Capitolo 55

3.2K 169 198
                                    

Clarissa

Prendo un profondo respiro e raccolgo il coraggio per tornare dai miei amici. C'è anche Condor con loro, che parla insieme a Mark.

Più mi avvicino più posso vedere il fumo che esce dalle orecchie e dalle narici di Kate; non l'ho mai vista così furiosa.

«Oddio, Clary! Dove hai trovato il coraggio per fare una cosa del genere! Io sarei morta di paura, soprattutto dopo aver avuto un incidente come il tuo» esclama Annabelle, guardandomi ad occhi sgranati.

«Ehm... sì, io l'ho fatto proprio per cercare di superare le mie paure» provo a giustificarmi.

«Beh, hai scelto senza dubbio il mio pilota migliore» si intromette Condor, sogghignando. Poi aggiunge: «Avevo anche un altro pilota che poteva tenere testa a Ethan... ma si dice in giro che abbia perso il tocco...».

Il suo sorriso da squalo si fa largo sul viso mentre mi sfotte apertamente. Vorrei tanto rispondergli a tono ma non posso farlo senza scoprirmi, così mi limito a lanciargli un'occhiataccia. Condor scuote la testa e riporta l'attenzione su Mark.

«Forza, amico. Ora tocca a te». Mark saltella sul posto neanche dovesse salire su un ring invece che scendere in pista. Mi fa ridere ma mi fa anche venire nostalgia di quella sensazione di euforia che precede il mettersi al volante per una gara. Bacia Kate con passione e poi si allontana insieme a Condor.

Anche se con timore, rivolgo infine la mia attenzione a Liam. Mi sta fissando con una strana espressione: un mix di delusione, tristezza e rabbia.

«Ciao» gli dico per rompere il silenzio.

«Ciao» risponde lui distogliendo lo sguardo.

«Ehm... noi andiamo ad assistere alla partenza di Mark. Ci vediamo dopo» dice Kevin trascinando via Ann con sé. Kate mi si avvicina all'orecchio.

«Più tardi dobbiamo parlare. Seriamente», e poi si incammina dietro agli altri, lasciando me e Liam soli in un silenzio imbarazzante.

«Mi dispiace!» esclamiamo all'unisono dopo poco. Ci fissiamo per un secondo e poi scoppiamo a ridere, cancellando un po' della tensione tra noi. Liam si passa una mano tra i capelli.

«Ti chiedo scusa per come mi sono comportato oggi. E anche per quello che hai sentito prima in spogliatoio; Kevin mi ha detto che hai sentito tutto. Non ce l'avevo con te, ero arrabbiato per aver perso e avevo bisogno di un attimo per riprendermi. Ma non avrei dovuto dire quelle cose».

Si avvicina e mi prende il viso tra le mani. «Ti chiedo scusa» mi dice ancora con sincerità. Lo prendo per la giacca e lo avvicino a me, alzandomi in punta di piedi per baciarlo.

«Però non mi hai detto cosa è successo prima dell'incontro. C'era già qualcosa che non andava...» gli faccio notare. Vedo qualcosa passare nei suoi occhi, ma si affretta a nascondermela in fretta.

«Ho solo avuto una discussione con i miei zii... Sai, la scuola, i voti... Devo rigare un po' più dritto, tutto qui» mi spiega.

«È la verità, Liam?» gli chiedo scettica.

«Certo. Piuttosto... come ti è venuto in mente di salire in auto con Ethan per una corsa?» chiede lui, deviando il discorso su un terreno per me minato.

«Oh... io, non lo so. È stata una sua idea. Credeva che potesse aiutarmi a riprendere a guidare», almeno non è una bugia. Mi mette un braccio sulle spalle e ci incamminiamo verso gli altri.

«È stato carino da parte sua. Ethan sembra tanto un duro ma sono sicuro che non lo sia poi tanto quanto appare» dice Liam.

Uhm, infatti... Ethan non ha ancora fatto vedere nulla della pasta di cui è davvero fatto con la gente di qui. Se solo sapessero qual è il vero Ethan... Anche se ultimamente sta confondendo parecchio anche me. Non mi piace il fatto che voglia cambiare per me. Ha i suoi difetti, come li ho io, ma sono quelli che lo rendono il ragazzo di cui mi ero innamorata. Beh, prima che mi si rivoltassero contro, ovvio.

Ovunque andraiOnde histórias criam vida. Descubra agora