Capitolo 45 - Jon sta Male

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Jon Snow quella mattina si svegliò con una brutta sensazione, come se qualcuno di importante fosse vicino a lui ma non abbastanza.

Nascosto.

Si alzò dal suo letto a baldacchino nero in legno della nuova casata dei Guardiani della Notte, che a quanto pare si erano stabiliti permanentemente a Winter Hogwarts, senza più tornare al Castello Nero per le lezioni come era il piano originario.

I professori di Castello Nero non erano intenzionati a tornare al Castello Nero presto, ma non avevano dato spiegazioni agli studenti. Avevano solo detto che si sarebbero dovuti abituare a quel magazzino come dormitorio e sala incontri.

Jon si alzò dal letto e si mise la sua solita sciarpa nera a righe nere (più scure delle altre righe nere), orgoglio della sua scuola- e ormai della sua casata di Winter Hogwarts, camicia bianca a righe argento come il colore della casata del suo padre Ed Stark, e sopra esso un maglione nero come la notte, colorato da ricami in filo argentato, jeans neri bucati (ma non per moda o aesthetic, purtroppo Jon era povero e non poteva permettersi jeans nuovi perchè la moglie di suo padre, lady Catelyn, prendeva vestiti nuovi firmati solo ai suoi figli e non permetteva al figlio bastardo di suo marito né di frequentare la scuola che i suoi figli frequentavano né di avere i loro vestiti nuovi e firmati e costosi. Chissà che colpo le sarebbe preso se avesse scoperto che, alla fine, anche Jon era diventato uno studente di Winter Hogwarts!) e scarpe da ginnastica, perchè non poteva più indossare gli stivaloni da neve neri che indossava al Castello Nero, molti chilometri più a nord di Winter Hogwarts.

Jon si guardò allo specchio, pettinandosi i capelli neri come l'inchiostro e lisci come la seta. Spostò il ciuffo sopra l'occhio destro, dove l'enorme cicatrice causata dall'aquila gigante di quella bulla di Aston Royce l'aveva aggredito, e aveva lasciato uno squarcio sulla sua pelle bianca come l'alabastro.

Guardando meglio quel riflesso tanto familiare, si accorse che qualcosa non andava. Per un istant

e, gli sembrò che le sue iridi avessero assunto una tinta viola....

Doveva essere stanco. Preparò la cartella e si preparò a uscire dal dormitorio, per recarsi nell'aula di informatica magica, dove avrebbe avuto lezione.

Accarezzò il suo meta-lupo Spettro e uscì, attento a non attrarre attenzioni su di lui. Temeva di essere ancora fermato da John Cena, Batista e Robb, che erano suoi amici, ma i Grifondoro erano sempre così vivaci e troppo pieni di vita, e spesso i loro modi esuberanti gli causavano concussioni più o meno gravi, come le costole che credeva fossero frantumate dopo l'ultimo abbraccio del barista Batista.

Jon si addentrò per i corridoi bui di Winter Hogwarts, seguendo i tappeti in pelo rosso sangue che lo avrebbero condotto alla sala delle lezioni.

Quando arrivò al portone della classe, notò che oltre ai suoi compagni di classe dei Guardiani della Notte, c'erano anche molti ragazzi spocchiosi tutti vestiti di marca e di blu.

Erano Corvonero, la casa che Jon detestava di più. Aston Royce faceva parte di quella casa, così come entrambi i suoi fratelli, soprattutto suo fratello minore Dennis, che stava aspettando davanti alla classe assieme a Aegon Connington.

Dennis indossava un maglione blu notte tutto bucato e a rete, a mostrare il suo corpo pallido e magro e la sua pelle bianca escoriata da lesioni blu e viola causate dalle varie risse a cui prende parte spesso. Portava al collo una pesante collana di rame a cui erano appese monete sempre di rame e pietre preziose, e diversi anelli e bracciali sempre in rame brillante e lucido come uno specchio. Alla stretta vita porta una cintura di vernice multicolore piena di borchie, a cui erano appese diverse catene anch'esse di rame. I pantaloni larghi e dai grossi strappi che scoprono le sue lunghe gambe pallide e pieni di tagli a sua volta. Ai piedi indossava i suoi soliti dr. Martins color mattone, o forse bronzo, dal tacco alto e il carro armato stile metal a cui erano attaccate borchie nere e spille da balia. Dennis alle orecchie portava diversi orecchini e piercing, in acciaio nero di Valyria e bronzo, tra cui diversi anelli e catene che scendevano fino alle spalle magre. I capelli quel giorno erano colorati di un rosso brillante, quasi fosforescente per quanto era acceso.

WINTER APOCALYPSE: L'Ascesa dei Maghi GuerrieriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora