Capitolo 18 - Il ragazzo misterioso e morto

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I tre ragazzi erano stati sbalzati lontani l'uno dall'altro, ma dall'alto Brontes l'aquila li avvistò tutti, e riuscì a riunirli. Aston e Sheamus avevano battuto la testa, e la scopa in legno nero costosissimo di Aston si era scheggiata- ma grazie a una pigrissima magia che suo fratello maggiore le aveva insegnato, con una veloce runa scritta sulla scopa essa tornò integra e intatta.

"Servirebbe una runa del genere anche per la mia testa" borbottò tutto sconsolato Sheamus. La cresta di capelli rossi si era tutta afflosciata nella caduta.

"Dov'è Cesaro?" chiese Aston.

Un gridolino nella foresta. I ragazzi sfoderarono di nuovo le armi e le bacchette e si avvicinarono lentamente alla fonte del rumore- che era proprio Cesaro, a terra di fronte a qualcosa. Non erano particolarmente distanti dal campo di zucche del guardiacaccia di Winter Hogwarts, e purtroppo nemmeno troppo lontani da dove si diceva che costui sotterrasse i cadaveri degli animali.

"Un cadavere!" gridò Cesaro, tutto sporco di aghi di pino e terriccio.

"Una gallina?" chiese ridacchiando Sheamus, ma Cesaro negò con violenza. Continuava a indicare dietro di sé. Un cumulo di sterpaglie, e tra esse Aster scorse uno straccio di un colore chiaro... giallo. Giallo e nero. Una sciarpa di Tassofrasso.

"Il ragazzino scomparso la settimana scorsa..." mugolò Cesaro, pallido in viso.

I tre si avvicinarono furtivamente, sperando di non essere visti o incolpati per quella morte. Sì, potevano essere considerati da qualcuno dei bulletti o dei combinaguai, ma di sicuro non avevano ucciso nessuno.

Il ragazzetto giaceva a terra, immobile e terreo, talmente pallido da far venire il voltastomaco. La tunica e l'uniforme di Winter Hogwarts erano strappati in più punti, e sotto essi si potevano vedere gli squarci ormai neri e secchi sulla pelle cerea. Un braccio era quasi strappato dal corpo e un palo lo teneva conficcato a terra, trapassandolo da parte a parte. La gola era aperta, e un occhio mancava. Sheamus dovette guardare dall'altra parte, perchè era sicuro che avrebbe vomitato da un istante all'altro.

Sfortunatamente per lui, si sottrasse alla vista del cadavere proprio quando esso si mosse, e adagiò il suo unico occhio rimasto sui due Corvonero davanti a sé. Le sue labbra livide sillabarono un aiuto che data la gola tagliata non avrebbe potuto pronunciare.

Aston e Cesaro si guardarono. Un vago sorriso malefico solcò le labbra di entrambi, mentre una curiosità malsana viaggiava nelle loro menti da Corvonero.

Non avevano più bisogno di uno stupido medaglione, potevano indagare su qualcosa di molto più interessante ora.

WINTER APOCALYPSE: L'Ascesa dei Maghi GuerrieriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora