"Sei bellissima, Steffy lasci senza fiato" mi dice sussurrandomi nell'orecchio e lasciandomi un leggero bacio sulla guancia.

Perché mi fa questo effetto, sento le gambe molli e il mio battito accelerato, mi sta per venire un infarto, devo darmi una calmata.

"Grazie, anche tu non sei male, pensavo che il tuo guardaroba fosse composto solo da jeans e magliette?"

Io devo farmi vedere da un dottore, ma da uno bravo, ho davvero detto così? Quando sono in panico non ho controllo su quello che dico, speriamo non si sia offeso.

"Grazie, no, il mio guardaroba è molto vario invece" ridendo si avvicina ancora di più a me e dice

"se me ne darai la possibilità ti mostrerò il resto". Alt, c'era un po' di malizia in quello che ha detto o mi sbaglio? Vorrà mica alludere alla sua biancheria intima?

"Nel senso che farai una sfilata del tuo guardaroba al lavoro nei prossimi giorni?"

Fingo di non aver capito quello a cui si riferiva realmente e sparo una delle mie solite cazzate, riuscirò mai a trattenermi?

Non rispose, fece una grassa risata e annui dicendo che nei prossimi giorni avrebbe potuto stupirmi. Più di così, naa non credo.

La serata trascorse piacevole, abbiamo parlato tantissimo, smettevamo solo quando venivamo interrotti dal cameriere, che portava le nostre ordinazioni, ho scoperto un Valerio divertente, oltre al serio e inflessibile fotografo che vivo tutti i giorni al lavoro.

Abbiamo parlato dei nostri obbiettivi futuri, degli hobby e l'ho trovato più rilassato, sembrava proprio a suo agio e il suo sguardo era solo rivolto a me, una sensazione piacevole, non avevo più paura di esternare i miei sentimenti, perché leggevo nei suoi occhi l'interesse per me, sono stata davvero una stupida a dubitare di lui.

Chiede il conto e mentre la cameriera si allontana con la ricevuta della sua carta di credito, fa una cosa che mi stupisce molto, si alza e mi sposta la sedia per aiutarmi ad alzarmi, per poi dirigerci verso l'uscita. Appena fuori, incontro un mio collega di università che non si risparmia in complimenti, ed e qui che noto, che a Valerio non sono poi così tanto indifferente, ecco che l'uomo alfa, che c'è in tutti gli uomini, scatta nel momento in cui devono difendere la loro femmina, anche se era la prima volta, che ci stavamo conoscendo al di fuori dell'ambito lavorativo, ho intravisto una piccola luce di gelosia nei suoi occhi, era molto evidente. Mi cinge la vita in segno di possesso, e mi esorta a salutare dicendo che è tardi e dobbiamo andare, mi tiene ancora stretta a se, non intende mollare la presa, neanche quando siamo quasi arrivati al parcheggio.

"ti accompagno a casa io, e se sapevo che ti saresti presentata con questo vestito non avrei mai accettato di farti prendere un taxi". Il tono possessivo e la stretta del suo braccio, mi mandano a fuoco, e come al solito il panico si impossessa di me.

"se pensi, che non sappia badare a me stessa, ti sbagli di grosso" gli dico stizzita, cerco di divincolarmi, ma lui improvvisamente mi attira a se, prende il mio viso tra le mani e mi bacia, mi bacia avete capito bene, mio dio le sue labbra sono morbide, mi morde il labbro e poi le nostre lingue si uniscono in una danza famelica, era un Dio, il più peccaminoso, che io avessi mai lodato, assaporai quel bacio, gustando il sapore della perdizione. Non so quanto tempo fosse passato se minuti o ore, ma ci staccammo ansimando senza fiato. Un solo sguardo, passione, amore, voglia irrefrenabile di appartenersi, salimmo in macchina e il tragitto al suo appartamento fu breve.

