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La donna stringe Harry in modo affettuoso e poi lo lascia andare dopo avergli accarezzato il volto dolcemente. "Ma quanto sei cresciuto... basta un mese che non ti vedo e tu ti fai più bello che mai." Dice la donna accomodandosi per poi osservare la stanza fin quando i suoi occhi non si fermano su me, fissandomi curiosi. Sono davvero a disagio in questo momento, non avrei voluto di certo presentarmi così. "Ciao." Mi sorride la donna avvicinandosi. "Salve, piacere di conoscerla." Parlo imbarazzata. "Sono Lisa, la mamma di Harry." Si presenta. "Alexandra, un'amica." Balbetto sempre più rossa in viso. Lei mi guarda sorpresa e poi mi sorride lasciando andare la mia mano. "Sapevo che avrei dovuto avvertirti, non volevo disturbarvi." Dice Lisa rivolgendosi ad Harry. "Non importa, sei sempre la benvenuta, lo sai." Gli dice Harry. "Bene, volevo solo sapere come stai." Dice la donna. Capisco perfettamente che è arrivato il momento di lasciarli da soli e velocemente mi avvio verso il bagno per recuperare il vestito e le scarpe che metto dentro ad un sacchetto, poi senza causare rumore scendo in garage e recupero le mie superga dalla borsa e lascio il sacchetto sui sedili posteriori. Ritorno sopra e chiudo la porta alle mie spalle per poi sobbalzare quando mi accorgo di Harry. "Oddio, ti prego smettila di fare così." "Che stavi facendo?" chiede. "Ho posato delle cose in macchina e preso le scarpe." Spiego. "Mmh, capisco. Mia madre ha chiesto di te, io vado a fare una doccia." Mi guarda. "C-che dovrei dirle?" balbetto preoccupata e in ansia. "Non so, voi donne trovate sempre qualcosa di cui parlare, no?" poi senza aggiungere altro se ne va.

Rientro in cucina dopo aver calzato le scarpe e mi schiarisco la voce facendo voltare Lisa nella mia direzione. "Oh, eccoti! Vieni pure." Mi sorride battendo una mano sullo spazio vuoto accantp a lei. "Come stai, Alex? Posso chiamarti Alex, giusto?" chiede preoccupata. "Certo che può." Sorrido dolcemente. "Bene, chiamami pure Lisa." Dice. "D'accordo e sto bene, grazie. Tu?" chiedo. "Molto bene, sono tornata proprio ieri da New York per lavoro." Mi dice mentre io annuisco interessata. "Non voglio fare la parte dell'impicciona, ma tu ed Harry state insieme?" domanda. "Noi.. no, non stiamo insieme." Deglutisco abbassando lo sguardo. "Oh, capisco.. io, mi dispiace, forse non avrei dovuto chiedere." Si scusa notando la mia reazione. "Ma no, si figuri, è lecito chiedere." Rispondo accennando un piccolo sorriso. "Mio figlio è complicato." Sospira. "Me ne sono resa conto." Sbuffo una piccola risata. "Però ti assicuro che in fondo ci tiene, semplicemente è colpa di un carattere maturato troppo in fretta." Mormora la donna, rattristandosi di colpo. "Non so se Harry ti ha parlato del suo passato..." Nego con il capo. "Mi ha solo detto che suo padre aveva tanti debiti, nulla di più." "Solo questo?" chiede sorpresa. Annuisco aspettando che parli. "Mi dispiace che tu non sappia il resto, sono sicura che Harry si fidi di te e ci tenga, è solo che... è molto chiuso." Spiega. "Lo so, dispiace anche a me non poterlo aiutare. Ho provato tante volte a fargli capire che può fidarsi, ma non posso forzare nessuno a parlare. Non è giusto." Dico mentre lei annuisce in accordo. "Il padre di Harry ha avuto un' influenza fin troppo grande su di lui e adesso tocca ad Harry pagarne le conseguenze." Sospira. Poggio una mano sulla sua gamba e la stringo lievemente mentre lei mi sorride lievemente. "Harry riesce a prendersi cura di me, anche se non se ne rende conto." Dico. "Mi ha dimostrato parecchie volte di esserci, magari non a parole, ma a gesti e questo lo apprezzo moltissimo." Sorrido rassicurandola almeno un po'. "Io vorrei solo ritrovare il ragazzino di quattordici anni che adoravo tanto. Avresti dovuto conoscerlo allora, ti saresti innamorata perdutamente." Sorride sognante. "Una persona si innamora prima dei difetti e poi dei pregi di un'altra persona." Dico senza nemmeno pensarci oltre. I suoi occhi mi guardano sorpresa e io distolgo lo sguardo imbarazzata. "Sì, hai ragione." Sorride lei con il sorriso di chi la sa lunga. "Continua a prenderti cura del mio Harry, prima o poi riuscirà ad aprirsi. Purtroppo non è compito mio parlartene." Dice. "Lo capisco." "Mamma, ti fermi a pranzo?" Harry fa capolino dal corridoio con un solo paio di boxer addosso. "No, tesoro. Ho già un appuntamento con Cassy dell'ufficio." Risponde la donna. "Va bene." Parla il moro. "Allora io vado." Si alza dal divano la donna. "È stato davvero un piacere conoscerti Alex, sei meravigliosa." Mi sorride la donna per poi attirarmi in un abbraccio. E forse sarà il momento, sarà la sua figura di madre, ma i miei occhi iniziano a farsi lucidi mentre ricambio l'abbraccio. "Anche per me, Lisa." Mi affretto a salutarla.

Me: Vi lascio con la gif più carina del mondo! Li amo! X

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Smash Into You || H. S. || A.U.Where stories live. Discover now