Capitolo 56 - prof Bolton e prof Wilde

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"Perchè?" chiese Jeff, stretto al fianco di Emily, di cui sentiva le vibrazioni negative che la ragazza emetteva. "Volete tenerci lontani dalla scuola?" chiese la ragazza gotica dai lunghi capelli neri dalle ciocche verdi, scuoiando vivo il professore coi suoi gelidi occhi color ghiaccio, contornati da pesante eyeliner e uno strato di profondo ombretto nero che brillava di un verde inquietante.

"Il campo non è più agibile. Si sono verificati problemi." intervenne Melisandre, svelta come un falco pellegrino.

"Il campo?! Io ci sono appena stato, era tutto a posto!" la interruppe Ken, che metteva in ombra anche la altissima donna rossa, che dovette alzare la testa anche solo per guardarlo in viso. "Beh, ora non lo è più. Cosa stavi facendo qui? Una pozione di Lys? Non sono illegali, le pozioni straniere fatte all'interno della scuola? Tu lavori per la scuola, dovresti sapere quali sono le regole per rimanere a lavorare qui." lo fulminò lei, e Ken dovette tornare a sedersi al fianco della sorella minore, Pallina accovacciata contro la scuola con la grossa testa infilata sotto la zampa piumata.

"Ma era solo per farli stare meglio-" tentò di giustificarsi il grosso ragazzo biondo, ma Melisandre tornò ancora all'attacco del povero Ken, che non era mai stato particolarmente bravo con le parole. "E poi, tenere una bestia così grande nelle mura del Castello è estremamente pericoloso, pericolosa quanto l'aquila di tua sorella Aston, che si diverte a bullizzare e ferire degli importanti studenti dei Guardiani della Notte! E il più piccino... alcuni Tassorosso hanno affermato che sei stato proprio tu, Dennis, a far scoppiare una bomba di fuoco freddo nel campetto, assieme ai tuoi amici Corvonero e Serpeverde. Forse dovremmo punirvi, e non mandarvi in gita a Skagos."

"Ma non siamo stati noi!" gridò Dennis con la sua vocetta fastidiosa, ancora più acuta in un momento così concitato. "Io non mi sono mosso da qui! Sono andato all'Omega Mart e poi siamo rimasti qui a giocare con la neve! Non è vero!!"

Al solo sentir nominare di Tassorosso, Theon sbiancò, come se qualcosa gli fosse venuto in mente tutto ad un tratto, e lasciò cadere la bottiglia di burrobirra che aveva nascosto quando aveva visto avvicinarsi i professori. Melisandre non si fece scappare l'occasione. "E state anche bevendo alcolici! Stannis, io suggerisco una punizione adatta a questo gruppo di ragazzi... perchè non li mandiamo al Castello Nero? Shireen, Aegon ed Eddie possono rimanere qui a scontare la loro punizione. Loro ci sono utili... in buona forma. Anche il ragazzo zomb... il ragazzo pallido potrebbe essere utile."

I ragazzi sobbalzarono. Tranne Beric, che non sapeva cosa fosse successo al Castello Nero perchè era morto in quel periodo.

Sheamus si abbassò e gli parlò all'orecchio. "I Guardiani della Notte si sono trasferiti qui perchè è successo qualcosa di pericoloso al loro Castello. E poi Dennis e Aegon hanno origliato che là c'è qualcosa di davvero pericoloso, rischiamo la pelle se ci mandano là!"

Beric si lasciò scappare un'espressione attonita al pensiero che qualcuno potesse mettere in pericolo la sua adorata Aston, e mise la mano sulla spada al suo fianco, pronto a darle fuoco e combattere la Donna Rossa fuoco col fuoco, ora furioso.

"Chi vi ha detto che potete decidere per i nostri ragazzi?" fece una voce lugubre alle loro spalle.

Stannis e Melisandre si voltarono, trovandosi davanti i professori a capo delle case di Serpeverde e Corvonero, rispettivamente il professore gotico di anatomia magica e direttore di Serpeverde Roose Bolton, e il professore di lettura della mente e di linguaggi magici non-verbali e direttore di Corvonero Frankie Wilde, decisamente contrariati.

Roose Bolton indossava giacca e pantaloni eleganti, rosa pallido antico a cui erano cuciti sopra diversi rubini e spinelli rossi a forma di gocce di sangue, le cuciture sulla giacca elegante erano in seta rosso sangue, il colore della camicia che indossava sotto il completo. Un giaccone in pelle nera che arrivava fino alle sue ginocchia copriva le spalle, ricoperto di ricami argentati e verdi del colore della sua casa raffiguranti uomini scuoiati, da cui pendevano anche diverse catenelle, in metalli argentati e verdi.

Frankie Wilde, al suo fianco, non era così elegante. Aveva un parka verde militare foderato di folta pelliccia bianca e nera di Tasso Carnivoro Gigante, un animale estremamente pericoloso e vorace di carne di mago che Frankie stesso aveva decapitato dopo una dura lotta. Sotto al parka, l'unica cosa a coprire il suo petto nudo e atletico erano le diverse collane dai ciondoli più disparati, la maggior parte di essi erano pietre runiche per potenti magie e talismani. I jeans strappati di marca arrivavano fino al ginocchio, e indossava le sue solite infradite, probabilmente da sole più costose dell'intero guardaroba di Stannis Baratheon.

WINTER APOCALYPSE: L'Ascesa dei Maghi GuerrieriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora