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"Spiegatemi ancora una volta perché lo sto facendo se so benissimo che ci sarà anche lui?" sospiro. "Perché almeno vedrà quello che si perde e perché merita di soffrire quello stronzo." Sbuffa Kevin. "Lascialo stare, non è vero." Lo difendo. "Kevin, non approfondiamo argomenti di cui non ne sappiamo niente, d'accordo? Adesso smettetela e scendiamo." Parla Amber. L'ho sempre detto io che è la più calma dei tre. Vengo spinta fuori dall'auto di Kevin e trascinata fino al cancello di casa di Ilary. "Beh, wow, i soldi di certo non le mancano." Commenta il moro osservando la villetta con tanto di piscina e giardino. Amber lo ignora suonando il campanello e quando la porta viene aperta, rivela la bellissima figura di Ilary avvolta in un fantastico abito rosso fuoco. "Oh, cavolo. Siete meravigliose, ragazze!" esclama la bionda. "Grazie." Borbotta Kevin superandoci. "Anche tu!" urla Ilary sopra le nostre risate. "Sono molte le persone che non conosciamo?" chiedo preoccupata. "Ci sono alcuni tizi della palestra amici di Oliver, alcuni del calcetto – dice alzando gli occhi al cielo – e beh, voi." "Julie e Dominique?" chiede Amber. "Sono arrivi proprio due minuti fa." Ci informa Ilary. "Bene!" esclama Amber. Lasciamo il regalo di Oliver sul tavolo e ci dirigiamo fuori, dove almeno una decina di persone ci aspetta. C'è chi parla, chi beve, chi ride e chi semplicemente ascolta o si fa i fatti suoi. "Olly!" esclama la mora, avvicinandosi al festeggiato. Il mio cuore perde un battito quando noto accanto a lui Harry e James. Potrebbe essere più imbarazzante di così? No, ovvio che no. "Amber, Alex!" esclama aprendo le braccia. Io e Amber ci fiondiamo subito sul ragazzo e lui non perde tempo a stringerci. "Quanto mi siete mancate." Sorride staccandosi dopo alcuni minuti. "Ciao, Harry." Amber saluta cordialmente Harry per poi ricevere in risposta un cenno. "Amber, lui e James Kane, l'allenatore e manager di Harry. James, una mia grandissima amica, Amber." Li presenta Oliver. "Ciao, Harry. James." Li saluto con un piccolo sorriso tirato. "È bello rivederti, Alex." Mi sorride calorosamente l'uomo. "Anche per me." "Alex, oh mio Dio, hai visto la parete di Ilary?!" esclama Kevin raggiungendoci seguito da Dominique. "Scusate, vado in cerca della mia ragazza perduta." Si scusa Amber per poi allontanarsi. "No, Kevin, direi di no." Alzo gli occhi al cielo. "Devi assolutamente vederla. Ci sono un sacco di scatti fatti in giro per il mondo e sono sensazionali." Spiega. "Merito di mio fratello." S'intromette la bionda. "Ti spiace se vado a vederla?" chiedo ad Olly. "No, certo che no." Mi sorride. "Allora noi andiamo, è stato un piacere rivederti, James." Mi sforzo di sorridere ancora una volta e afferro la mano di Kevin mentre Dominique si preoccupa di avvolgermi le spalle con il suo braccio.

*

La serata sembra non passare più. Adoro Oliver e amo stare con i nostri amici, ma non ce la faccio davvero più a stare qui. Sciolgo lo chignon ormai disordinato e smuovo i miei capelli facendoli ricadere morbidamente sulle spalle. "Molto meglio." non mi volto nemmeno, sarebbe inutile farlo. Osservo ancora una volta la piscina e il movimento rilassante dell'acqua causato dalla leggera brezza che mi accarezza il volto.

 Osservo ancora una volta la piscina e  il movimento rilassante dell'acqua causato dalla leggera brezza che mi accarezza il volto

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"Mia madre ha chiesto di te ieri." Parla ancora, io tremo. "Mi ha definito un coglione, un codardo e persino un ottuso." Continua. "Tua madre non ha torto." Parlo per la prima volta. "Questa è forse la cosa che più mi fa incazzare." Ammette, posizionandosi accanto a me. "Mi ha tirato uno scappellotto e mia madre non mi alza le mani da quando avevo sei anni e mi sporcai di fango i pantaloni." Una nota di stupore nella sua voce. "Assurdo che tu riesca a parlare quando non siamo nulla tranne che due estranei e non quando ho provato a farti capire che di me potevi fidarti." Sbuffo una risata secca. "Io mi fido di te." Dice sospirando. "Non è così e mai lo sarà." "Questo non lo stabilisci tu." Ribatte alzando il tono di voce. "Non capisco che cosa ci faccia tu qui in questo momento." Dico. "Nemmeno io." Mormora. "Ecco, questo è il punto." Scuoto il capo rassegnata. "Quale, qual è il punto?!" sbuffa nervoso. "Il fatto che tu non capisca cosa voglia, Harry!" esclamo. Detto ciò, mi affretto a rientrare in casa e piantarlo in asso fuori. Stronzo. Stronzo mega galattico di cui sono innamorata. Lo odio! Lo odio con tutta me stessa!

Afferro la mia giacca e la mia borsa e mi precipito verso l'uscita. Chiamo un taxi e in meno di cinque minuti mi ritrovo sui sedili posteriori di uno stupido taxi infuriata e ancora più triste di prima. Non riuscirà mai ad ammettere che è innamorato di me e questo solo perché non sa cosa prova, o meglio, si sforza di non provare niente. Ormai ho capito la sua tattica e non mi farò trascinare in fondo da lui. Vorrei tanto convincermi che lui sia venuto a letto con me solo per usarmi e vorrei convincermi del fatto che lui per me non prova nulla, ma non posso. Non posso farlo quando è lui l'unica persona in grado di farmi sentire amata e desiderata solo con uno sguardo.

"Non posso." Mormoro. 

Smash Into You || H. S. || A.U.Where stories live. Discover now