86. La Guerra: L'Erede di Serpeverde.

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|| Martedì 19 febbraio 1980 ||

"Sirius, per favore, porta qui Dora!" implorò Andromeda, mentre Sirius giocherellava sul tappeto davanti al camino con la bambina.

"Ohh, e va bene!" disse, prendendo in braccio la piccola e portandola fino al seggiolone, davanti al piatto che Andromeda aveva preparato per lei.

I Malandrini guardarono divertiti la scena, mentre Sirius si sedeva al lato del tavolo di fronte a sua cugina.

"Sirius ti adora, non è vero Dora?" disse dolcemente alla figlia, imboccandola.

Ted, con la teglia di torta di carne tra le mani, per poco non scivolò su uno dei giocattoli della bambina.

"Dora! I tuoi giocattoli vanno al proprio posto!"

La bambina sorrise verso il padre.

Liv amava l'ambiente di casa Tonks, nonostante ci fosse stata un paio di volte.

Un gufo becchettò il vetro della finestra, e tutti i presenti si voltarono verso di esso.

Liv si alzò, aprì la finestra e afferrò la lettera, sospettava che potesse avere a che fare con lei.

Lesse le prime righe, e si rese conto che il mittente corrispondeva perfettamente ai suoi sospetti.

Signorina Olivia Parker,
St' Ally's street, Londra.

Olivia,
meditando su quanto accaduto quel giorno a Little Hangledon, ho sperimentato una teoria che forse potrà sembrarti folle, ma poiché non abbiamo ancora alcuna traccia degli altri due pezzi mancanti, ho deciso di tentare, e procedere a cercare un modo per distruggere il puzzle, nell'attesa.
Pertanto ti invito a presentarti nel mio ufficio il 21 febbraio alle quattro del pomeriggio.
Le motivazioni da dare a chi ti circonda saranno sempre le stesse.

Saluti,

A. P. W. B. S.

Liv dovette leggere più volte la lettera per coglierne il significato.
A volte Silente tirava fuori il suo lato bizzarro.
Era inevitabile che quello fosse un messaggio in codice, il che la portò a pensare che il professore parlasse degli Horcrux.

Richiuse la lettera, e la infilò nella sua giacca.

"Era per te?" chiese Sirius, portandole il braccio intorno alle spalle quando si sedette di nuovo a tavola.

"Sì... era Silente." Liv lanciò un'occhiata significativa a Sirius e ai suoi amici.

Sperava di far pensare loro che Silente le avesse chiesto un'altro incontro per gli allenamenti.

"Hm, wow... ho una gran fame..." Remus si massaggiò lo stomaco, fissando la teglia al centro del tavolo.
"Che dite, vogliamo iniziare?"

"Si hai ragione, Remus." Andromeda gli sorrise.
"Ted, taglia la torta di carne per i nostri ospiti, per favore."

"E Sirius, accendi la radio... a quest'ora solitamente mandano David Bowie." ordinò Andromeda, e Sirius, eccitato, si alzò per eseguire.

R U mine? || sirius black Where stories live. Discover now