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Lunedì torno a lavoro, riprendo la mia routine quotidiana con l'eccezione di aver cambiato la serratura di casa e aver dato un paio di chiavi di riserva a Kevin, Amber e Oliver. Non mangio un pasto decente da, beh, quella volta. In ospedale il cibo faceva schifo e tra un impegno e l'altro ho saltato o il pranzo o la cena. Adesso, intenta a prepararmi per la palestra, noto come il mio addome sia più piatto di quanto io l'abbia mai visto. Sospiro e decido di mangiare un tramezzino al volo per poi salutare i ragazzi e dirigermi alla metro.

Arrivata in palestra in anticipo di dieci minuti, non vedo Harry così, ricordando che oggi ho attrezzi, mi avvio verso i tapis roulant. Finiti i miei dieci minuti di corsa alternata, mi incammino verso la sbarra pronta per le mie trazioni, ma mi fermo quando scorgo Harry uscire dall'ufficio di Oliver. Ecco dov'era. Afferro la sbarra e comincio il mio esercizio ma, proprio come la prima volta, non arrivo completamente al petto. Sbuffo infastidita dal fatto che sono mancata solo una settimana e ho già dimenticato tutto. Imbranata. "Ti ho detto mille volte di equilibrare la forza della presa su entrambe le mani." Spaventata, le mie mani si staccano dalla sbarra facendomi cadere quasi per terra. Harry però è abbastanza veloce da prendermi e salvarmi da una bella botta sul culo. "Cavolo, mi hai spaventata." Sospiro, portando una mano al petto. "Bentornata." Ribatte lui. Credo che abbia fatto a pugni con l'entusiasmo sin dai tempi della culla, perché quel tono gelido e distaccato non lo abbandona mai, nemmeno durante una semplice conversazione come questa. "Grazie." Rispondo mentre posso notare alcuni sguardi curiosi posarsi su di noi. Mi sbrigo a scendere dalle sue braccia e lo ringrazio ancora una volta per non avermi fatta cadere.

"Alex!" io ed Harry ci voltiamo quando Oliver si avvicina a passo svelto nella nostra direzione. "So che non hai finito l'allenamento, ma c'è Amber al telefono." Dice. "È urgente?" chiedo preoccupata, spostando una ciocca di capelli dal viso. "Non credo." "Pronto, B?" parlo. "Alex, ehi." "Dimmi tutto e fai in fretta, non ho ancora finito." Spiego. "Okay, dunque, prima di tutto domani il bar resta chiuso, Paul deve fare dei controlli e secondo, è stato indetto uno sciopero dei mezzi per le prossime 48 ore, l'ho appena visto in tv." Spiega. Gemo infastidita e sbuffo. "Che palle. Va bene comunque, grazie di avermi avvertita. Domani da me." "Perfetto. Stai attenta al ritorno, per favore." Mi supplica. "Sì, non preoccuparti." Sorrido per poi attaccare. "Allora, tutto okay?" "Sarebbe stata una bella telefonata visto che domani non lavoro, ma ovviamente alcuni stronzi non hanno di meglio da fare che scioperare per i prossimi due giorni." Mi lamento, alzando gli occhi al cielo. "Fanno di tutto pur di non lavorare." Sbuffa Oliver. "Ovviamente." Concordo. "Ad ogni modo, torno ai miei affondi." Sospiro per poi rimettermi in posizione e riprendere l'esercizio da dove avevo smesso.

Oggi ho fatto tutto con comodo, visto che le metro non sarà disponibile e nemmeno nessun bus, ho deciso di fare qui la doccia e cambiarmi con un semplice paio di jeans scuri e una maglia grigia stretta. "Ehi." Sorrido quando noto Harry avviarsi verso l'uscita con il suo borsone in spalla. Mi fa un cenno e si ferma ad aspettarmi. "Stanco?" "No, per niente." "Bella la vita da allenatore." Scherzo. "Monotona." Risponde lui. "Ciao, Olly." Sorrido rivolgendo un saluto al mio amico prima di uscire definitivamente dalla palestra. "Capisco. Beh, buon riposo, a domani." Lo saluto mentre prendo un paio di cuffiette dalla tasca del mio cappotto. Perché queste maledette non possono essere semplici da srotolare? Sbuffo infastidita, mentre cammino attenta a non sbattere su qualche palo. "Ho un incontro." Parla lui, facendo così fermare i miei passi. "Quando?" mi volto nella sua direzione. "Tra poco." Risponde. "Sempre in quella palestra?" "No, alla Total Boxer Gym." "Fantasiosi." Sbuffo una risata. "Allora, posso venire a vederti?" chiedo poi, sapendo già la sua risposta. "La macchina è di qua." Dice facendomi sorridere. 

Smash Into You || H. S. || A.U.Where stories live. Discover now