Capitolo 54

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Clarissa

I miei amici sono spariti già da un po', pensando che mi servisse un po' di spazio per sbollire, mentre io mi ritrovo seduta sulle gradinate a bere una cioccolata calda e a fissare il cellulare come se potessi trovare in esso la risposta ai misteri dell'universo.

In realtà, l'unica domanda a cui vorrei una risposta in questo momento, è che accidenti sia preso a Liam questa sera. Non ho resistito alla tentazione e gli ho mandato un messaggio chiedendogli di venire alla pista o almeno di chiamarmi: nessuna risposta, silenzio assoluto.

Mark ha cercato di rassicurarmi dicendomi che probabilmente è infuriato per aver perso, ma c'era qualcosa che non andava già da prima. E lui sa di cosa si tratta: ha fatto di tutto per convincermi a venire direttamente alla pista dopo la sua partita di football invece che andare a vedere tutti insieme gli incontri di Liam e Kevin. Ma non riesco a tirargli fuori una parola e nemmeno Kate.

Sono preoccupata per Liam, ma anche arrabbiata: continua a dirmi che devo aprirmi con lui, raccontargli i miei problemi e poi è lui il primo a scappare. Lascio andare un profondo respiro e, rassegnata, rimetto il cellulare nella borsa; è ovvio che non riceverò nessuna risposta da Liam questa sera.

Davanti ai miei occhi compare un bicchiere di carta pieno di cioccolata calda fumante, sormontata da una quantità di panna impressionante e tanti zuccherini colorati. Non riesco a fare a meno di sorridere a Ethan che prende posto accanto a me.

«Immaginavo che la tua cioccolata, che ancora non hai toccato, fosse ormai fredda» mi dice, con lo sguardo fisso sulla pista. Prendo il bicchiere e le nostre dita si sfiorano leggere, trasmettendomi quel familiare fremito.

«Grazie» sussurro, imbarazzata da questo gesto che riporta a galla un dolce ricordo.

«Che succede?» mi chiede poi.

«Niente» gli rispondo in fretta. Si volta a guardarmi con un sopracciglio alzato.

«Guarda che so ancora leggerti dentro come un libro aperto... e ti osservo già da un po'. Perché Liam non è qui con voi?». Scuoto la testa.

«Non credo di poterne parlare proprio con te» gli rispondo senza guardarlo direttamente in quegli occhi sempre pronti a scavarmi nell'anima.

«Sono qui solo per te. Ti prego, dimmi cosa c'è che non va» mi sprona, sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Prendo un lungo sorso di cioccolata calda che mi fa subito sentire meglio.

«Avevo deciso di dirgli tutto stasera. Di te e di me. Ma mi ha evitato per tutto il giorno e non so il perché. Ha anche perso l'incontro, e in spogliatoio l'ho sentito dire a Kevin che non voleva vedermi e non aveva intenzione di passare la serata con noi. Mi ha ferita. E sono stanca di essere ferita» confesso mentre sento gli occhi farsi lucidi.

Dopo qualche istante di silenzio, Ethan mi dice: «Magari ha solo avuto una brutta giornata. Capita a tutti ogni tanto. E perdere l'incontro sicuramente non è stato d'aiuto. Lasciagli del tempo per sbollire». Mi volto a guardalo esterrefatta.

«Lo stai giustificando? Proprio tu? Non dovresti invece approfittare della situazione?» gli chiedo. Sorride e scuote piano la testa mentre si volta guardarmi. Allunga una mano e mi tocca con l'indice la punta del naso dov'era rimasta un po' di panna. Se lo porta alle labbra e lo succhia piano, attirando la mia attenzione sulle sue labbra e su quel piercing che avrei così tanta voglia di sfiorare.

«Sto cercando di cambiare e di mettere il tuo bene prima di ciò che voglio io» ammette. Lo fisso senza parole.

Poi aggiunge: «Magari non mi crederai, ma Liam mi piace. E se non fosse che lottiamo per la stessa cosa... avremmo potuto essere buoni amici». Subito mi rabbuio.

Ovunque andraiWhere stories live. Discover now