58. Hogwarts: L'inganno

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Regulus la guardò rivestirsi per tutto il tempo, appoggiato alla spalliera del suo letto a baldacchino, con un sorriso sulle labbra.

"Potresti venire a 'controllarmi' più spesso, sai?"

Liv sorrise di rimando.

"Oh, può darsi." si avvicinò di nuovo al letto, e si lasciò tirare su di lui per un bacio.

"Con quante ragazze sei stato?" Liv lo guardò di traverso.

"Ho avuto una ragazza durante il quinto anno, con lei l'ho fatto per la prima volta... Vance era per altri scopi."

"Solo loro due?"

"Si. Ho sempre pensato a te, però."
"Aspettavo questo da molto."

Liv guardò l'orologio, avrebbe dovuto trovarsi nella sala comune di Grifondoro da un po' ormai, così si affrettò a salutare Regulus un'ultima volta e a uscire dal dormitorio.

Questa volta, la sala comune era finalmente vuota, e dopo pochi minuti Liv uscì senza gli striscioni.

Tornò nel dormitorio di Grifondoro, dei suoi amici nessuna traccia.

Sul suo comodino, era stata posata la bottiglia dell'Acquaviola di Silente accompagnata da uno dei bicchieri di cristallo e da un bigliettino.

'Ho una bella scorta nel mio ufficio, e sembrava piacerti molto.'

Liv sorrise al biglietto e si versò un po' della gustosa bevanda.

Si sedette sul suo letto, bevendo l'Acquaviola, e assaporando ogni istante, ripercorrendo l'ultima ora.

Poi fu come se qualcuno le avesse conficcato un pugnale nel petto.

Cosa aveva fatto?

Lei aveva un ragazzo. Che amava.

Eppure era come se il pensiero di Sirius le si fosse cancellato dalla mente mentre era con Regulus.

Era stata attratta profondamente da lui, quindi non poteva averle fatto qualche incantesimo.

Che diavolo le era passato per la mente?

Perché doveva rovinare tutto in quel modo?

Si sentì di colpo come se stesse lentamente morendo.
Strinse il bicchiere nel palmo della mano, pensando alla faccia che avrebbe fatto Sirius, quando lei glielo avrebbe detto.

Perché lo avrebbe fatto.

Si sarebbe arrabbiato, lei gli avrebbe dato ragione.

Come si era permessa?

Lo avrebbe ferito.
Aveva tradito la sua fiducia.

Che cosa avrebbe fatto adesso?

Posò il bicchiere e si portò una mano sulle labbra, pianse.

Si alzò e corse giù per la scala a chiocciola, e quando arrivò in sala comune, si pietrificò.

Sirius era immobile, seduto su una poltrona a fissare il vuoto, Lily, James, Remus e Peter lo fissavano in modo strano.

"Sirius?" La sua voce fece scattare qualcosa sul viso del ragazzo, che alzò lo sguardo di scatto.

"Posso parlare con te?"

Sirius si alzò, stringendo i pugni.

"Non voglio più vederti." disse, freddo.

"Cosa?"

"Mi hai sentito."
"Ho trovato un Mantello dell'Invisibilità nel dormitorio, e così ho deciso di seguirti... avevo paura che ti succedesse qualcosa."

R U mine? || sirius black Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora