonostante non possa essere qui per aiutarmi e farmi sentire a mio agio. Inoltre, Shawn ha conosciuto il vecchio Jasper, il ragazzo che non ama avere una sola ragazza fissa, eppure diventa dannatamente geloso se lei esce con qualcun altro. Ora credo sia cambiato, nonostante alzi la voce qualche volta o non tenga le mani al suo posto.

«Comunque non ti ho chiamato per questo, ma per sentire la tua voce e rilassarmi. Evidentemente preferisci parlare di Jasper, no?» sbotta.

«No, la mia famiglia sta attraversando un brutto periodo.» Vado in cucina per mangiare qualcosa; apro ogni anta dei mobili in cucina, alla ricerca di qualche snack da smangiucchiare. Ma, invece di trovare un pacchetto di patatine, una barretta o qualsiasi altra cosa, ciò che è nascosto dietro i cereali è una confezione di alcolici, dal Whisky al Jack Daniel's. C'è soltanto un problema: i miei genitori non bevono, forse soltanto un bicchiere di vino durante le cene importanti. Ma qui in casa non c'è nessuna bottiglia di birra o qualche altro alcolico di solito. Mamma o papà devono aver comprato queste bottiglie, altrimenti non saprei spiegare come siano comparse queste.

«KimKim, c'è qualcosa che non va?» sussurra.

«Sì, ho trovato una scorta di alcool. Non so a chi appartenga, ma non è un buon segno.»

«I tuoi non bevono, se non sbaglio.»

Oh, perché conosce così bene tutti? Perché conosce così bene me?

«È questo il problema, Shawn. I miei continuano a litigare ed io non so più che cosa fare. Non ne parlano con me, ma sembrano sempre così preoccupati quando rivolgo loro la parola. Non prendono più la stessa macchina per andare al lavoro, arrivano sempre tardi per non dover cenare assieme a me.»

«KimKim, devi stare tranquilla. Magari i tuoi genitori sono stressati. Lavorano tanto e hanno bisogno di un po' di riposo. A volte devi solo fermarti, senza pensare e lavorare.»

Quant'è saggio, come sempre!

«Ti voglio bene Shawn. Ci risentiamo, vero?» C'è tanta speranza nella mia voce; vorrei sentirlo un'altra volta al telefono, vorrei abbracciarlo e respirare il suo profumo di pulito.

«Certo. Anch'io ti voglio bene, vorrei tanto vederti.»

«Mi manchi, Shawn.»

È la verità, Shawn mi manca come l'aria quando si è sott'acqua ed è assolutamente necessario tornare a galla. Lui è il mio salvagente, che mi permette di rimanere al sicuro anche con le acque più arrabbiate e movimentate. Shawn è il ragazzo che riporta la mia vita sulla terra ferma e riordina la mia testa con le sue parole. Riesce a farmi sentire a mio agio con me stessa, sussurrandomi le parole che voglio sentire o abbracciandomi forte quando sono insicura.

«Anche tu, KimKim. Ti prometto che ci rivedremo presto.»

A/N
Un applauso a Ed Sheeran, che rende il mondo migliore con le sue canzoni e la sua voce👏
Sono innamorata del suo nuovo album😍

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Ti Scatterò Una Foto | Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora