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La settimana passa davvero troppo in fretta; la mattina lavoro e il pomeriggio sono in palestra ad evitare ovviamente contatti con Harry che, dopo lunedì, non si è più minimamente avvicinato. Oggi invece sono bloccata tutto il giorno a lavoro come ogni venerdì del resto e sto seriamente pensando se andare all'incontro o meno. In fondo non so nemmeno dove si terrà, visto che non me l'ha detto. Evidentemente se non l'ha fatto significa che non mi vuole con se. Vorrà dire che una volta finito di lavorare tornerò a casa e guarderò uno stupido film.

Oggi sono di turno con John e Tami e visto che non abbiamo poi tutta quella confidenza passo l'intera giornata più o meno come se fossi da sola. La sera, verso le otto e mezza saluto i miei colleghi ed esco dal Monet's. L'incontro si sarebbe tenuto comunque per le dieci e io non sarei nemmeno riuscita ad arrivarci se non con l'aiuto di Harry, quindi lo prendo come un altro segno del destino e mi avvio verso casa. Scorro sulla home di Facebook notando un annuncio che mi attira particolarmente: 'Solo per stasera, alla London Shootfighters, il campione Harry Styles Versus Arthur Mendes! Non mancate! 10:30 p.m.' sospiro leggendolo e beh, se fra tutte le notizie che c'erano, questa è la prima che mi spunta davanti evidentemente è un segno che devo andarci no? Pft, certo, segni. La verità è, mia cara e dolce Alex, che tu all'incontro vuoi andarci eccome! Mi fermo alla terza fermata e dopo un attimo di indecisione decido di proseguire. Ho tutto il tempo necessario per cenare in tranquillità e poi andare in palestra.

Harry's p.o.v. [ Sì, avete letto bene!!]

L'incontro è andato come previsto, Arthur si è arreso dopo solo trenta minuti e pensare che mi ero appena scaldato. I miei occhi osservano l'ambiente circostante cercando una sola persona, ma non trovano nessuno se non i soliti fans che mi seguono ad ogni incontro. Sono appena sceso dal ring quando un urlo agghiacciante mi perfora i timpani e la gente che prima era seduta sugli spalti si precipita fuori. Mi affretto a copiare le loro azioni e non appena arrivo all'uscita cerco di decifrare le parole che la ragazza sta dicendo. "N-non lo so, l'ho solo trovata per terra! Oh mio Dio, bisogna aiutarla!! C'è un medico?!" urla mentre i suoi occhi trovano i miei terrorizzati per poi rivolgere la sua attenzione al corpo di un'altra ragazza disteso sull'asfalto. Il mio cuore perde un battito nel momento in cui riconosco il mazzo di chiavi poco distante dal corpo: una K, una A e il numero 3. "Spostati." Dico immediatamente alla ragazza accovacciandomi accanto a lei. "Alex." Sussurro mentre la sento mormorare qualcosa. "Ehi, ehi." La richiamo afferrando la sua mano per poi stringerla. "Alex, riesci a parlare?" domando cauto mentre chiedo alla ragazza di poco fa di portarmi subito dell'acqua. "S-sì." Tossisce stringendo la mia mano. "Ti porto in ospedale." Dico subito sollevandola dall'asfalto sotto i mormorii di tutti quanti. "No, ti prego." Gracchia lei. "Alex, puoi essere seriamente ferita. Non discutere." Mi innervosisco. Perché deve essere così fottutamente testarda? "S-sto bene. Devo solo riprendermi. Ti supplico." Mormora. "James, prendi le chiavi della macchina e il mio borsone, ti aspetto al parcheggio." Istruisco. "Come fai a salvarmi sempre?" mi chiede lei in un sussurro prima di chiudere gli occhi e perdere i sensi tra le mie braccia.

Smash Into You || H. S. || A.U.Onde histórias criam vida. Descubra agora