Smash Into You || H. S. || A.U.

9.

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La mattina successiva non ha la forza necessaria per alzarmi o semplicemente muovermi. Il mio corpo è dolorante e i miei occhi chiedono pietà. "Facci dormire!" urlano le occhiaie presenti sul mio volto che non mi preoccupo nemmeno di nascondere. Il livido sta schiarendo e questo mi fa sospirare di sollievo; se tutto va bene, sarà l'ultimo per molto, molto tempo. La cosa mi fa sorridere e questo mi incoraggia ad alzarmi definitivamente e accettare il caffè che Amber si è preoccupata di preparare. "Buongiorno, baby." Mi sorride assonnata. "Buongiorno. Kevin sarà qui fra quanto?" sbadiglio osservando l'orologio sulla parete che segna le 06:47. "Per le sette e dieci, quindi dobbiamo sbrigarci, sai che è puntuale." Risponde. "Tedeschi." Sbuffo alzandomi. "Sono proprio curiosa di sapere che ha da dirci." Parla Amber. "A chi lo dici." Dico mentre abbottono la mia camicia bianca. Oggi indosso questa, un paio di skinny neri, semplici stivaletti neri e una tracolla anch'essa nera. "Cosa potrebbe essere?" riflette lei mentre si passa uno strato di mascara sugli occhi. "Magari si è portato a letto Dominique." Ridacchio. "Oh mio Dio!" ride lei lanciandomi il tubetto di mascara.

Kevin è puntuale e quando Amber si chiude lo sportello dietro di lei, si precipita subito sulla guancia di Kevin lasciandogli un bacio proprio come ho fatto io precedentemente. "Che devi dirci?" chiede lei all'istante. Kevin alza gli occhi al cielo e la ignora. "Dai!" esclamo io. "Okay, va bene – sbuffa arrendendosi – è da troppo che non usciamo e andiamo in qualche locale, quindi venerdì e sabato si esce. Fine della storia." Sbuffa il moro non appena parcheggia davanti al Monet's. "Beh, io non voglio venire!" ribatte Amber. "Potrei accodarmi." Aggiungo io. "No, accodarti il cazzo. Verrete entrambi, punto e basta." Ribatte il moro uscendo dall'auto. "E da quando detti tu gli ordini?" sbuffa Amber seguendolo. "Da quando tu stai sempre a casa a sbaciucchiarti con Julie e lei – dice indicandomi – non ha più una vita sociale." "Ehi!" sbuffo. "Cosa, vorreste dirmi che non è vero? Ogni sabato io e Dominique vi chiediamo di uscire e voi è come se non ci foste!" esclama. "Buongiorno, Tami, John." Saluta il moro i nostri altri due colleghi. "Io e Julie ci vediamo al massimo due volte a settimana, è normale che-" "No invece, potete benissimo uscire almeno una volta, non dire stronzate. Ad ogni modo, usciremo e fine della storia." "Io ci sto." Parlo. "Fantastico!" sorride Kevin. Amber scuote il capo per poi sparire dalla nostra visuale. "Allora, dove si va?" chiede Kevin euforico. "The Mayflower Pub? Ci fermiamo anche a cena." Propongo. "Perfetto! Amo quel posto." Concorda lui. "Ottimo allora, prenoto per tre prima di andare in palestra." Gli sorrido. Kevin annuisce per poi prendere posto dietro al bancone mentre si completa con Tami per la scelta di abbinamento borsa-scarpe. Lo adoro.

Per le cinque e mezza sono fuori dal Monet's e, dopo aver salutato Amber e Kevin costretti a fare la lunga oggi, mi avvio alla fermata della metro. Prenoto al The Mayflower Pub per venerdì e controllo le email. Subito mi arriva un messaggio da parte di Kevin sul gruppo, così mi affretto ad aprirlo.

Kev: 

Alex: OH MIO DIO, SMETTILA SUBITO!

Amber: ci annoiamo...... X

Alex: 

Alex: io schifata dall'intero mondo.

Kev: VAFFANCULO

Amber: AHAHAHAH

Alex: 

Alex: Non dimentichiamoci del video di Amber in compagnia di suo cugino. Come sta il tuo nasino?

Amber: Sei una stronza, vaffanculo!!!!!11122211!!

Kevin: "Holaaaaa, me llamo Ferrrrnando!"

Amber: Stronzo!

Alex: "Saluta Ferrrnando!!!!!" AHAHAHAHAHAH

La metro si ferma e noto che sono appena arrivata alla mia fermata, mi affretto ad uscire e do un'occhiata all'orologio. Cazzo, le 05:56. Harry mi ammazza se arrivo in ritardo.