Capitolo 18

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Clarissa

«Oddio! Sono un disastro! Credo di averne anche nei capelli... accidenti» borbotto mentre cerco di ripulirmi dallo zucchero filato.

Kate e Ann ridono di me mentre mi rassegno a buttare quel che resta di quella delizia nel cestino dei rifiuti con evidente dispiacere. Individuo una fontanella e mi do una ripulita.

Mi guardo intorno con gioia: la fiera d'autunno era un appuntamento che aspettavamo con impazienza. Un grande campo incolto riempito di bancarelle stracolme di dolci e snack di ogni tipo, musica allegra, le giostre e la ruota panoramica, i giochi a premi, le chiacchiere chiassose e le risate che risuonano oltre la musica. Devo ammettere che mi era mancato tutto questo.

Prendo un profondo respiro riempiendomi i polmoni di tutta questa gioia di vivere, qualcosa che negli ultimi tempi mi è mancata.

Con le ragazze ci divertiamo a provare tutte le giostre: dal tunnel degli orrori che ci fa gridare e ridere, alla ruota panoramica dalla cui altezza possiamo osservare questo mondo che sembra così piccolo visto dall'alto. Ci ingozziamo di qualsiasi cosa ci capiti a tiro e sono certa che prima della fine della serata mi ritroverò con un gran mal di stomaco! Sono felice come non lo ero da tanto tempo ed è bello per un po' riuscire a non sentire l'oppressione di quel buco nero che ho nel petto.

___

Il mio buonumore, tuttavia, è destinato a sparire in fretta. Appena vedo la faccia mortificata di Kate, per la precisione.

Seguo la direzione del suo sguardo e capisco subito cosa le abbia tolto il sorriso che splendeva sul suo viso fino a pochi secondi fa. «Kate...» provo a dirle.

Lei scuote la testa. «Non fa niente, Clary. Ci sono abituata ormai» borbotta calciando un sassolino con la punta della scarpa e fissando lo sguardo a terra.

Vorrei prendere Mark e strappargli tutti i suoi perfetti capelli biondi! Se ne sta lì a flirtare spudoratamente con una delle cheerleader e baciandola di tanto in tanto, sorridendole con quella sua aria da playboy. Il tutto mentre la mia povera amica è costretta a guardare.

Non riesco nemmeno a immaginare quanto deve essere brutto amare qualcuno che non ti ricambia. Senza contare che non sono nemmeno convinta che sia davvero un amore non corrisposto...

Osserviamo Mark cingere le spalle della ragazza e incamminarsi proprio verso di noi insieme ad altri ragazzi della squadra di football. Insieme a loro ci sono ovviamente anche Liam e la sua adorabile fidanzata con le altre cheerleaders al seguito.

Mark ci vede e ci saluta a gran voce: «Ehi, ragazze! Vi state divertendo?» chiede disinvolto.

«Sì, molto» risponde Kate con un sorriso forzato, nascondendo appena il tremore nella sua voce.

Lancio un'occhiataccia a Mark che subito si fa perplesso notando la mia espressione assassina. Gli do le spalle e attendo che la coda per le montagne russe vada avanti. I ragazzi si spostano poco lontano, decidendo di provare il tiro al bersaglio.

Kate, accanto a me, è tesa mentre riusciamo ancora a sentire la risata spensierata di Mark e la vocetta acida di quella ragazza che lo incalza a vincerle l'orso gigante in palio.

Annabelle mi rivolge uno sguardo pieno di compassione che ricambio a mia volta mentre notiamo gli occhi di Kate farsi sempre più lucidi. So che sperava che Mark sarebbe stato in nostra compagnia stasera, dato che il venerdì di solito è la loro serata cinema. Invece quell'idiota si sta comportando da vero stronzo. Non ci credo che non sappia cosa prova Kate per lui, ma se lo sa e le sta facendo lo stesso questo...

Decido che il ragazzo ha bisogno di una lezioncina.

«Ho cambiato idea» annuncio. Le ragazze si voltano a guardarmi perplesse. «Non voglio più provare le montagne russe. Voglio provare il tiro a segno» esclamo sorridendo.

Ovunque andraiWhere stories live. Discover now