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Inutile dire che la sera precedente, quando ero ritornata a casa non avevo fatto altro che ripetere la scena accaduta al locale. Il modo in cui le sue labbra si muovevano esperte sulle mie, il modo in cui il suo respiro si infrangeva sulla mia pelle e soprattutto la lussuria nei suoi occhi non appena finito il bacio. Diamine, avevo sventolato la mano sinistra sul volto per tutto il tempo e non ero nemmeno riuscita a dormire. Così, quando questa mattina sono arrivata a lavoro e ho trovato i miei amici intenti a sistemare il bancone, non ce l'ho proprio fatta a trattenermi. "Ho baciato Harry. Cazzo, il miglior bacio della mia vita." Butto fuori guardando i volti sconvolti dei miei due migliori amici. "Il top verde!" esclama euforico Kevin. "Porca troiaaa!" urla Amber stringendomi in un abbraccio. "Oh mio Dio, non faccio altro che pensarci da ieri sera, non ho smesso un secondo. Mi ha fottuto il cervello!" parlo convinta. "Lo sapevo! Mi eri sembrata fin troppo silenziosa durante la strada del ritorno." Ride Kevin. "Oh mio Dio." Ripeto. "Ti ha completamente stesa." Ride osservandomi Amber. "Lavoro. Vado a svuotare le cialde per la macchina del caffè. Oggi non ci vado in palestra, piuttosto mi sotterro." Li avviso. "E invece tu ci vai eccome in palestra! Magari ti invita ad uscire o magari finite a limonare nella sua auto." Ribatte Kevin. "Piantala!" sbuffo per poi ignorare le loro continue battute a proposito del presunto bacio.

Esattamente per le sei e quindici minuti Kevin e Amber mi hanno lasciata in palestra per poi andarsene. Io però in palestra non voglio veramente entrarci. È un mese ormai che la frequento e sono felice di aver notato alcuni piccoli cambiamenti, ma oggi non voglio veramente entrarci. "Anche quando sono in ritardo, non sono in ritardo." Parla una voce proprio sull'uscio della porta. "Cacchio, devi seriamente piantarla di farmi spaventare in questo modo." Sospiro una volta entrata in palestra. Ormai non posso più saltarla visto che Harry mi ha appena beccata. "Cos'è, pensavi di non entrare?" mi guarda in attesa. "Mi andava più un gelato." Ammetto. "Beh, puoi sognartelo perché oggi ti toccano i pesi. È un mese esatto che ti alleni ed è arrivato il momento di aumentare la resistenza." Mi informa Harry. "Ti alleni con me?" chiedo osservando la sua tenuta. Solitamente Harry indossa pantaloni di tuta per stare comodo durante le spiegazioni e pantaloncini quando si allena. Quindi o sente caldo o oggi si allena con me. "Ho un incontro questo venerdì e devo allenarmi, perciò sì." Risponde. "Posso venire?" domando subito. "Lo avresti fatto anche se ti avessi detto di no, quindi." Scrolla le spalle.

Harry siede con me su una panchina e dopo aver aumentato i pesi, torna a fare i suoi esercizi. Dopo aver finito i miei esercizi e aver fatto tutto il possibile per non guardare Harry, i miei occhi finiscono proprio su di lui e non posso far altro che morire almeno venticinque volte alla vista del suo addome scoperto e sudato, i suoi occhi chiusi e le braccia strette proprio dietro la sua testa. Respira lentamente a differenza mia che sono in procinto di stramazzare per terra come uno stupido sacco di patate. Deglutisco distogliendo forzatamente il mio sguardo dal suo corpo e mi avvio verso gli spogliatoi. Oggi non riuscirò a fare molto se continuo ad averlo davanti tutto sudato e bellissimo e sudato e tanto tanto sudato.

"Dove stai andando?" mi volto in direzione della voce che ormai conosco bene. "A- a casa, non riesco a concentrarmi." Rispondo mentre lo vedo avvicinarsi e fermarsi proprio di fronte a me. "Questa scarsa concentrazione è dovuta a?" mi chiede sempre più vicino. "Tu. Sei tu che mi distrai. Tutto sudato e- e sudato e io non-" non ho il tempo di finire perché le sue labbra hanno già attaccato le mie in un bacio che di casto non ha proprio nulla. Non riesco nemmeno a muovere le braccia per quanto passionale sia questo meraviglioso bacio. Il suo petto nudo tocca il mio coperto solamente dal mio reggiseno nero mentre le sue mani affondano sul mio fondo schiena così da farmi sollevare del tutto dal pavimento. La mia schiena finisce incollata proprio sugli armadietti e se non fosse per il fatto che sto finendo l'aria, non mi staccherei per nulla al mondo. Ansimo, staccandomi dalle sue labbra così da poter recuperare un po' di fiato mentre le sue labbra trovano spazio sul mio collo e le mie mani stringono i suoi capelli in una stretta poco resistente.

 Ansimo, staccandomi dalle sue labbra così da poter recuperare un po' di fiato mentre le sue labbra trovano spazio sul mio collo e le mie mani stringono i suoi capelli in una stretta poco resistente

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Gemo alla sensazione paradisiaca delle sue labbra che lavorano sulla mia pelle, ma sono costretta a riprendermi quando la voce di Oliver richiama il nome di Harry al di fuori degli spogliatoi. "Non ci credo." Biascico. "Devo andare." Si allontana ansimante anche lui. Lo guardo annuendo senza dire altro e sospiro una volta uscito dalla stanza. "Che cazzo stai facendo Alex?" borbotto tra me e me mentre un lieve sorriso si impossessa del mio volto. 

Smash Into You || H. S. || A.U.Where stories live. Discover now