"Di qualunque cosa le nostre anime siano fatte, la mia e la tua sono fatte della stessa cosa" (Emily Brontë)

Le sue dita continuano a toccarmi mentre mi esplora la bocca con la lingua, sussurro il suo nome e gemo mentre perdo il controllo del corpo e della mente, gli affondo le punte delle dita nelle sue scapole. Mi bacia il collo, chino la testa per lasciargli più spazio. È senza fiato, al dire il vero lo siamo entrambi. Con le mani mi scompiglia i capelli, li accarezza e li bacia, sembra inebriato dal loro profumo. Non ho idea di come abbia fatto, ma è riuscito a slacciarmi la cerniera dell'abito, sento le sue dita seguire la linea della mia schiena, le sue mani calde su di me mi fanno emettere un gemito, mi stringe in seni e avidamente succhia un capezzolo, poi scende ancora, fino ad afferrare il mio sedere e lo stringe tra le sue mani, mi attira a se fino a farmi sentire la sua eccitazione, lo voglio lo desidero da morire, stavo bruciando, la zona a sud del mio corpo era un rogo di desiderio.

"Ho voglia di te Steffy, voglio entrare dentro di te, dimmi che lo vuoi anche tu?" Certo che lo voglio, sto ardendo dal desiderio di sentirlo dentro, apro le gambe e le mie labbra piombano sulle sue, assaporo ancora la perdizione e trovo il coraggio di confessargli quello che provo.

"Ti voglio Valerio, ti desidero da morire". Lui sorride e poi mi blocca le braccia in alto e mi morde il labbro inferiore, posiziona la sua grossa asta all'interno delle mie cosce e inizia a penetrarmi mandandomi in estasi all'istante. Chiude gli occhi e fa un respiro profondo. "Oh mio Dio Steffy è fantastico, tu... tu sei fantastica" Li riapre e comincia a muoversi dentro di me.

Abbiamo la pelle imperlata di sudore mentre i nostri corpi si uniscono. Gli metto una mano dietro la testa gli accarezzo i capelli morbidi, mi inebrio del suo profumo che mi manda in estasi e premo le labbra contro le sue, gli stringo le gambe intorno ai fianchi mentre lui continua a spingere e a spingere, la pienezza del suo grosso membro mi manda in visibilio e libero un gemito di felicità perfetta.

Rovescio la testa all'indietro, quando perdo di nuovo il controllo, le fiamme dell'inferno sono vicine, sto andando a fuoco, l'orgasmo raggiunge l'apice e urlo del piacere più assoluto. Valerio non si ferma, non prima di cacciare fuori un urlo gutturale ad esprimere tutto il suo piacere. Stiamo entrambi ansimando e i nostri corpi emanano calore.

Mi scosta i capelli dalla fronte umida e mi guarda negli occhi. Sembra voglia dirmi qualcosa, qualcosa di importante, invece mi bacia sulle labbra e sorride. Mi prende tra le braccia e mi adagia sul letto, "aspetta qui torno subito" mi dice lasciandomi un tenero bacio sulla fronte, torna con un asciugamano umido e inizia a pulirmi tra le gambe, oh mio dio, nessuno aveva fatto una cosa del genere, è così dolce, tenero, premuroso. Oh. Mio. Dio. E' il dio del sesso in persona, sento che sarà una notte lunga, molto lunga! Vorrei poter fermare il tempo e vivere così per sempre.

I sogni son desideri di felicità, nel sogno non hai pensieri esprimi con sincerità...

Sto vivendo una fiaba, Valerio è il principe azzurro dal cavallo bianco, tutto così perfetto, lui è perfetto. Al lavoro ci mostriamo come due perfetti colleghi di lavoro, ma non appena varchiamo la soglia dell'azienda la passione si impossessa dei nostri corpi, non c'è attimo, che stiamo insieme, che i nostri corpi non si esplorano, le nostre bocche si assaggiano, è tutto così magnifico, non è solo sesso, c'è passione, c'è amore in quest'unione, ho molta paura, non mi ero mai sentita così. Innamorata.

Tu sogna e spera fermamente, dimentica il presente e il sogno realtà diverrà.

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CONCORSO #MettitiAllaProvaWhere stories live. Discover now