Capitolo 15

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Clarissa

«Oh, sì! Metti queste! Staranno benissimo con quei jeans!» esclama Kate rovistando nel mio armadio. Quando torna davanti a me tenendo strette le mie Converse bianche borchiate mi si mozza il respiro in gola.

Mi schiarisco la voce e prendo le scarpe dalle sue mani. «Ehm... no. Preferisco di no» le rispondo a disagio. Vado verso l'armadio e le ricaccio di nuovo nell'angolo più buio. Non so nemmeno come Kate abbia fatto a trovare proprio queste scarpe.

Ne prendo un paio blu e torno a sedermi sul letto per infilarmele. Sento lo sguardo perplesso e indagatore di Kate su di me ma mi ostino a ignorarlo. «Allora... come si chiama il film che andiamo a vedere?» le chiedo cercando di spostare la sua attenzione su un terreno meno pericoloso.

Lei scrolla le spalle e torna allo specchio per darsi un'ultima passata di gloss. «Non lo so. L'ha scelto Ann» risponde senza guardarmi.

«E come mai non esci con Mark? Il venerdì non è il vostro 'giorno cinema'?» le chiedo mentre finisco anch'io di truccarmi.

Distoglie lo sguardo da me prima di parlare. «Aveva da fare stasera» risponde vaga.

Sentiamo un clacson suonare di fuori. Kate corre alla finestra. «Ann è già qui. Sbrighiamoci a scendere o ci beccheremo una bella ramanzina. Sai quant'è precisina!» dice con una risatina.

_____

Passeggiamo sulla promenade dopo aver cenato alla tavola calda, gustandoci un gelato nonostante l'aria fresca delle sere di metà ottobre, dirigendoci con calma verso il cinema.

Le ragazze sono stranamente silenziose da quando abbiamo lasciato il locale e continuano a scambiarsi occhiate preoccupate di sottecchi tra loro che non riesco a interpretare.

Svoltiamo l'angolo e ci ritroviamo a pochi metri dall'ingresso del cinema. Kate mi si para davanti, camminando all'indietro di fronte a me e tenendo le mani alzate davanti a sé. «Ok... senti, non sbroccare adesso» premette con voce agitata.

Mi fermo e la guardo con gli occhi ridotti a fessura, incrociando le braccia al petto. «Cos'hai combinato, Kate?» le chiedo con sospetto.

Ma, prima ancora che lei possa spiegarsi, capisco già di cosa si tratta: dall'altra parte della strada vedo Mark, Liam e un ragazzo con cui non ho mai parlato ma so chiamarsi Kevin, il compagno di allenamenti di Liam, attraversare per raggiungere il cinema.

Il sorriso complice che Mark ci rivolge è solo una conferma in più. E lo sguardo infuriato che Liam rivolge prima a me poi a Kate e a Mark mi dice che nemmeno lui fosse a conoscenza del loro piano perverso per costringerci a rappacificarci.

«Kate! Non posso crederci!» esclamo furiosa. Lei mi osserva con quei suoi due occhioni da cerbiatta, prendendomi la mano e trascinandomi verso i ragazzi. «Ti prego, Clary! Solo per stasera. Non dovete per forza parlarvi o altro...».

Arriviamo davanti ai ragazzi. Liam ha le braccia incrociate al petto e guarda in alto verso l'insegna. Io punto lo sguardo a terra e spero che si apra un varco che mi inghiotta all'istante.

Ovviamente non accade, così facciamo i biglietti ed entriamo.

Neanche a dirlo, i nostri carissimi amici fanno in modo di far sedere me e Liam uno accanto all'altra...

Liam

Io giuro che li ammazzo. Possibile che ancora non abbiamo imparato a farsi gli affari loro e mettersi l'anima in pace? Davvero non capisco perché per loro sia così importante che io e Clary torniamo amici.

So che questa situazione tra noi rattrista tutti loro e pensano che sia una cosa stupida... ma davvero dovrebbero farsi gli affari loro, accidenti!

Non posso credere di dover passare le prossime due ore seduto accanto a lei, quando non ho fatto altro che evitarla e ignorarla da quando è tornata, ormai un mese fa.

Ovunque andraiWhere stories live. Discover now