Capitolo 58

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Clarissa

Gli occhi azzurri di Liam sono freddi come il ghiaccio e hanno perso ogni traccia della loro consueta luminosità.

«Liam... posso spiegarti ogni cosa. Non volevo che lo scoprissi così» balbetto tra i singhiozzi. Il suo sguardo si fissa su di me.

«Che scoprissi cosa di preciso? Che mi avete tenuto nascosto che vi conoscevate già?» mi chiede con voce dura ma allo stesso tempo rassegnata.

E poi, abbassandosi su di me, bisbiglia: «O che partecipavi a corse d'auto clandestine?». Sento Kate sussultare accanto a me, così come Annabelle.

«È per questo che ti hanno spedito all'accademia militare allora, giusto?» chiede Kevin, più curioso che sorpreso. Mi volto e lo guardo appena, annuendo.

Mark sta fissando Liam con lo sguardo preoccupato e sembra pronto a scattare da un momento all'altro; in effetti, la tensione nel corpo di Liam è evidente. Sposta lo sguardo su Ethan.

«E tu cosa c'entri in tutto questo? Cosa c'entri con lei...». Non c'è più nulla di benevolo nel modo in cui guarda quello che credeva essere un suo buon amico. Ethan mi guarda per un istante prima di rispondergli.

«È vero. Io e Clarissa ci conoscevamo già prima che io arrivassi in questa città».

È la fine.

«Ci siamo conosciuti durante una corsa, quando mi trovavo per caso di passaggio a El Paso» mente Ethan.

Alzo di scatto la testa verso di lui. Cosa sta facendo? Perché mentire a questo punto?
Si passa una mano tra i capelli e scuote leggermente il capo.

«Mi spiace ma non potevamo parlarne. Sono le regole del giro. Sia io che Clarissa lo sappiamo e abbiamo semplicemente fatto finta di nulla, così nessuno si sarebbe fatto male. Ma evidentemente abbiamo sbagliato».

Non riesco a credere alle mie orecchie. Perché sta cercando di rimediare a un danno da lui creato? La sua espressione è fredda e imperturbabile ora, tornata alla sua consueta maschera. Fissa Liam senza alcuna esitazione e, se non sapessi la verità, io stessa gli crederei. Sposto lo sguardo su Liam che a sua volta volge gli occhi confusi su di me.

«È la verità, Clary?» mi chiede in un sussurro carico di aspettativa. Mi perdo in quegli occhi azzurri, cercando le parole giuste.

Ma tutto quello che mi esce è: «No».

Liam

Mi ci vuole qualche istante per afferrare il significato di quel "no".

No: non si tratta solo di corse d'auto clandestine.

No: non si conoscono solo appena.

No...

Lei, il mio sogno di sempre. E lui, che consideravo un amico a cui confidare i miei dubbi. Lei e lui. Insieme. Mi viene da vomitare.

Sposto lo sguardo dall'uno all'altra. Dalla faccia disperata, colpevole e bagnata di lacrime di Clary. A quella mortificata di Ethan... che però non guarda me... ma lei.

E nei suoi occhi posso finalmente vedere quello che ero troppo cieco per notare: l'amore per questa ragazza. Una ragazza che ora capisco di non conoscere come credevo. E lei ha sempre cercato di mettermi in guardia, di allontanarmi.

È troppo per me. Mi allontano velocemente da loro, con i pensieri confusi e le emozioni in tempesta. Lascio la mensa e accelero il passo una volta in corridoio, deciso a mettere quanta più distanza possibile tra me e loro.

Ovunque andraiWhere stories live. Discover now