33.

11K 393 43
                                    

33.

Lunedì arrivo in palestra tardi di proposito. Immaturo? Poco mi importa. Sono le sei e venticinque e quando vedo Harry sul ring che mi osserva infastidito, rallento il passo e mi dirigo con calma agli spogliatoi. Esco dopo tre minuti precisi e finalmente salgo sul ring. Indosso i guantoni e lo guardo in attesa. "Rimarrai qui fino alle nove e mezza. Visto che te la prendi con comodo, io farò lo stesso." Parla. "Non posso, la metro chiude alle nove." Dico con tono piatto. "Non me ne frega un cazzo. Decido io quando puoi andartene e ti ho appena dato un orario, rispetta almeno questo." Ribatte lui alzando il tono di voce. Non commento oltre, vedremo poi chi l'avrà vinta. Questa ala della palestra è meno frequentata vista la sola presenza del ring, quindi ci siamo solo noi al momento. "Primo: una posizione stabile e comoda ti consentirà di sferrare pugni potenti ed evitare rapidamente i colpi del tuo avversario." Dice guardandomi. Secondo: dovrai tenere il piede sinistro di fronte a te e la maggior parte del tuo peso deve essere sostenuto dal tuo piede posteriore." Continua. "Tieni i gomiti verso l'interno e le tue mani sollevate, la sinistra sotto la guancia e la destra sotto il mento. Tieni sempre il mento verso il basso." Istruisce mentre corregge gli errori che faccio. "Così?" chiedo. Lui annuisce e basta. "Poi, rimani sulle punte e muoviti sempre. Non offrire mai un bersaglio fermo. Se stai affrontando un avversario destro, muoviti alla tua destra e viceversa, d'accordo? Questo servirà ad aumentare la distanza tra te e la mano dominante del tuo avversario." Annuisco mentre lui continua a mostrarmi come fare. "Queste sono le basi. Adesso passiamo all'esercitarti con i pugni. Sei all'inizio quindi nulla di impegnativo." Dice mentre io annuisco ancora una volta. "Partiamo col Jab." "Il che?" "Il Jab riesce a tenere i tuoi avversari distanti da te ed è un pugno corto. Per massimizzare l'effetto di un jab, bisogna che ruoti il braccio e il polso prima di incontrare il tuo avversario." Spiega mostrandomi come fare. Osservo l'ora sull'orologio attaccato alle parete e noto che sono già le otto e mezza. Sono già due ore che stiamo provando questo colpo e siamo solo all'inizio. "Adesso passiamo al diretto." Dice. "Non credo proprio." Dico, sfilandomi i guantoni. "Che hai detto?" mi guarda malissimo. "Ti avevo avvisato che me ne sarei andata, ma tu non sembri ascoltare." Parlo. "No, mi sembra che quella che non ascolta qui sei tu. Rimettiti i guantoni e riprendiamo." Ordina. Scendo dal ring e mi affretto a ritornare agli spogliatoi per prendere la borsa e uscire dalla stanza. "Esci adesso e potrai anche fare a meno di ritornare." Dice Harry. "Meglio per te, no?" alzo le spalle per poi superarlo e dirigermi verso l'uscita. La palestra è già vuota stranamente, ma del resto vanno tutti a casa per cena, quindi. Oliver sta sistemando dei fogli al bancone mentre Harry è ancora fermo proprio di fronte alla porta.

"Alexandra." Il sangue mi si gela e rimango paralizzata sul posto quando riconosco la figura di Trevor sull'uscio della porta della palestra. "Finalmente ti ho trovata." Ghigna divertito. "C-come?" balbetto, arretrando di qualche passo. "Ti ho osservata in questi giorni. Volevo aspettarti a casa, ma non ce l'ho fatta proprio ad aspettare." Ride. "C-che cosa?" bisbiglio sconvolta. "Alex." Si avvicina subito Oliver e proprio accanto a lui ecco comparire Harry. Le lacrime hanno già cominciato la loro discesa mentre il mondo sembra essermi crollato ancora una volta addosso. Per tutto questo tempo lui... oh mio Dio. "Vattene Trevor o chiamo la polizia." "Sta zitto Oliver." Dice Trevor fulminandolo con lo sguardo. "Che cosa vuoi da me?" singhiozzo. "Te." Ammicca, bagnandosi le labbra. "Non mi diverto più come prima e ho bisogno di una puttanella fissa. Chi meglio di te?" ride divertito mentre io continuo a piangere disperata tra le braccia di Oliver. "Che cazzo hai detto?" sbotta Harry furioso. "E tu chi sei? l'amichetto coraggioso di turno? Beh, moccioso, fatti da parte." Ringhia Trevor avvicinandosi a Harry. E in questo momento, non vorrei proprio essere nei panni di Trevor. "Vacci piano, Harry. Serve vivo questo stronzo." Parla Oliver. Trevor non ha il tempo di ribattere perché Harry lo ha già colpito in pieno viso. Trevor finisce a terra, ma Harry non si ferma, continua a colpirlo e colpirlo, fin quando Trevor non lo supplica di smettere e Oliver lo richiama. "Meriti il peggio." Gli dice, sputandogli sulla maglia logora per poi sferrargli l'ennesimo pugno e fargli perdere i sensi. Oliver è già al telefono con la polizia mentre io sono ancora immobile, sconvolta e con il volto ricoperto di lacrime che non accennano a smettere.

Respiro affannosamente guardando terrorizzata il corpo di Trevor sul pavimento e non mi sono mai sentita così persa prima d'ora. Harry si avvicina e non perdo tempo a stringerlo mentre lui sospira e ricambia la stretta.

 Harry si avvicina e non perdo tempo a stringerlo mentre lui sospira e ricambia la stretta

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

"La polizia sta arrivando." Dice Oliver avvicinandosi. "Dovrai raccontare tutto, che tu sia pronta o meno." Annuisco solamente incapace di dire altro. 

Smash Into You || H. S. || A.U.Where stories live. Discover now