Liam
Non doveva succedere... ma è stato inevitabile. Continuo a correre sempre più veloce, con lo sguardo fisso su quel melo ormai spoglio in fondo al sentiero.
Le immagini di questa notte continuano a rimbalzare tra le pareti della mia mente, impedendomi di pensare a qualsiasi cosa che non siano le sue piccole mani su di me, che scorrono sul mio petto, sul mio stomaco, per poi risalire e fermarsi a stringere i miei capelli. Le mie mani su di lei, su quella pelle liscia e bianca. Le nostre labbra che si cercano con insistente dolcezza.
Non doveva succedere... per il suo bene e per il mio. Ma non sono riuscito a fermarmi quando ho sentito uscire dalle sue labbra quelle parole che ho aspettato di sentire per anni: "Ti amo, Liam".
Credevo di sognare. Ma ho aperto gli occhi e ho trovato il suo viso sospeso sopra il mio, le sue labbra che sfioravano impercettibilmente le mie. Non sono riuscito a trattenermi e ho reclamato la sua bocca. E tutto ciò che ne è venuto.
Poi, però, mi sono reso conto di ciò che avevo fatto: mi ero riavvicinato a lei, e non come semplice amico come mi ero ripromesso. E poi ho fatto una cosa ancora peggiore: appena mi sono reso conto del mio errore, sono scappato via. Letteralmente. L'ho lasciata seduta sul letto, coperta solo dal lenzuolo, a guardarmi ad occhi sgranati mentre balbettavo delle scuse incomprensibili, raccogliendo i miei vestiti e fiondandomi fuori dalla finestra.
Ho combinato un casino. Sono riuscito a ottenere il suo amore... proprio ora che non lo posso accettare.
Clarissa
Non riesco ancora a capacitarmi di cosa sia accaduto con Liam. Gli ho finalmente detto quello che provo per lui, abbiamo passato la notte insieme, riavvicinandoci... e poi scappa come un ladro colto in flagrante dalla finestra.
L'unica spiegazione che mi do è che si sia pentito, che non volesse davvero stare con me. L'ho combinata troppo grossa, nascondendogli il mio passato con Ethan, e non riesce a perdonarmi. Forse voleva provarci, ma si è reso conto di non riuscirci.
Vorrei solo che mi avesse risposto al telefono, invece di ignorare le mie chiamate come ha fatto per tutto il giorno, così potremmo parlare e chiarirci. Non mi resta che aspettare domattina, a scuola. Non potrà evitarmi in eterno. Ho preso la mia decisione. E voglio raccontargli ogni cosa in modo che non ci siano più scheletri nell'armadio.
____
Appena io e Mark arriviamo al parcheggio della scuola, vedo che la moto di Liam è già al suo solito posto. Ma di lui non c'è traccia. Di solito ci aspetta sempre per due chiacchiere veloci prima di entrare... Saluto Mark e lo ringrazio per il passaggio, ansiosa di trovare Liam.
Per quanto lo cerchi non lo trovo da nessuna parte. Ma abbiamo lezione insieme questa mattina, non potrà evitarmi per sempre.
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Beh, a quanto pare, non può evitarmi ma può far benissimo finta che io sia invisibile. Quando entra in classe in ritardo, si affretta a prendere posto ben lontano da me e non mi degna di uno sguardo. Questa cosa comincia davvero a farmi arrabbiare, tanto che la punta della matita con cui prendo distrattamente appunti, si rompe di continuo.
Appena finisce la lezione riesco a bloccare la fuga di Liam mettendomi davanti alla porta a braccia spalancate e fissandolo truce.
«Adesso noi due parliamo» gli dico. Lui sospira pesantemente.
«Sai che potrei toglierti di mezzo senza alcuno sforzo, vero?» mi fa presente con un ghigno furbo. Mi limito a indurire lo sguardo. Lui allora scuote la testa e prende posto a un banco in prima fila. Mi scanso dalla porta, permettendo agli altri di uscire e vado a sedermi sopra il suo tavolo.
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Ovunque andrai
RomanceSarebbe bello se la vita fosse come una lavagna. Poter scrivere e riscriverne la trama anche mille volte finché non risulta perfetta, cancellare le parole dette e gli errori commessi con un semplice colpo di spugna... Ma la vita non è una lavagna e...