Capitolo 55 - Skagos

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Tutto ad un tratto... una Ferrari volante rossa come il fuoco scese dal cielo, lentamente, sollevando la neve con cui i ragazzi stavano giocando.

Il giardino era grosso e spesso i ragazzi si allenavano lì con la scopa volante, ma mai nessuno parcheggiava con l'auto volante!

Dall'auto rossa fiammeggiante e nuova di pacca scese, come previsto, la Donna Rossa Melisandre, che scoccò uno sguardo carico d'astio verso i ragazzi, prima di correre dentro il castello, la neve che sembrava sciogliersi sotto ai suoi passi, come se lei non fosse solo colorata di fuoco, ma fosse anche fatta di braci.

"Oh no." borbottò Ken. "Quando i prof fanno così in fretta, non vuol dire niente di buono."

"Oh no!" esordirono assieme Christian e Edge. "Non annulleranno mica la partita della squadra Intercontinentale!!"

Tutto ad un tratto, i professori iniziarono a parlare ad alta voce, camminare per i corridoi e Thorne, professore al Castello Nero, addirittura corse così tempestivamente da cadere, bestemmiare e rialzarsi, stringendo dei fogli freschi di fotocopia tra le braccia.

"O, forse, è qualcosa di molto peggio." ridacchiò Emily, coprendo il suo sadico sorriso con le mani, le unghie lunghe e nere come artigli colorate con pentacoli verde fluo.

Dennis, che fino a qualche secondo prima aveva fatto tutto il gradasso, corse di nuovo in braccio ad Aston, stavolta non per essere parte di una pozione magica, ma per paura- la tensione era palpabile, si sentiva nell'aria gelida dell'inverno.

Quando Stannis Baratheon e Melisandre la donna rossa si avvicinò a loro con passo militare ed aggressivo, i ragazzi erano pronti a qualsiasi notizia li avrebbe attesi.

Lo sguardo di Stannis Baratheon era freddo, la sua espressione era ancora più gelida del solito, quasi funerea, mentre si piazzava di fronte ai ragazzi, Melisandre al suo fianco.

Melisandre indossava un tubino in pelle rossa scura lucida, che si allargava in una gonna a coda di sirena dalle ginocchia in giù, e strisciava per terra per diversi metri senza però sporcarsi, probabilmente grazie a una maledizione di Asshai. Il tubino era ricoperto di pizzo rosso più chiaro, i ricami a forma di incendi e di uomini infilati su picche. Al collo della donna rossa, il rubino quasi vibrava di luminosità.

Melisandre fissò il suo sguardo rosso prima su Emily, e poi su Eddie, uno sguardo pieno d'ira e di consapevolezza. Lei sapeva che loro due si erano addentrati nel suo ufficio? Che avevano scoperto qualcosa dei suoi piani?

"Avrete sicuramente notato il trambusto che è appena successo." iniziò Stannis, il suo sguardo che si addolcì solo quando passò sulla figlia, spaventata quanto gli altri ragazzini lì nel giardino. "Purtroppo Winter Hogwarts non potrà più ospitare la partita della Squadra Intercontinentale."

"Porca puledra!! Nooo! L'avevo detto io!!" si lasciò scappare Edge, più un lamento di un cervo morente a cui avevano appena sparato che una lamentela. Stannis lo fulminò coi suoi occhi blu e freddi, ma lo ignorò, del tutto inespressivo se non per quel lampo di rabbia negli occhi.

"La partita si svolgerà a Skagos, e per diversi giorni verrete trasferiti alla succursale di Winter Hogwarts di Skagos."

CAP 76

Skagos era l'isola privata dei maghi. Si trovava sulla costa nord-orientale del continente di Westeros, non lontana dal confine che divideva il Nord dalle terre selvagge oltre la Barriera. Il clima era freddissimo, pari solo come freddo glaciale ai ghiacciai di Ib o ai fiordi di Nothoryos, a cui si trovava più o meno nella stessa altezza, e le stesse correnti fredde dell'Oceano del Nord li lambivano. Però, Skagos (la cui S iniziale è muta nella pronuncia) era famosa perchè conosciuta dai babbani come isola fredda, disabitata e sterile, ricoperta da ghiacciai spessi chilometri, ma in realtà era un'isola resa calda e fertile dalla magia di secoli e millenni di maghi che l'hanno usata come attrazione turistica per tutti i maghi di Planetos.

Skagos, sulle sue dolci colline nel centro-nord dell'enorme isola su cui sorgono palme e banani e pini marittimi, ospita un piccolo castello in cui ogni tanto i ragazzi da Winter Hogwarts trascorrono gite indimenticabili. La sede si chiama Skagos Winter Hogwars, ed è collegata da funivie magiche (che trasportano scope volanti) alla pianura sabbiosa a sud-ovest, dove si trovano i night club più esclusivi del mondo magico, uno stadio gigantesco in cui tantissimi concerti vengono suonati e i più grandi eventi sportivi giocati, pub e bar, villette di lusso e spiagge caldissime e assolate. Un paradiso del mondo magico, reso tale dalla magia stessa, e dal gigantesco, grosso chilometri cristallo di ossidiana bianca che si trova piantato nel mezzo esatto dell'isola, che le conferisce una magia fuori dal comune.

WINTER APOCALYPSE: L'Ascesa dei Maghi GuerrieriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora