Capitolo 76 - i Simp

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I tre uomini si accorsero della loro presenza e Jon automaticamente pestò il piede a Robb che tirò un urletto piccolo. Quel giorno entrambi i ragazzi indossavano delle magliette con dei lupi gotici sopra, non che Robb fosse gotico ma non sapeva dove altro trovare le magliette coi lupi se non da Cold Topic, e quindi si era dovuto un po' adattare alle circostanze. Michaels li guardò con un sorrisone enorme, e gli occhi un po' rossi in realtà, e Jon sentì molto caldo.

"Ah, ma pensa, i nipotini della mia cara cacciatrice Lyanna, giusto?" Michaels tirò fuori la bacchetta da dentro i pantaloncini, era una bellissima bacchetta di Frassino con nucleo di Unicorno, ad intendere quanto fosse speciale e unico il capitano, e tirò a sé delle sedie dagli altri tavolini con un perfetto Wingardium Leviosa. "Sedetevi con noi, forza, tanto siamo di famiglia!"

Jon, agitatissimo, guardò Robb che assunse uno sguardo fierissimo e si accomodarono al tavolo. Michaels scoccò uno sguardo d'intesa al pelato che alzò gli occhi al cielo e generò un paio di boccali anche per i due ragazzi. Jon non poteva crederci - fino a qualche settimana prima era uno sfigato Guardiano della notte e ora sedeva al tavolo dell'Omega Mart di Skagos insieme alla crème de la crème, il top de la top, la crème de la crop.


"Guarda che caruccio questo qui, Bret, sembra quasi più triste di te." Shawn Michaels guardò Jon ad occhi socchiusi, chiaramente qualunque cosa ci fosse nel latte che aveva trangugiato in un solo sorso doveva star avendo effetto, e poi gli arruffò i capelli con una mano possente. Jon quasi si mise ad urlare sul posto.

"Io non sono triste." Bret Hart, i possenti muscoli delle sue braccia che risaltavano subito sotto le maniche corte della maglietta fuchsia con scritto "Hitman" con la stellina sulla i che indossava, sbuffò sonoramente. "Voglio vedere che fai tu se perdi la tua capra unicorno preferita."

"Sicuro non me ne sto a dannare a quanto...cinquant'anni?" Michaels ghignò, "Dovresti iniziare ad usare lo shampoo magico anticaduta, non vorrei dover fare squadra con un pelato."
"Questo pelato qua invece se non stai attento ti cartella le gengive, troia!" grugnì il pelato con la maglia di 3.16. Jon si chiese cosa volesse dire.

"Ho 27 anni!" Bret Hart si lasciò scappare una piccola lacrimuccia. "E ho tantissimi capelli! Molti più di Rhaegar se per questo! E non mi interessa che dica che sembrano di meno perché sono bianchi e sottili, ogni volta che fa la doccia trovo le matasse di lana in giro per lo spogliatoio!"

"Bellissima la partita di ieri comunque!" Robb sorrise raggiante, tutto saltellante sulla sedia e felicissimo di parlare con i suoi idoli. "Come sta Oberyn Martell? Si è fatto male?"

"Eh, Oberyn...Oberyn è stato proprio Martell...ato!" Michaels scoppiò in una fragorosa risata, e anche il calvo Steven si scassò, Robb sorrise timidamente, Jon non tanto, Bret si mise a piangere.

"Ma sta bene...giusto?" Jon tentò. Michaels fece spallucce.
"Gli hanno messo quaranta punti di sutura, e ha una dozzina di concussioni." disse cupissimo Bret. "Dovevi vedere quanto sangue..."

"Ma sì, chissenefrega, parliamo di cose più succose! Quali dei sessantanove" Michaels rise un pochino "parenti nipoti di Lyanna siete voi?"

"Io sono Robb!" urlò Robb "e lui è mio mezzo fratello Jon!" Jon gli scoccò uno sguardo triste, e Bret gliene scoccò uno di compassione. Capiva il suo dolore.

"Ah, ma pensa, il bastardo di Stark..." Michaels gli prese il mento avvicinandosi pericolosamente e scrutandolo e Jon sentì tutto andare a fuoco come quando aveva toccato il fuoco sulle pareti dell'Omega Mart in cui si trovavano. "Ma sai una cosa, lupetto? Sembri tanto tanto tanto, ma tanto eh, ma dico proprio un casino, la tua cara zia Lyanna alla tua età...siete due gocce di vino dell'Altopiano, non che voi lo abbiate mai assaggiato, bimbi, comunque è una metafora per dire "uguali". Mi viene quasi da pensare che possa essere la tua mammina...Non sai chi è tua madre, vero?"

"N-no..." Jon pigolò, depresso.

"Mio padre non è un porco incestuoso!" strillò Robb rosso come i suoi capelli.

"Shawn, dai, perché devi sempre fare lo stronzo?" Bret mormorò al suo fianco mettendogli una mano sulla spalla che Michaels si scrollò di dosso con fare altezzoso. "Andiamo a vedere come sta Oberyn, piuttosto. Ci si vede in giro, ragazzi..."

Prima di andarsene trascinandosi dietro il capitano, il triste maciste Bret poggiò una mano sulla testa di Jon affettuosamente e tirò fuori un paio dei suoi fighissimi stratosferici occhiali da sole rosa olografici con tanto di autografo, mettendoglieli sulla testa e mugugnando "questo è per i danni morali". 

WINTER APOCALYPSE: L'Ascesa dei Maghi GuerrieriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora